RE NUDO - Anno IX - n. 67 - luglio 1978

RE NUD0/18 ne s'allontana progressivamente dalle fon– ti d'energia che l'alimentano ... Tra il 'bru– to' ·e il trattamento esiste una distanza a volte considerevole, poichè lo sfrutta– mento diretto dell'energia non va senza pericoli per l'organizzazione. Tutti quelli che sono in contatto diretto con le fonti d'energia sono a volte presi dalla collera. Rivolte di contadini, rivolte di minatori, di operai delle filature ... Tali attività sono dunque devolute oggi al Terzo Mondo". Stourdzè utilizza la nozione di energia in più sensi. Così, dopo aver descritto come si è visto il saccheggio energetico del Terzo Mondo, - l'energia petrolifera, ecc. -, abborda immediatamente, nella stessa pagina, ciò che qui chiamo energia sociale: "Esiste una _specie di energia potenziale libera che s'incarna nelle mani– festazioni di piazza, le istituzioni nuove come i consigli operai. Le organizzazioni politiche e sindacali tradizionali sembra– no paralizzate". L'energia istituente Si affronta così il problema della rivolu– zione: "L'esito della rivoluzione dipen– derà dalle forme nelle quali l'energia po-. polare si investirà... L'energia_può inve– stirsi in azioni puntuali, nuove forme di organizzazione. Ciò non toglie che finisce col far funziorlare gli apparati che essa iniziahnente combatteva ...''. Abbiamo qui abbreviato un percorso che evoca quello che Sartre descrive nella 0-itique de la raison dialectique quando mostra il passaggio dal gruppo in fusione (energia libera di strada) all'organizzazio– ne (energia già legata), e, da qui, all'istitu-, zione e alla burocrazia. L'energia libera è la società istituente; l'energia legata è la società istituita. la canaliziazione totalitaria L'energia stàbilizzata che chiamiamo so– cietà istituita si forma mediante una ca– nalizzazione totalitaria. La nascita del modo di produzione che Marx chiama "asiatico", vale a dii'e il "dispotismo orientale" con la sua burocrazia costitui– ta in classe dominante è un buon esempio di tale canalizzazione. Il processo è infini– tamente compfesso, e ci sono state -e ci sono molte discussioni su questa tesi che · fa nascere Ù potere, nel modo di produ– zione asiatico, a partire dai lavori di irrigazione effettuati dalle piccole comu– nità "primitive" sotto la direzione di capi-cantiere che finiscono col formare una classe dominante di burocrati, -la prima classe dominante. (2) Stourdzè sembra ritenere valida tale tesi,. sostenuta soprattutto da K. Wittfogel (3) che parla di "società idraulica" . .Stour– dzè scrive: "L'energia trasformata si tro- va canalizzata. Là dove c'è lavoro c'è ·canalizzazione, vale a dire transfert d' energia. Quando K. Wittfogel vuole intro– durci. all'interno dei primi grandi sistemi totalitari, sceglie delle società idrauliche. L'insieme delle relazioni è determinato dalla circolazione regolata delle acque · (come.ad esempio nell'Egitto dei Farao– ni)... Canalizzazione e domesticazione del flusso liquido formano uno spettacolo gigantesco in cui il potere dei •~controllo– ri" si fa leggere perpetuamente. Il codice sistematico del governo cinese, il Tch'ou' Li, menziona l'esistenza di.funzionari in– caricati di seguire il cammino dell'acqua d'irrigazione dalle riserve e i grandi cana– li, fino ai piccoli canali e ai rigagnoli". Y. Stourdzè mostra in seguito che questa canalizzazione totalitaria dell'energia sus– siste nel mondo attuale: "La canalizza– zione dell'energia, sistema d'organizzazio– ne delle prime società totalitarie, si ritro– va nelle società industriali contempora– nee. All'est come all'ovest, fin dagli anni '30, la canalizzazione dell'energia costi– tuisce la spina dorsale attorno alla quale si ripartiscono le altre attività. La pianifi: caziéme si organizza,prendendo la produ– zione e la ripartizione dell'energia come centro". L'accumulazione energetica di– venta il critèrio della libertà, il simbolo della "società nuova"· come con lirismo diceva Stalin: "Centinaia di nuove centra– li elettriche regionali e tutta una serie di imprese giganti come la Dnepostror rea– lizzano gradualmente la formula di Le– nin: il socialismo è il potere dei soviet più l'elettrificazione". (4) Stourdzè commen– ta la formula di Lenin sull'elettrificazio– ne: "La parola d'ordine leninista (...) evoca magistralmente la caratteristica dell'organizzazione totalitaria. Chi tiene la produzione e la ripartizione dell'ener~ -gia domina l'insieme sociale". La base del sistema è la forza lavoro, vale a dire "l'energia investita all'interno di' una organizzazione". La rivoluzione e·il corpo La rivoluzione è liberazione dell'energia. Boris Souvarine lo mostra quando così descrive il primo momento dell'insurre– zione: "Le riserve di energia rivoluziona– ria a lungo compresse facevano irruzione in Russia su tutti i punti, senza piano nè parole d'ordine: scioperi su scioperi nelle città, tumulti e sacchegginelle campagne, ammutinamenti nell'esercito e la marina,

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