RE NUDO - Anno IX - n. 67 - luglio 1978

dio delle. trasformazioni di una cultura venuta a contatto con altre culture, diver– se dalla prima. Per una ricerca di tale natura, impossibile è stato trovare un esperto in grado di illuminarci. Ci siamo perciò limitati, se limitati è il termine esatto, ad ascoltare con la tecnica della comparazione, i di– schi rock prodotti dalle origini ad oggi. Abbiamo quindi elaborato una teoria, sulla cui genesi intellettuale rimandiamo al libro di prossima pubblicazione "Note per una sociologia antropologica marxi– sta-leninista della musica rock" (6), che si può sintetizzare nella ormai celeberrima frase attribuita ai Led Zeppeling: "The song remains the same". (7) Da vent'an– ni. BertoN. Celli 1, 2, 3,. 4 -Eugenio Finardi - La musi– ca ribelle - CrampsRecords 5 - RollingStones- It'sOnlyRock'nRoll 6 - di prossima pubblicazione presso le Edizioni Mistero della Fede 7-- trad. it. Il canto rimane lo stesso. (ndr). RE NUD0/36 JAZZ I Concerti di luglio L'italica stagione jazzistica ha evidente– mente bisogno di caldo e di abbondante solleone per sciogliere le sue articolazioni arrugginite e cigolanti. Anche quest'anno, infatti, dopo i .lunghi mesi di astinenza invernale, e dopo le poco men che me– diocri anticipazioni primaverili, la "gran– de bouffe" parte con le ultime avvisaglie del mese di giugno, promettendo di esse– re, guarda la novità! , un po' meno infa– me di quella degli scorsi anni. Intendiamoci, anche l'anno in corso sarà lieto di presentare bidonate solenni, ed è · affidato all'arguzia degli "itineranti" l'ar– duo compito di non rimediare più di una fregatura per stagione. Ad esempio Um– bria Jazz ( 18-20 luglio) è per una volta consigliabile soltanto ai patiti di S. Fran– cesco, ai ghiottono di cose.alla brace ed agli imperituri amanti dell'Orvieto. Da un punto di vista musicale le contrade um– bre sono assai meno raccomandabili, avendo deciso di presentare una cospicua porzione dei sempre-grigi fautori dello hard-bop anni '50, con la parziale ecce– zione della big band di Carla Bley e di Michael Mantler, Discorso analogo si può fare per i festival di Macerata e di Ravenna, dei quali è addirittura preferibile tacere le date, al fine di evitare che qualche anima candida cada nel tranello così proditoriamente ordito dalle rispettive Aziende Autonome del Turismo. Chi pensasse di emigrare in terra straniera ed inimica, avendo deciso, che so, di assistere al festival del jazz di Nizza, può benissimo evitare tale massacrante di– spendio di energie e di svalutate lirette. Farà la gioia del sempiterno ministro delle nostrane finanze, risparmierà inutili salassi al portafoglio e, come giusto pre– mio, potrà godersi la medesima "roba" in quel di La Spezia ai primi di luglio. Vantaggio non da poco, se si fa, per un attimo, mente locale su quello Sciz– chetrà che sgorga abbondante da cotali .terre. E veniamo invece, finalmente, al clou della stagione: quello serio, quello che preferisce presentare novità stimolanti, quello che si snoda principalmente attra– verso tre appuntamenti. Lovere Jazz (30 giugno, 1 e 2 luglio). Il programma non è ancora definito in tutti i suoi particolari, ma la seconda edizione del festival che si svolge lungo le coste de.I lago d'Iseo promette di essere sufficiente– mente raccomandabile. E' certa la presen– za di alcuni gruppi italiani (''Grande Elenco Musicisti" di Tommaso Vittorini e Maurizio Giammarco; Sestetto di Gior– gio Gaslini; "Organico di Musica Creativa e Improvvfsata"; "Strutture di Supporto" di Eugenio Colombo e Martin Joseph), affiancati da complessi di grande livello internazionale come lo "Human Arts En– semble" di Charles Bobo Shaw e, soprat– tutto, lo straordinario quartetto del trombettista Kenny Wheeler. Per il resto si vedrà. PisaJazz ( 6-13 luglio). E' la terza edizio– ne di questo festival, che si snoderà in .parte a Pisa e in parte a Firenze. Anche qui, qualche gruppo italiano (il quartetto di Andrea Centazzo, il duo Ricci-Bambi- · ni, le "Strutture di .Supporto" di cui sopra), ma soprattutto alcuni splendidi nomi di musicisti afro-americani ed euro– pei. Qualche esempio, visto che il calen– dario definitivo non è ancora fissato: Leo Smith, George Lewis, Roscò Mitchell · Douglas Ewart, Evan Parker, Derek Bai: ley, Giinter Hampel, Jeanne Lee. Che si vuole di più? Europa Jazz (Imola, 10-15 luglio). La novità' assoluta della stagione. Un festival di soli musicisti europei, scelti con cura e con notevole acume. Molti italiani pre– senti: dal "Trio Idea" di Gaetano Liguori al Sestetto di Giorgio Gaslini, dal Quar– tetto di Enrico Rava alla "Precarious Orchestra''. di Guido Mazzon, da Mario Schiano a Guido Manusardi ed Enrico Pierannunzi. Ma anche molti, e straordi– nari, gli europei invitati: "Globe Unity Orchestra", "Willem Breuker Kollektief', Misha Mengelberg, Han Bennink, Peter Brèitzmann, Evan Parker, Paul Lytton, Lol Coxhill, Michel Portai, Loek Dikker Eie Thelin, Janusz Muniak. L'occasione merita una gita e, sopiattutto, un'attenta audizione . Bix

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