RE NUDO - Anno IX - n. 66 - maggio 1978

~E NUD0/48 Andrew Lloyd Webber Variations MCARecords Non sono mai stato tra gli ammiratori più fervidi del connubio tra musica colta e musica rock, connubio che ca– de spesso nel risaputo e scon– tato. Riascolto a . volte con piacere alcuni memorabili e– sperimenti dei Nici o di E-– merson, Lake and Palmer pri– ma maniera, ma ho purtroppo ben presenti alla memoria IIJ!.– che i risultati che si possono raggiungere eseguendo in chia– ve "swing" certi splendidi bra– ni classici, come hanno fatto. personaggi tipo Eugen Cicero. Questo "Variations" si àvvici– na, a mio parere, più ai primi esempi che all'ultimo. Non è un "capolavoro" nè un mira– colo, e certo non farà epoca come·1'altro lavoro di questo autore, "Jesus Christ Super– star". Però è un album di otti– ma fattura, ben curato musi– calmente, suonato con abilità ·e serenità. I.e variazioni del titolo sono un tema di Nicolò Paganini, virtuoso del violino e compo– sitore, come si affrettano a spiegarci le scarse note di CO• pertina. Forse sono eccessivi,a volte, i "voli di moog" a cui certo preferiamo il violoncello, ma ' non tutto si può pretendere: è musica rock, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Certo, per i cultori della musi– ca d'avanguardia, questo al– bum può non dire niente, ma è allegro, fresco, divertente. Certo, non "fa pensàre" ed è un suo limite, ma è simpatico. Simpatico per la copertina, un dipinto del '700 "arrarigiato" in chiave rock, simpatico per il puzzle che viene dato assie– me al disco. E poi, basta cercare giustifica– zioni teoriche: a me, è piaciu– to, anche se è un. gran mine– strone. e.a. Musikind ihre zeit Carmina Burana I & II um 1300 Telefunken Nel 184 7 il critico J.A. Schmeller pubblicò una prima .edizione annotata dei testi dei Carmina Burana ("Canti di Bueren" luogo in cui erano rinvenuti dopo secoli di di– menticanza). I Carmina Burana sono dei canti risalenti al periodo che va dal 900 al 1?00, canti che, contrariamente a quato si po– trebbe pensare visto l'epoca storica in cui sono nati, sono una critica a voltè ironica, a DISCHI UOL~nTI '1 volte violenta e spietata con– tro la massima autorità m on diale dell'epoca, ovverossia la Chiesa. Tutti canti profani, alcuni so– no più palesemente anti-eccle– siastici, altri meno, ma in tutti c'è, un fondo laico.ed antidog– matico. Scritti dai famosi "clerici vagantes", cioè gli stu– denti. delle "università" me– dievali, sono i primi esempi, ancora magmatici, di quella cultura "borghese" destinata a fiorire splendidamenté nel 1400 nell'Italia rinascimenta– le, aperta all'amore, ai piaceri, sia estetici che carnali. Ma non sono solo un docu– mento storico, per carità! Ben lo si può capire ascoltan– do con atteggiamento aperto e non dottamente intellettuale questi due album del,a Tele– funken, dove alcuni Carmina Burana, scelti con accuratezza sia per i testi "(in latino e tedesco medievale) che per le musiche (semplici e vivacissi– me musiche di un'epoca che molti sono portati a credere esclusivamente noisa ed ad– dormentata dal peso della Chiesa), sono stati eseguiti da musicisti e cantanti eccellenti. Gli strumenti usati per regi– strare questi dischi sono origi– nali dell'epoca o, nell'impossi– bità di reperirli, ricostruiti se~ condo i modelli originali. An– che il canto a sole voci ma– schili, secondo l'uso medieva– le. Ciò che più mi ha colpito è stato la freschezza di questi canti, chiaro esempio dell'im– possibilità per qualsiasi pote– re, anche il più oscurantista e retrogrado come quello della Chiesa nell'"età di mezzo'\ di opprimere quello che è un be– ne sempre risorgente: lo spiri– to umano e la sua aspirazione alla libertà. Unica, grave pecca di questi album è il prezzo, molto ele– vato: 6.000-7.000 lire a disco. Cercate di farveli regalare, per– chè non voglio istigarvia com– piere un reato, e valgono vera– mente la pena di essere ascol– tati. Quintetto Italiano Anton von Webm e.a. Quintetto per pianoforte ed archi Arnol Schoenberg Sinfonia da camera op. 9 Ed. Ricordi Negli anni inquieti d'inizio se– colo, alla vigilia del crollo de– gli Asburgo, Arnold Schoen– berg con gli allievi Webern e Berg dava l'avvio alla cosiddet– ta 'seconda scuola viennese'. Era il periodo della ricerca atonale, un genere che rompe– va definitivamente con il clas– sicismo tedesco per esasperare il tema romantico della sog– getti','.itàinconscia, quella mu– sica espre$5ionistache nel do– poguerra si sarebbe evoluta in dodecafonia. La sinfonia da camera vide la luce intorno al 1906, durante una trasmissioneJn cui rappre– sentò per lo stesso S. un tenta– tivo inedito: far concordare una strumentalizzazione va– stissima con la necessità di

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