RE NUDO - Anno IX - n. 69 - ottobre 1978
RE NUD0/14 Re Nudo: Vorrei che tu comincias– si con un minimo di background, anche se ti scoccia parlare del tuo passato. Prasad: La mia professione: psico– logia e sociologia, parallelamente seguivo quelle terapie di gruppo, che andavano nascendo in quegli anni tra Olanda, Inghilterra, Ger– mania; tipo Gestalt, Intensive En– lightenement, Bio-energetica, Hip– no-therapy, dopo aver finito il mio trainÌJlg all'università ho comincia– to a guidare dei gruppi io stesso, intanto iniziavo ad interessarmi alle meditazioni e alle religioni-filosofie orientali, e dovunque mi trovassi per il mio lavoro: New York, Los Angeles, Londra, Amsterdam, con– tinuavo a tenere gli occhi aperti su tutto quello che concerneva "L' area della coscienza". In questo modo sono entrato in contatto con tutti i movimenti o le mode di quegli anni, tipo Meditazione Tra– scendentale, Divine Light Mission, Hare Krishna, ecc. ecc. Alcune di queste cose le ho provate diretta– mepte, come la meditazione tra– scendentale, altre mi sono sembrate subito così stupide che ho creduto non ne valesse nemmeno la pena. Alcune di queste pratiche, Arica, per esempio, con la quale ho passa– to un anno, sono state di tale im-• portanza che ancora oggi nel Cente– ring uso molti degli esercizi che ho appreso e praticato nel centro di New York. Più o meno a questo punto è avve– nuto il tuo primo ·contatto con Bhagwan? Esattamente. Il primo "contatto" è avvenuto sei anni fa, quando un mio amico, di ritorno da Poona, portò la Meditazione Dinamica ad un training ·per psicoterapeuti che era in corso ad Amsterdam e tutti trovammo la cosa molto interessan– te e facemmo la Meditazione Dina– mica tutte le mattine per la setti– mana del training. A quel tempo ero ancora molto attratto dalle Me– ditazioni, ma questa Meditazione non mi sembrava molto interessan– te perchè non corrispondeva alla mia "idea esoterica di meditazio– ne", perciò dimenticai in fretta il nome di Bhagwan Rajneesh, che mi sembrava anche troppo difficile da pronunciare perchè valesse la pena di essere ricordato e passai oltre. Dopo tre anni circa però cominciai a notare che molti dei miei amici erano scomparsi dalla circolazione, seppi che avevano lasciato l'occi– dente ed erano da qualche parte dell'India, e molti di loro erano "colleghi", gente con cui avevo la– vorato nei gruppi, perciò cominciai a dirigere la mia attenzione verso questo strano fenomeno, presi con– tatto con dei sannyasi a Londra ... Che sensazione hai provpto allora, vedendo che molte delle menti mi– gliori della tua generazione spariva– no dalla scena e dalla lotta in que– sto modo, per qualche sconosciuto ashram? Molta irritazione, mi sentivo irrita– to anche perchè cercavo di capire che'diavolo stava succedendo e scri– vevo a molti amici in India, dicen– do di rispondermi, di spiegarmi che
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