RE NUDO - Anno IX - n. 67 - luglio 1978
Salve Majid, è sempre stato difficile per me scrivere una lettera, ma stavolta lo devo proprio fare. Innanzitutto per dirti: grazie! Re Nudo mi va, mi va proprio, e penso mi vada proprio dopo quel doppio numero su cui ho udito tante riserve e stronzate. Sì, perchè se si parla di cono– scenza interiore, di conoscen– za alternativa della mente e del corpo, giù battutine idiote e gomitate nel fianco. Non è per questo però che ti sc1ivo (penso non si debbano pro– prio calcolare 'sti tizi): in ef– fetti, ve lo dico subito, la mia lettera è una richiesta, una richiesta d'aiuto. Vediamo un po' di conoscerci meglio: io ti conosco (ovvio, dirai: giusto! ) tu non conosci però me. Da dove iniziare? Vediamo: forse dal fatto che per anni ti ho combattuto, da buon militante della FGCI? Forse dal fatto che per me era vera una identità del tipo: Re Nudo: stronzi coglioni rompi– balle? Ti chiedo scusa: oggi piango sulla mia ceoità passa– ta. Non so se tu puoi capire, .. Majid: io, e altri come me (sono tanti! ) ci credevamo veramente alle parole di Ber– linguer e Lama, ci masturbava– mo con Napolitano e Amendo– la, amavano alla follia Ingrao e D'Alema iunior. Che delusio– ne, Majid, che delusione! Di– cevamo: il socialismo, vedrai, si f!l presto, il 15 e 20 giugno lo dimostra inequivocabilmen– te (anzi: è oggettivo, eh! ). E poi: i padroni, in culo lo han– no avuto! Ora, come ci fa male, Majid, ci fa un male! Tu dirai: beh, noi certe cose le dicevamo. Hai ragione ma questo rende tutto più triste e doloroso. Ma forse devo iniziare dalle mie dimissioni da segretario del circolo FGCI cui apparte– nevo; forse, dal mio sentirmi solo. O forse dal mio voler andare via, dal mio voler vaga– bondare, che mi dilania per– chè invece sono costretto a stare in famiglia a studiare Di– ritto Regionale e Contabilità di Stato (per non parlare di Dottrina dello Stato). Ecco, Majid, stare nella merda non è divertente, sai? Soprattutto lettere - lettere - se, dentro, si è allettati dal falsi miraggi borghesi e, nello stesso tempo, si è vagabondi che rifiutano ogni compro– messo borghese. Solo studiavo (cos'altro potevo fare? Solo O figiciotto sapevo fare meglio, ma le catene spezzate non al rimettono volontariamente! ), senza amici: in compenso leg– go molto, e così compro ·Re Nudo di dicembre. Un altro gesto di rottura con il mio passato.· E ci trovo gente che conosco solo di nome, ma amici miei: perchè dicono le cose che pen– so ora. Una luce: figurati che come un pazzo cerco ogni al– tro numero di Re Nudo. Capisci cosa mi è accaduto? · Io vi sento veri, e non vi co– nosco (anzi, di più: vi ho sem– pre odiato! ) (...) Ti saluto, avvertendoti, se de– cidessi di pubblicare questa lettera, di cambiare il mio no– me e cognome, usa uno pseu– donimo. Ti dirai: perchè? Perchè in casa mia c'è censura, e mio padre sequestra ogni cosa che leggo e le conseguen– ze di una mia lettera sul vo- stro giornale sarebbero dram– matiche. Ciao (lettera firmata, Napoli) E uscito l'Eliogabalo di Emilio Locurcio OPERETTA IPERREALISTA . . · interpretata da Ròsalino Cellamare, Lucio Dalla, Teresa Desio, Claudio Lolli UNA 33 giri STEREO ZPLU 34023
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