RE NUDO - Anno IX - n. 66 - maggio 1978
lettere - lettere - lettere una ragazza di Roma figlia di madre australiana e di padre siciliano... scappammo assie– me... aveva solo 14 anni... per circa tre settimane viv~mmo assieme... dormivamo in sac– chi a pelo... passammo assie– me gli stessi trip - le stesse paure - le stesse angosce e le stesse gioie... mi innamorai ... a Roma mi avevano fregato alla sezione del Partito radicale tutta la mia roba tra cui anche il tappeto èon la bigiotteria e così pensai di farmene un al– tro e partii con lei a Venezia per comprare filo d'ottone perline e pinze... ma dopo tre settimane ci trovò il padre e se la riportò a casa... la rividi (dopo che aveva tentato di suicidarsi per ved·ermi) a Piaz– za Navona con la madre... do– po un pranzo in ristorante e una lunga discussione... im– provyisarono un appuntamen– to con me da una psicologa... fu l'ultima volta che la vidi... ci lasciammo perchè lei era confusa e non sapeva se sce– gliere, la vita che io le propo– nevo o se continuare a vivere a casa da borghese... fu la madre a scegliere per lei e dopo l'ulti– mo bacio non la rividi più... tornai a casa per votare e con l'intenzione di lavorare e lot– tare all'interno della società per poterla cambiare... soprat– tutto accettavo tutti pur di avere lei: lavoravo nell'esta– blishment, tagliarmi i capelli e addirittura sposarmela... ma invano tentai di scriverle, do– po due lettere sue non ne ricevetti altre... ed ora sono ancora a casa: deluso e ama– reggiato, stanco e non so più che cosa fare. Mi ritrovo anco– ra solo e apatico in un periodo di transizione e non so che svolta fare, se rimanere a casa, cercare di lavorare e dare i soldi alla mia famiglia che ne ha bisogno... oppure se partire nuovamente, cercare qualche comunità dove ci sia ancora qualcuno a riproporre un mes– saggio di calma, di pace, di comunicazione... di indipen– denza... di libertà e di Amore. Datemi voi qualche consiglio; io non credo più in niente ... forse più neanche in Dio... sarà la mia apatia... vorrei an– che che qualcuno si mettesse in contatto con me. Con amore Marineddu Gavino via G.M. Baracca 2 07037 Sorso (SS) Quissime compagne. e carissi– mi compagni, sono una studentessa di 17 anno e, dopo aver letto la lettera di "Silvia" su Re Nudo di questo mese, ho pensato di scrivervi per risponderle. Silvia· critica Alice Schwarzer, autri– ce de 'La piccola differenza'. Sono perfettamente d'accor– dissimo con te sul rifiuto dei nuovi ruoli, dei numi stereoti– pi, sulla cristallizzazione delle idee, perché è, tutto ciò, una castrazione, è un ricadere in quella famigerata "lofica" ca– pi tali stica tanto orribile! Concordo pure con la tua bel– lissima concezione dell'amore, :veramente grande, ma, social– mente parlando, il rapporto sessuale (e sensuale) non ha raggiunto ancora tale stadio di coscienza e liberazione. Per questo ritengo che tu abbia dato una interpretazione sba– gliata all'articolo sul libro del– la Schwarzer, che io ho com– perato e letto con molto inte– resse. Evidentemente l'artico-. lo era un riassunto del testo e ne riportava le notizie più sa– lienti senza tutto il discorso che la scrittrice vi ha fatto prima e dopo, quindi è un po' difficile e approssimativo po– terne ricavare una critica ade– guata. Alice, secondo me, non vuole creare uno stereotipo nuovo di femminista, infatti I testo inizia con ben 16 inter– viste a donne di vario ceto sociale, emancipate, già libera– te in un certo senso o che ancora soffrono. Queste rac– contano la loro vita e non tutte hanno avuto una infan– zia repressa dalla famiglia, ma ciascuna ha riconosciuto il ruolo determinante della so– cietà nella nostra oppressione. Il libro di Alice è di altissimo carattere scientifico e devi te– nere in conto che è ambienta– to nella società tedesca, molto più repressiva della nostra. Forse sarò stata colpita dalla precisione e dalla scientificità del Jibro, basato su ricerche di psicologi e scienziati di tutte le ideologie, ma per me tu non hai capito il discordo dell'or– gasmo clitorideo e vaginale. Alice, secondo me, ha voluto comunicare questo: amore è tutto il corpo e per dirlo accu– sa, rivoluziona il dogma della penetrazione, così come è. considerata oggi, così come si mistifica oggi l'orgasmo vagi– nale. Inoltre la penetrazione è
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