RE NUDO - Anno IX - n. 62 - febbraio 1978
RE NUDO/30 UNA TOPPAVERSODOVE? Meglio se quelli che credevano cli avere etichettata la cosiddetta ala-psichedelica– del-movin:tento, collocandola a bag·noma– ria nel loro quadro cli riferimento coatto, non si ritrovano più, fanno fatica a se– guirci, si smarriscono credendoci perduti nella Selva Oscùra del proliferare-in-Ita– lia-delle-più-strane-sette-religiose. La nuova coscienza viene dall'America? Non fate gli scemi, lì fuori con il naso in aria aspettando gli Ufo. La coscienza non viene da nessuna parte. E le fughe da casa? Pare siano diventate una piaga-sociale-da-sanare-al-più-presto. Ebbene, i veterani della Patria non si preoccupino dei vari Piero, Mario, Clau– dio, Massimo o Valeria che sarebbero in pericolo cli 'fuggire-dalla-realtà'. I nostri amici non perdono le famose Battute della Storia. Volete un esempio? Re Nudo - a cavallo della cui esperienza si muove il libro cli Andrea - appartiene già alla. storia - a quella delle catastrofi, se è vero, come si è scritto, che ha fatto piangere la Madonnina del Duomo cli Milano. Siete contenti? Pensate veramente che oggi - come si spettegola in giro - ci siamo ridotti a farci "plagiare" da qual– che nuova 'moda' amerikana, o da qual– che guru dell'India Misteriosa, o addirit– tura da qualche prete-col-baschetto-sulle– ventitrè cli "Comunione e liberazione"? Ragazzi, non slacciate le cinture cli sicu– rezza. Sto per riferirvi una tremenda noti– zia, una notizia che potrebbe sconvolgere ancora cli· più le vostre gracili menti già abbastanza "destrutturate"... Ecco, il prefatore del libro di Andrea ci fa sapere, fin dall'"Introduzione", che egli "conte– sta" il titolo: Non contate su di noi; e che lo contesta in nome del comunismo {leggi del Pci) che non sa che farsene cli taluni segni di "ripiegamento intimista" da "Comunione e liberazione" ... Che fare per toglierci questa spinella dal cuore? Idea! Allunghiamo questa 'pagina' come un tavolo da pranzo, e facciamo posto anche al prefatore del libro cli Andrea. E cli volata, se così vi piace, trasferiamoci tutti all'osteria del Gambero Rosso. INDOVINACHIVIENEA CENA ll nostro invitato è Mario Spinella, un comunista vecchio cli anni e cli milizia nel Pci, nonchè - come egli stesso tiene a precisare: serioso, "centralista democrati– co", marxista ortodosso, e afflitto da uno stile un P?' aulico-e-noioso "così ovvia- mente discaro ai 'giovani' ...". Potete credergli. Questo comunista di antico pelo è ver.tmente afflitto da tutte queste disgrazie. Forse per intenerire il nostro-giovane– cuore, si presenta a noi un po' handicap– pato: un po' cieco e un po' zoppino proprio come si presentarono a Pinocchio il Gatto e la Volpe per provocare la sua fiducia. Dopo le presentazioni, ci sentiamo dire che egli ci conosce bene. Non siamo forse -dicetra una forchettata e l'altra - della famiglia di quei "provos;; olandesi del 1967 che nel loro libro bianco richiedevano non ricordo bene se due o tre ore cli lavoro: ma per tutti è roduttivo? Non siamo forse parenti stretti dei pochi superstiti hippies degli Stati Uniti che, poveretti, cercano di lavorare e cli produrre, ma sono ostacolati in tutti i modi dalla società? Non siamo forse legati da un filo-sottile-ma-continuo con quegli zingari o "boemi" che furono i più volenterosi e abili lavoratori che mai l'Europa abbia conosciuto? E - insiste - non siamo forse i fratellini dei giovani europei ed extraeuropei degli anni sessan– ta così legati, nelle loro manifestazioni e "ricerche", alla bohème degli artisti e degli emigrati politici ottocenteschi? ... Conosce anche nostro padre. E chi sareb– be, di grazia, il babbo di tutti questi zingarelli? ... Ma è Marx, perdio! Karl Marx, nella cui vita - ci assicura Spinella - c'era un elemento