RE NUDO - Anno IX - n. 66 - maggio 1978

cassoluta. Da parte dell'artista la libertà è i sperimentata: "anzitutto compongo la mente in una quiete assoluta ... dimentico di qualsiasi ricompensa ... o della fama che potrei ottenere ... di– mentico persino della mia for– ma fisica. Quindi, senza che al– cun pensiero sulla corte mi si affacci alla mente, ed eliminati tutti i fattori esterni di disturbo, la inia abilità si concentra. Va– do nella foresta e cammino alla ricerca dell'albero giusto. Esso contine la forma richiesta che in seguito verrà ~laborata. Ve– do lo stumento con l'occhio della mente, e solo allora mi metto all'opera." Di contro, l'esperienza estetica è accessibile solo ai competenti, e la competenza dipende "dalla purezza e innocenza del cuore , (sattva) e da una legge interiore (antaradharma) o abitudine al– la disciplina (amusila) che ten– de a distogliere l'attenzione dai fenomeni esterni; codesto co– stume di condotta e disciplina, che non si acquista per via di mero apprendimento ma è in– nato o frutto di conquista inte– riore, dipende da una sensibi– lità ideale (vasana) e dalla ca– pacità di autoidentificazione (yogyata) con lé forme (bhava– na) dipinte (varnaniya)." Un senso di gran lunga lontano dal personalismo degli artisti, di cui è ricca la nostra storia dell'arte, tuttavia non è una ca– ratteristica solo orientale: "vi fu un tempo in cui Europa e Asia poterono comprendersi e di fatto si compresero molto bene. L'Asia è rimasta se stessa, ma in seguito alla estroversione della coscienza europea e alla sua preoccupazione per l'appa– renza. è divenuto via via più– difficile per le menti europee pensare in termini di unità e perciò più arduo comprendere il punto di vista asiatico." Questa difficoltà viene però sempre più sfumando ed è sen– za timore di eri-ore che si può affermare: "nascono molti più 'orientali' in occidente, che in India." Laddove per orientali si intende l'interiorità dell'espe– rienza e non la posizione geo– grafica di un luogo: viaggi, studi, necessità esistenziali, so– no pugnoli sufficienti ad allar– gare la nostra cultura ogni giorno di più, riconducendola alla sua funzione primitiva: "ogni espressione u_mana,o ri– velata, è intesa a un fine che la trascende; e ove manchi tale intenzionalità non si può che paragonare si vaniloqui di un folle." E' forse vicino il giorno in cui i misteri conservati, a volte inco– scientemente, nell'intera so– cietà induista, da milioni di es– seri umani, tornino a vivere, sostituendo questa abnorme follia materialista: uno stato di quiete permetterà alla "mente del saggio di rispecchiare l'uni– verso e l'intera creazione?" s.a.v. La leggenda del Grande Stupa Padma .Sambava La Biografia del Guru nato dal Loto Ed. Ubaldini Padmasambhava, forse- il p1u venerato di tutti i maestri del– la tradizione tibetana, colui che dalla famosa università di Nalanda arrivò in Tibet, con le sue due mogli e per primo diffuse il buddismo nel "Paese delle Nevi" fino ad ·a11orasot– to l'influenza magico-sciama– nica della setta dei Bon-pa e che nel 747 fondò il monaste– ro di Samye, la cui forma rispecchia l'universo con l'im– magine centrale del monte Meru circondata da 12 templi corrispondenti alle 12 regioni universali. In questo libro si parla della straordinaria vita di Padma– sambhava che secondo la tra– dizione tibetana fu un Buddha preparato dalle sue vite ptece– denti al difficile compito di insegnare i m.ezzi e dare l' esempio dello stile di vita ne– cessario all'illuminazione du– rante il Kalyuga. Quando l'in– segnamento del Buddha Sak– yamuni, il Buddha storico, ave– va perso gran parte della sua attrattiva per la maggior parte degli aspiranti, a causa del progressivo deterioramento morale del loro ambiente, Padmasambhàva, secondo la leggenda, ritrovò le ~ottrine che il Buddha aveva nascosto nell'oceano, affidate ai Naga, finchè non fosse arrivato il momento propizio alla loro divulgazione. Fuori dalla leggenda, Padma– sambhava nacque a Orgyen nell'ottavo secolo; su invito del Re tibetano Trisondetsen venne nel "Paese delle Nevi", per diffondere la dottrina dei Tantra e convertire il popolo tibetano alla legge Dharma. In Tibet portò le tecniche alta– mente evolute di Yoga e di meditazione dell'India budd\– sta e vi fondò i lignaggi origi– nari della tradizione Nyingma. Letteralmente Padmasambha– va significa Nato dal Loto. Come il loto dalle radici nel mondo fangoso di un lago cresce in altezza attraverso le acque fiorisce in alto e con puro profumo, cosi la mente illuminata, superando la nega- RE NUD0/47 tività della natura dell'uomo raggiunge le sorgenti di luce e bellezza attraverso le profon– dità della sofferenza, che rive– la h cuore della comprensione e della compassione. Il primo dei due scritti raccol– ti in quattro volumi è la storia del· Grande Stupa Jarungkha– sor, leggendario ed esemplare racconto tibetano di incarna– zione, adorazione, disastro e rinascita, narrato per tradizio– ne da Padmasambhava stesso al re Trisondetsen, nel mona– stero di Samye. Il secondo scritto è la "biografia" di Pad– masambhava, ma non certo una biografia come la inten– diamo noi occidentali, piut– tosto un'immagine simbolica, una guida luminosa, dal lin– guaggio policroma e scintillan– te come un arcobaleno, per l'aspirante al Sentiero del Dharma, ogni capitolo è infat– ti la descrizione di una forma di iniziazione. p.v. ~ SEGNALAZIONI IN BREVE "L'acqua d~l 2000" Joyce Lussu - edizioni Mazzotta - _lire 1.800 Una divagazione sensata e scorrevole su "come la donna e anche l'uomo, abbiano tentato di sopravvivere e intenda~o continuare a vivere.". Si parla del neolitico, delle streghe, della storia dell'Angola e del ciclo vitalè dell'acqua. Al di là delle righe una requisitoria feroce contro il rapporto che l'uomo nel corso dei secoli ha stabilito col suo ambiente. "L'antenna dei padroni" Francesco - Siliato edizioni Maz– zotta - lire 2.800 L'autore è socio fondatore dell'"Index" archivio critico dell'in– formazione;· il testo è un manuale del sistema d'informazione italiano, con un lungo prezioso capitolo storico. Nell'introdu– zione una serrata critica della libertà d'antenna affermando che "non ci può essere nessuna libertà di comunicazione nel sistema _che sopprime_ la comunicazione e cpe fa di questa soppress10ne la pietra angolare della sua stessa esistenza". E che "la libertà di antenna è sempre limitata all'antenna dei padroni". '"La nuova psichiatria in Italia" Alberto Manacorda e Vincenzo Montella - Feltrinelli - lire 3.000. Gòrizia, Tries_te, Ferrara, Parma, Reggio Emilia, Modena, ~re_zzo, Perugia e N_apol_i come "covi" della nuova psichiatria 1tahana, ne)lo studio d1 Manacorda che ha vissuto queste espenenze m pnma persona e di Montella, giovanissimo medie?, che si _accinge a farlo. Un libro che raccoglie e ordina tutto il matenale documentario su queste esperienze tentan– done un'analisi critica.

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