RE NUDO - Anno IX - n. 68 - agosto-settembre 1978

incredibile di energia che fluisce tra le persone portandole ad uno stadio di emo– zione e di gloria altissima. Una danza dove la mente è fuori gioco. Bisogna accettare l'idea di sentirsi stupidi, baml1i– ni, "americani" per intenderci. E non è facile soprattutto per noi europei adora– tori della ragia.ne . Partiti in una cinq uan– tina, piano piano continua ad aggiungersi gente e moltissimi intorno ci guardano con una voglia matta di buttarsi, ma frenati dalla paura di sentirsi ridicoli. Ma il loro guardare è molto diverso dagli sguardi diffidenti dei primissimi giorni. Nessun disturbo, nessun vociare durante questa meditazione. Tre ore in cui tutta l'energia del campo è concentrata sulla sufi-dance. E alla fine la gioia è sulle facce di tutti. Una gioia un po' stupita per la maggioranza. Sorpresi di quello che è successo, affascinati e timorosi altri. Troppa gioia, anche solo vissuta per qual– che momento, può ,far paura. Perchè è gioia che è già dentro di noi, gioia che non è causata da avvenimenti esterni. E' sufficiente distrarre la mente, per entrare dentro se stessi. Forse l'anno venturo saremo già in grado di essere in più di mille disponibili alla gioia. Torneremo presto ad essere tanti ma in modo diverso da Ballabio e da Zerbo e il Lambro resterà quella grande esperienza negativa che ci ha permesso di fare il grande salto in avanti ... RE NUD0/9 Alla festa di Alpicella

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