RE NUDO - Anno IX - n. 62 - febbraio 1978
fiche 1nultinazionali te, a precise celte commerciali: per la Fonit Cetra non esiste altro che o la musica colta o il suo opposto, la più bieca musica leggera. embra infatti sia vera la voce secondo cui, a partire da que ta logica, siano stati offerti miliardi ad driano Celentano. Re Nudo: Ma non sono state tentate delle strade diverse per risolvere questi problemi, per esempio un'intesa con altre etichette "emarginate"? G. Cesaroni: Una possibilità di supe– rare questa situazione di isolamento e di impotenza·fu intravista nella nascita di un consorzio delle case discografiche di sinistra. L'idea nacque due anni fa al festival della canzone d'autore di anremo e, per un certo tempo, porta– ta avanti proprio dalla Folkstudio, si è concretizzata nel Consorzio Comuni– cazione Sonora. La F olkstudio non vi è presente perche' l'idea originale è stata ripresa ma tra– sformata profondamente dalla Cramps, che ha portato alla realizza– zione di un semplice consorzio di servi– zi, senza peraltro trasformare il rappor– to con il mercato e con i musicisti. Infatti in alcune di queste case consor– ziate vige ancora il "contratto" per i musici ti, con durata da uno a tre anni, e con meccanismi di pagamento tradi– zionali che poi costringono gli "artisti" alla fame. Fra l'altro poi questo consorzio non ha minimamente intaccato quello che è il nodo economico principale, e cioè: una distribuzione efficace e capillare, sgan– ciata dalle varie multinazionali, non riuscendo cosi ad essere neanche valido dispensatore di servizi.Col risultato di dissanguare etichette come l'Orchestra, nate su base cooperativistiche, come autogestione del proprio lavoro di mu– sicisti, che non mirano a creare il prodotto di successo ma a documenta– re il loro quotidiano lavoro, e che non pos ono perciò permettersi la loro fetta di spesa per il mantenimento, spesa che nel suo totale è di oltre 50 milioni l'anno. Il senso della direzione in cui questa struttura si muove è efficace– mente dato dalle etichette che vi sono entrate ultimamente o che vi vogliono entrare: la "zoo", di proprietà di Ma– mone, e le trattative recenti con la IT, l'etichetta per cui incide Rino Gaetano! Re Nudo: E cosi hai perso tutte le speranze in ogni ipotesi di alternati– va ... ? G. Cesaroni: o. Attualmente, fallita l'ipotesi Consorzio, si lavora ad un progetto di circuito alternativo, insie– me ai Dischi del Sole, a Canale 96, a Radio Mantova, ad alcuni circoli "la comune" e ad alcuni ex "circoli" otto– bre, oltre che al tre realtà di base, per organizzare tournes con ottimi musici– sti stranieri, che possano divenire un'alternativa ai festival de L'Unità, superando la dicotomia fra richiesta del pubblico e qualità dei prodotti. Queste iniziative, che sono partite a dicembre, si concluderanno a metà maggio con più controfestival all'aper– to a cui interverranno coloro che han- no partecipato alle tournes. L'iniziati– va non vuole essere minoritaria ma tende anzi a conquistare al suo proget– to le organizzazioni culturali della sini– stra storica e, addirittura, se possibile, modificare la struttura stessa dei festi– val de L'Unità. Re Nudo: Come mai in questo progetr to non sono inclusi i gruppi o i cantau– tori italiani che sono la maggior parte della storia del folkstudio? G. Cesaroni: In questo progetto non rientrano nè gli artisti italiani, i quali, appena raggiunto un minimo di suc– cesso chiedono cifre astronomiche, nè tantomeno, i cantautori, dove a parte alcune eccezioni come Lolli, tutto il resto è merce, musica che sopravvive a sè stessa, tentativi di recupero: non a caso Locasciulli, che ha inciso il primo disco dell'etichetta F olkstudio, senza essere vincolato da contratto, è passato alla RCA che ne lancerà un disco in gennaio. Questo stato di fatto della musica italiana è quello che ha portato l'eti– chetta a produrre come ultimi dischi non più cantautori, bensi esecutori di folklore europeo o jazzisti o addirittura musica sperimentale. Re Nudo: Quali sono finora dischi incisi per l'etichetta? . G. Cesaroni: I dischi editi dalla Follcr studio sono otto e cioè: 1) Mimmo Locasciulli 2) Veronique Chalot - La chanson de Provence 3) Antonio Infantino e il gruppo cli Tricarico-"I Tarantolati" 4) Adrian Harman - Stories of Old England 5) Corrado Sannucci - I falò di maggio 6) Folk Magie Band - "Folk Magie Band" 7) Antonio Infantino e "I Tarantolati" - La morte bianca (tarantata dell'italsi– der) 8) Guàccero/ Sbòrdoni/ Schino/T o m– ma so - "De dè" Re Nudo: Dire "fra questi segnalia– mo ..." è veramente un'impresa dispera– ta, comunque possiamo dire che i due Lp dei Tarantolati di A. Infantino sono splendidi, specie il secondo, di cui tutti conosceranno la divertente "Gat– ta Mammona" e il testo sofferto de "la morte bianca". a) Per tutti i gruppi alternativi interessati alla proposta di circuito di cui si parla nell'articoloil riferimento è: GiancarloCesa– roni - CI O Folkstudiovia G. Sacchi 3, tel 0615892374
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