RE NUDO - Anno IX - n. 64 - aprile 1978
RE NUDO/50 (segue da pag. 7) della paronoia si fa sempre più chiaro, visibile. E poi e poi ... il nuovo "edoni– smo" dello spino/feticcio: dritto, senza sb1;1.vature, che• bel filtro! bravo; dai che im– paro anch'io, che svelto, ma vuoi vedere che io ti batto! (Competizione?) Cazzo, che sballata, da stravolgersi guar– da! Così si fuma e poi si parla di Fumo! Buono sto libanese, ma il pakistano... altra cosa, altra cosa ... e via dicendo ... si fuma per stare insieme ma si comunica sempre meno, ognu– no nel propio angolo, solo nel proprio sballo... E in– tanto qualcosa cambia anche nel mio essere; lo ·"sballo" se– reno e naturale di un tramon– to, il crescente interesse per le .erbe, le piante, la biodinamica, J'intensificarsi di un rapporto diretto e vivo con la natura, con la Madre Terra, la consa– pevolezza del cibo, di come ci avvelenano e come difenderci, e poi il "regredire" fino alle origini di me stesso, ripren– dermi la mia creatività natu– rale, la voglia di vivere qui e ora, la ricerca interiore, in– somma tutto quel grosso mo– vimento di trasformazione dell'essere, che qualche "sag– gio" ha definito di "Nuova Coscienza", tutto questo mu– ta anche il mio rapporto con il fumo. Poi viene Guello, la goccia profonda che fa tra– boccare il vaso... dell'erba. Un'intuizione luminosa dal– l'alto del colle: Non bo più bi– sogno di fumare, la meditazione dinamica è almeno 1000 volte più destrutturante di uno spi– nello "fatto bene"... Dopo Guello sì, ho fumato ancora delle volte per stare insieme, ma con poco senso, senza troppa importanza, ben altro mi-sentivo di fare dentro e fuori. E poi incominciavo a star male, sì male fisicamente e anche mentalmente; senso di angoscia paranoia, paura e questo è stato un altro avvi– ~··· forse definitivo? Ma allo– ra l'uso dell'erba diventa dav– vero incompatibile con la mia ricerca attuale? ... Ora non fu– mo più da qualche mese e sto bene così, e non è un falso star bene, compagni e fratelli dub– biosi che ·magari vi domandate perchè io... più? Altri orizzonti positivi si affaciano alla mia ib ioteca Gino finestra e forse l'esperienza del fumo o come la si voglia chia– mare, rimane qualcosa legato al passato più prossimo ... ma anche qui, beninteso, nessuna certezza, niente di assoluto, nessun dogma per carità, non voglio togliere nulla a tutti quei compagni e fratelli che vivono ancora l'esperienza dell'erba come "destrutturan– te" perchè la liberazione della Cannabis come di fotto quello che ci serve veramente per "Essere", è e rimane sacrosan– ta, perchè infine questa è un'esperienza mia... ma non solo mia ... Con amore, Gino (Belluno) Cari compagni, ho diciassette anni, leggo Re Nudo da poco tempo, e mi so– no reso conto come ho vissuto fino ad ora era sbagliato. Ho scoperto che oltre alle ideologie di alternativa (non so se· capirete cosa significa), esiste anche un nuovo modo di vita; il che è essenziale, perchè, se vogliamo cambiare il mondo esterno, dobbiamo prima cambiare noi stessi, perchè siamo condizionati da questo sistema di non/vita (il sistema è il famigerato kapi– talismo ). Ed è per questo che sono felice che esista un giornale come Re Nudo, che considero anche mio, perchè io lo vivo e questa lettera lo dimostra. Ma non sono tutte rose e fiori questa lettera perchè: leggen– do il numero di febbraio, ho notato l'articolo sulla ricerca interiore e sono rimasto vera– mente sconcertato dalle af– fermazioni che vi ho trovato, in quanto vi ho trovato tutti i dogmi e le immaginazioni del– la vecchia religione kattolica. Io, e così molti altri compagni, che ho faticato un casino per liberarmi di tutte le puttanate inculcatemi dalla religione kattolica, mi trovo sotto gli occhi un articolo di Gora Devi che mi ripropone dio; certo con un altro nome ("spirito della vita"), ma sempre dio. Ma quello che mi stupisce maggiormente è il fatto che questo "spirito" ha le stesse ianco caratteristiche del "vecchio" dio. Il suo nome è scritto maiu– scolo e ben marcato, come qualsiasi dio che si rispetti; poi, il suo nome non deve es– sere pronunciato, perchè "se si potesse parlare di lui, non sa– rebbe lo spirito della vita, la forza suprema"; infine viene affermato che questo spirito è il fine di ogni azione di tutta l'esistenza. Allegri compagni, abbiamo trovato un nuovo dio da ado– rare e pregare, avremo dei nuovi sacerdoti che ci mette– ranno i piedi in faccia; poi verrà il figlio di questo spirito (questo è pazzescò, ma cosa c'è di non pazzesco in quello che facciamo?), questo semi– dio verrà a salvarci dalla mor– te e così adoreremo anche lui. A parte gli scherzi, penso che sia molto controproducente questo discorso di ricerca in– terna, perchè si rischia di ri– cadere nelle vecchie istituzio- ni e nelle vecchie religioni, a danno di tutti gli sforzi com– piuti per liberarci dalla chiesa. Sono invece pienamente d'ac– cordo con Gino quando-affer– ma che la spiritualità è dentro di noi, che dio è un'immagine di perfezione che è in noi, che è stata creata dalla nostra mente (inconsciamente); que– sto fatto di rispecchiare le no– stre incapacità in· un essere perfetto che può tutto, è un segno di insicurezza che è propria dell'uomo. Infine sono ancora d'accordo con lui quàndo cita: "la sag– gezza dell'oriente è qualcosa da cui possiamo imparare, ma che dovremo stare attenti a non imitare". Avrei molte altre cose da dirvi, ma non ho il tempo di scrivere ancora (per esprimere tutto quello che penso dovrei fare un romanzo), comunque scri– verò ancora e forse verrò alla redazione. Ciao. Marco 97,700 Megahertz fM la radio dove lo spazio ha il suo sballo
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