RE NUDO - Anno IX - n. 68 - agosto-settembre 1978

RE NU00/19 importante dell'attività creativa. La qua– lità della vita si misura anche e soprattut– to nel rapporto che l'essere umano ha con la totalità della sua esistenza· schizo– frenica tra un lavoro/demonio e un ripo– so/paradiso. Questo non significa fare della utopia fine a se stessa, nè tantome– no rimpiangere il Medio-Evo. Più mode– stamente vuol dire ritenere possibile un lavoro in cui esprimere creatività e uma– nità, credere nella possibilità concreta di dare vita, qui ed ora, a delle strutture ·sociali in cui il lavoro non sia una maledi– zione da subire, ma un'attività per quan– to faticosa in cui potersi riconoscere. Rivendicare una vita che possieda un significato vuol dire pensare e creare una socialità e un modo di produzione che rompa con la violenza dell'ideologia del "Profitto" anche e soprattutto quando 'questa si presenta vestita con i panni sporchi del progressismo cibernetico. "Mentre il materialista si interessa princi– palmente ai beni, il buddista si interessa principalmente alla liberazione. Ma il buddismo è la 'Via di Mezzo' e perciò niente affatto contrario al benessere fisi– co. Non è la ricchezza che ostacola la via della liberazione ma l'attaccamento alla ricchezza; non il godimento delle cose piacevoli .ma la brama di esse. La nota dominante della scienza economica bud– dista, perciò, è semplicità e non-violenza. Dal punto di vista di un economista, la meraviglia del modo di vivere buddista è l'estrema razionalità delle sue forme: ri– sultati straordinaziamente soddisfacenti ottenuti con mezzi sorprendentemente piccoli". (4) Una Economia Buddista quindi, per in– tendere un modo di produzione armonio– so che alla logica del profitto sostituisce quella della liberazione, allo scontro e al possesso delle risorse energetiche la co– noscenza e la preservazione degli equilibri naturali, alla frenetica nevrosi delle gran– di concentrazioni urbane ed industriali la tranquilla e lineare autosufficienza delle piccole comunità. Una Economia Buddi– sta come voglia di pensare una dimensio– ne sociale in armonia con quella spiritua– le, un rapporto bilanciato tra individuale e collettivo, una società che senza essere il ParadisoTerrestre offra e metta in prati– ca spazi di effettiva liberazione. Small is beautiful! ! ! PieroVerni NOTE 1) E. F. Schumacher, Il Piccolo è Beli(}, Moizzi Editore Milano 1977 2) Il Piccolo è Bello pag. 40 3) ibidem pag. 41 4) ibidem pag. 42

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