bohème. Uh! Uh! Quanto fumo negli occhi! ... (E tutto questo fumo non è che ce lo getti negli occhi à la diable, magari in un sol flash cli nerofumo: no! Ce lo porge a buffettini, a nuvolette, col puf ...puf dell' incensiera, parlandoci in latino ...). Potete scommettere che, a un certo pun– to, rimprovererà gli Andrea, i loro com– pagni e amici, di bruciare le loro energie e, quindi, indicherà il modo migliore per metterle a buon frutto in qualche Campo dei Miracoli: nel paese di Acchiappaci– trulli, nel Campo Benedetto della Sto– ria! · Oh, la Storia! Questo "giocondo divenire" nel quale ci si impegna, e poi si vede... germogliare-e-fiorire tutto il pre– sente che vi avremo seppellito, tutto l1 dolore e la fatica di innumerevoli genera– zioni che conoscono il futuro, quelli che fanno finta di non sapere che "la storia ci uccide" ... Ma non fa niente: mangiamo la foglia (la foglia! ), e a questo invito a moltiplicare i nostri zecchini d'oro ri– spondiamo: Magari! E la maniera? Il Gatto Spinella ce-lo-spiega-subito: " ... " ...A condizione che questo grande moto libertario accetti - con Marx - la pre- messa maggiore ed ineludibile della Not– wendigkeit, della necessità. Una condizio- .ne che, ben lungi dall'accogliere e ribadi– re il tetro 'stato di cose esistente', è la sola che possa scardinarlo, bruciando il feticcio borghese dell'uomo produttore, interiorizzazione - è sempre Marx, que– sta volta all'inizio del III Manoscritto del 1844, a dirlo - del marchio capitalistico della proprietà privata. Ma bruciare que– sto feticcio significa fare del lavoro, ne– cessario ahinoi! , quello che è la fame o la sete: un 'bisogno' <i;asoddisfare per dare spazio al desiderio in tutti i suoi giri e in tutte le sue infinite possibiltià esi– ste_nzialie conoscitive. lvi compresa( ...) l'esperienza della droga (certo enorme– mente meno pericolosa delJ"oppio per il popolo' P,aludato di spiritualismo') ...". Udite! Udite la bella promessa che ci fanno: se sotterreremo il nostro presente nel Campo dei Miracoli della Storia ... forse di un Compromesso che non è neanche storico ... se ci sacrificheremo per il Futuro, per il Nuovo Ordine del Mondo sognato da certi coraggiosi che pretendo– no di Rifare i Popoli. .. ebbene, ci verrà data in premio non solo la Rivoluzione, ma anche-la droga, I.V.A. compresa! Attenzione, però: a condh.ione di non fare più gli 'spiritosi'. Sapete cosa direbbe, a questo punto, un guardiano della Morale, uno di quei mala– ti-dall'accentuato-gestire di cui la nostra Scandalosa Italia abbonda? Direbbe: questo è veramente troppo! Dopo il massacro, dopo aver condannato alla solitudine, al deserto, l'esperienza della droga, oggi vorrebbero servirsene ancora per fini politici, come zuccherino, come premio se sapremo renderci utili al loro Progetto Totale. C'è ·da chiedersi: perché quando sente parlare di spiritualità, Spinella prepara lo spinello? Pensa forse di impedirci, con blandizie e concessioni di droga, pensa di impedirci di accedere a quell'Esperienza che ci per– mette cli scoprire in noi stessi una luce che potrebbe illuminare troppo cruda– mente la finzione politica che siamo co– stretti. a giocare? Insomma, vuole forse impedirci di andare realmente al fondo delle cose? Non ci si può impedire di pensare a papà Doc che quando sente parlare di conte– stazione, prepara l'iniezione. La premessa del Gulag è già nel rifiuto della capacità che ogni uomo ha di riflet– tere, di rimettere in gioco il proprio tutto. La premessa del Gulag è già nella negazio– ne (soprattutto da parte cli chi - per sua stessa ammissione - si muove all'ombra protettiva del 'moderno principe') di questa riserva della libertà umana di fron– te alla costrizione vuoi della legge natura~
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