RE NUDO - Anno IX - n. 64 - aprile 1978
zioni di parole-frasi di un completo linguaggio. Mi sorrise cordiale alzando e abbassando il mento: · - Dante e gli altri non sono stati pre– cisi, erano soltanto fantasie.- - Ma ero uno scettico e i miei peccati sessuali?- · - Il sesso è gloria, noi diciamo, qui siamo quasi tutti atei, credenti pochi se ne son salvati per scarsità d'amore, 10 vengo da Andromeda e sono stato no– minato angelo della pianura nell'ulti– ma riunione generale. Troverai esseri d'ogni specie, tutti i meritevoli, anima– li, piante, oltre quel dosso laggiù un trattore e una trebbiatrice, vengono dalla Terra, sono tenuti in grande conto e molto amati. Ci sono i transcorpi i molti grandi uomini, quello è David Hume, vecchio pensatore inglese - emise un fumetto sinuoso tenerissimo e il filosofo sterzò verso di noi. - Ma allora non è vero che nulla ap– partiene alla mente che non sia prima dei sensi - Nei suoi occhi fluttuanti c'era ancora il ricordo della sua tenera tiepida parrucca. - Il mio caro amico e collega Locke aveva ragione, le cose non sono mutate, questo Al di qua è solo un terzo grado del corpo, oltre il pensiero- - Dicono che abbiate avuto una morte felice, favolosa- Oh, sì, non c'è male, grazie - Lì c'era la sagoma, con le solite varianti, del buon Caracciolo. - Professore anche lei qui? Si diceva che avesse rapporti osceni con gli ani– mali, costringesse i topi, tenendoli le– vati, povere disgraziate creature, a ma– sturbarle le orecchie con la coda- - Non è peccato- - Però il sesso qui non esiste- - Sbagli, guarda le mani, puoi far scorrere la pallina velocemente pro– vando molto piacere o spingerla al bordo fino a entrare, per più della metà, nel solco di una mano femminile o anche d'uomo, secondo i gusti, una specie straordinaria di supertatto, io RE NUD0/41 vengo dall'essere stato con Marylin Moriroe- - E' qui? - gridai d'entusiasmo. - Certo, se vuoi ti ci porto- - Oh, sì, mia guida, oh sì!- Era sdraiata al margine d'un grande fiore, le rotelle-piede completamente esposte, anche il lato sotto, volse il naso nella mia direzione, luminosissimo, il mento dolcemente alzato, sorridente. Caracciolo si teneva indietro, per evi– tare l'imbarazzo, lo sentivo comunque bonario alle mie spalle. - Marylin - dissi - ti ho sempre amato - A vederla senza i biondi fluenti capelli, con le gambe-zampetta gli occhi sospesi sulla fronte le lun– ghissime braccia, forse per il contrasto con l'antico ricordo, il mio recente ar– rivo non mi aveva ancora completa– mente adattato, l'impressione non era travolgente ma era pur sempre Marylin Monroe. - Delizioso, squisito - fumettò mo– strando il solco interno delle palme - peccato, aspetto un galattico centrale proprio ora - fece scorrere la pallina di destra, con malizia, mi parve. Giun– se infatti un essere simile a un cavallo, a tre segmenti snodati, con qualche cosa della formica ma trasparente, sollevò le antenne prima piegate dietro le ali e le agitò sfregandole con suono di corno verso di me in segno di saluto. - E' meglio andare - mi tirò Carac- ci9lo per il gomito. , - A presto - fece Marylin con uno shuffo lieve come un sussurro. - Dunque questo è !'Al di là - m'al– lontanavo mentre il galattico centrale s'accostava alla bella - non l'avrei mai pensato- - Per questo si discute molto se sia davvero definitivo ed eterno come pa– re, c'è chi ha dubbi, che a un punto possa finire esserci altro, un Al di là ancora, diverso, più convincente- - Ma il suo parere, spassionato- - Quì si sta bene poi la vita è troppo strana e bizzarra al suo inizio perché termini molto logicamente, que~tQ Al– tro Mondo, secondo me, è davvero il massimo.- Mi sarei forse affidato a quel famoso illustre studioso alla sua forza persua– siva senonché in quel momento il ter– reno prese a sollevarsi mentre il cielo scendeva nuove sensazioni-concetto m'avvolsero d'improvviso, qualcosa stava succedendo, sì, qualcosa stava succedendo. Pino Franzosi
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