RE NUDO - Anno IX - n. 65 - maggio 1978

RE NUD0/44 Librazione Il, LIBRO TIBETANO ,,; MORTI IJ! CMHD! U/JBIAZ{()NE 1o•1u·uv1u NBL 11,uf)() A cura di Chogyarn·Trugpa e F"JancescaFremantle Il libro tibetano dei morti Ubaldinl Ed. L. 3.400 Il Libro Tibetano del Morti, il Bardo Thotrol, è sanza dubbio uno dei testi della tradizione buddista più conosciuti In oc– cidente. Ne sono state pubbli– cate diverse versioni e in Ame– rica i dottori Leary, Alpert e Meztner hanno scritto un ma– nuale di guidaper l'esperienza peslchedelica basato sul Bardo Thotrol. Quella che Ubaldinl ha recentemente pubblicato è, in ordine cronologico, l'ultima versione di questo testo fon– damentale della tradizione ti– betana, curato da Chogyarn Trongpa, un lama della suc~es– slone Karmapa, sfuggito agli eccidi .cinesi nel Tibet e giunto in America dov;e ha fondato diveJSI.ce!}gi_di meditazione buddisti ed ha contribuito alla divulgazione del Dharma in occidente, soprattutto tra le giovani generazioni, tre cui è divenuto particolarmente co– nosciuto e stimato, sia perchè ha dato numerosi insegnamen– ti al poeta Allen Ginsberg, sia per il suo modo molto diretto e piacevole di comunicare e Insegnare. Il Libro Tibetano dei Morti appartiene a una serie di lstru- zlonl sul sei metodi di libera– zione: attraverso l'udire, attra– verso il vedere, attraverso il ricordare, attraverso Il gustare e attraverso Il toccare. I testi di queste Istruzioni furono composti da Padmasambhava, Il maestro che introdusse il buddismo nella regione tibeta– na e sepolti sul monti Garnpo, nel Tibet centrale, dove, più tardi, il grande guru Gampopa fondò il suo monastero. Que– sta di seppellire i testi più importanti affidando al tempo Il compito di nasconderli fino a quando noq sarà venuto il momento di essere rivelati è una consuetudine tibetana e di terma (tesori nascosti), ve . ne sono diversi e. ne furono sepolti ovunque. principali e I testi del Bardo furono scoper– ti da Karma Llngpa, incarna– zione di uno del discepoli più vicino di Padmasambhava. Il Libro Tibetano dei Morti, porla come sottotitolo "La Grande Liberazione nell'udire nel Bardo", dove per la Libe– razione s'intende che chiun– que venga in contatto con questo insegnamento; speri– menta per il potere di trasmis– sione contenuto nel testo un improvviso lampo di illumina– zione. Il Bardo Thotrol tratta della natura della mente e del– le sue proiezioni, meravigliose o terribili, pacifiche o irate, che sembrano esistere oggetti– vamente e abitare nel mondo esterno. In particolare descri– ve queste proiezioni come ap– paiono immediatamente dopo la morte, molto più incom– benti dal momento che la co– scienza non è più ancoratà e difesa dal suo legame con un corpo f1Sico. il Bardo Insegna a riconoscere queste forme terrificanti e seducenti e a rag- o giungere, grazie a tale ricono– scimento, lo stato di Illumina– zione. p.v. A. Turin - A. Goetzinger: Aurora C. Ghigliano: Nora Ed. dalla parte della bambine L. 5.300 ognuno Sono "fumetti pensanti per ra– gazzine e sono diventati splen– didi fumetti senza età che rac– contano due storie di donne che nell'S00 una e all'Inizio del '900 l'altra, "hanno detto di no". Una è vera, l'altra la protagonista di un dramma, una è Aurore Dupln, In arte George Sand, l'altra è Nora Helmer,. la pro~onista di '"Casa di bambola"' di lbsen. In "nora" Il testo è quello studiato di lbsen riportato sul– le nuvolette, in "Aurora" è stato studiato da Adela Turin sulle biografie di George Sand. Noiosi? Neanche per un atti– mo. Ogni strip è un quadro d'epoca, di erande fascino e raffinatezza. In "Aurora" Il colore delle pagine cambia a seconda degli stati d'animo dei protagonisti, sfumature sul marrone, sul Krilio, sul viola, sul rosa... la storia di due don– ne alla ricerca (In certi mo- menti anche completamenie · Inconsapevole) della loro iden– tità. L'eterna storia delle don– ne ribelli, è Incredibile che sia successo tutto, così uguale, così ridicolmente uguale, uno sterminio di anni fa. Eppure. Sempre di lì bisogna passare: Il matrimonio (o quasi), l'ab– bandono del "tetto coniuea– le", la solitudine, le grandi passioni, I figli, la solitudine e in mezzo un grandearrabbat– tarsl per cercare di esistere. Oppure: dall'oppressione pa– tema a quella maritale (che somiglia a quella del compa– gno J In una spirate di prigionia In fondo alla quale c'è o la morte o la fuga. Sono due libri che si leggono d'un fiato soffrendo e ridendo. Sono per tanti versi uno spec– chio, appena un po' deforma– to, della nostra realtà. Per le ragazzine sono metà storia, metà "avvenimento": la storia non cambia poi così In fret• ta... Adela Turin, Francesca Canta– relll, Cinzia Ghigllano e Annle Goetzinger, le donne della ca– sa editrice di "Dalla parte del– le bambine" che hanno Idea– to. scritto. disegnato, colorato e distribuito questi libri, si occupavano nno a Ieri solo di libri per l'Infanzia; questi due volumi aprono una nuova col-· lana a fumetti "per le ragaz. ze". Bene: queste donne di "Dalla parte delle bambine" sanno essere creative e professionali, Immaginative e rigorose; credo sia questo Il difficile seareto della riuscita del loro lavori. Molte di noi sono riuscite a liberare Idee e progetti ma so– no troppo sciammanateper realizzarli degnamente e altre, ·ben fomite di autodisciplina e

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