RE NUDO - Anno IX - n. 63 - marzo 1978
RE NUD0/14 cuno che dà informazioni e non le dà, questo può essere anche un tipo di lavoro da fare per una settimana, se mi va di farlo per una settimana, la setti– mana dopo lo fai tu, e c'è sempre qualcuno. La mia è un'esigenza pre– sente adesso di non disperdersi ancora una volta usciti da qua, e di vedere chiaramente che questo nostro rifiuto dell'organizzazione eccettera eccetera di fatto è solamente una cosa che ci inculano meglio e basta, capito? (Operaio del/'Unidal di viale Corsica) - Sono uno di quelli fuori e cosl, ho in mente di fare qualche altra cosa perchè in fabbrica non ci tomo più. E allora sono venuto qui per vedere che cosa si può fare. Idee poche ne ho. Sentiamo un pochino la gente che cosa ha in testa di fare, vedere se a breve tempo, un mese due mesi si possa organizzarsi a fare delle robe. - Che cosa si potrebbe fare? - Ma non lo so. Io non so fare quasi niente. O meglio mi sono messo a lavorare il legno e ci riesco abbastanza, ho fatto i mobiletti di casa, ho fatto quattro cazzate cosl. Nei motori per esempio mi piace lavorarci dentro, mi piacerebbe lavorare sulle moto, o fare qualcosa però non l'officina, cosl, mi rompe le balle. Di idee cosl ce ne sono tante volendo, soltanto che poi ti trovi nella merda per una serie di motivi: intanto perchè non voglio lavorare da solo, poi difficoltà di dove trovare i soldi, il locale, queste cose cosl. - Secondo te è possibile creare dei lavori all'esterno dei circuiti normali di lavoro. - Boh. Senti una cosa. Io c'ho bisogno d'un po' di quattrini per campare per cui vuol dire lavorare. In fab 1 brica, però non voglio tornare. Non è che creda che ci sia chissà che alternativa oggi, però dico se non proviamo a fare qual– che cosa, e qualche cosa vuol dire mettere in piedi qualche cosa che sia diverso dalla fabbrica, che però sia un lavoro non ci sono cazzi. Alcuni lnterventl alla commlalone Cooperative Compagno coop. Terni C'è questa comune invece in provincia di Temi, di cui è apparsa anche su Lotta Continua la notizia dei carabi– nieri che hanno buttato fuori, appunto, questa gente. E qui è interessante no– tare una cosa, cioè, la diversità tra la comune agricola concepita come una b otec o Interventodi un compagno di Radio Alice ad un microfonoaperto di Radio Popolare, sul raduno (Domenica 29) ...Isteria· che prima non c'era perché avevi assunto un corpo che non era il tuo; era il corpo deU'operaio o il corpo _fantasmagorico dell'eroe delle selve, Robin Hood, come terreno di libera– zione di alcuni compagni che si pon– gono su un terreno di violenza di un certo ordine. Allora mi interessa ri– flettere sulla possibilità di uscire da quest'isteria, nel senso che in qualche modo l'isteria rileva la presenza di un corpo che tu hai adesso, però che ti porti dietro e che veramente ieri a Macondo non sapevi cosa fartene, una volta che l'avevi rilevato e quindi che rilevavi proprio queste angosce che creava: il fatto di avere un corpo. Il problema da porsi allora è che' quella rilevazione molecolare che era all'interno di Macondo, è rilevare una presenza del corpo che ancora non riusciva a trovare le sue espressioni. L'ala creativa ed offensiva, allora, non deve diventare (come dicono i france– si) una zuppa di plurallsmo, nel senso, che dalle separazioni in cui la pratica reale di scomeosizione, di dissociazio– ne di soggetb politici ·indifferenti, si produca in qualche modo una ricom– posizione differente, su un terreno nòn dj. programma, nell'accezione del po– litico, ma di un programma come possibilità di superamento di questa fase: di fase d1 lamentazione e di imP?tenza e di disagio quotidiano. E' chiaro: per uscire dalla lamenta- comune 'hippy' e invece una comune concepita diciamo come un lavoro cooperativo tra compagni, che si pone un'alternativa ai modelli di produzione dei latifondisti? Infatti quello che vole– vo dire è che il casino principale dove sta? Sta che questi compagni che sono arrivati ad occupare la terra, hanno occupato delle terre che erano del de– manio forestale, erano in collina, co– munque abbastanza produttive. Questi compagni avevano occupato al– cune decine di ettari di terra che con la legge 282 passeranno tutte alla regiqne. E poi che è successo?che sono andati ad occupare le terre di una cooperativa della sinistra storica, del PCI, Pascoli Verdi o cose simili, che era già fallita: 'sta gente, s'era riunita in cooperativa, ma non lavorava, ognuno faceva il suo lavoro di prima. I soci che facevano parte della cooperativa svolgevano il loro lavoro all'esterno, ed in pratica i zione bisogna sarer.anche odiare. E la dimensione dell odio non c'è. Non è un odio sufficiente quando parlavi di· nemici, un odio sufficiente ad uscire dalla tua angoscia. Questa capacità di u~re dalla angoscia odiando, con un o<;tio che conduca a respirazione, non a soffocamento... Interventodi Bifo a Radio Popolare (Lunedì 30) Secondo me riguardo a questa consta– tazione dell'estensione delle forme di sopravvivenza, in una qualche misura rappresenta una continuazione del movimento del 77, ma rappresenta la continuazione nell'aspetto della scon– fitta. Riflusso credo che sia una parola che si fa fatica ad usare, poi non si capisce bene se c'è il riflusso. Sicura– mente questo rappresenta l'aspetto di sconfitta di questo movimento, nel senso che se l'emergenza del movi– mento del 77 ha segnato l'irruzione sulla scena di uno strato sociale che si poneva il problema di estendere ad altri strati sociali una prospettiva di
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