RE NUDO - Anno IX - n. 61 - gennaio 1978

più interessanti ci sono sem– brati (ma è solo un giudizio strettamente soggettivo): Bengala, India, Dahomey, Si– ria, Giappone, Algeria e quel– lo sull'isola di Bali. Alcuni di questi evidenziano sonorità, armonie e ritmi già noti alle orecchie di chi ascol– ta e segue la musica pop: Ravi Shankar, Shakti e altri ci hanno ben abituato ad una, sia pur mediata, conoscenza sonora dell'India, mentre nul– la di simile si può dire per le musiche del Dahomey o della Romania, quindi ben venga questa possibilità, anche mi– nima, di conoscere la musica di altri popoli. Qui volutamente non sdno presentati i grandi esecutori ma si è voluta documentare la musica, laddove essa è nella vita della gente più che nella sapienza dell'esecuzione,· così avviene che nel disco del Ben– gala, un pezzo sia frutto di uno dei tanti flautisti ambu– lanti incontrato dai curatori in un villaggio bengalese, o in altro l'espressione sonora di un gruppo al lavoro. Ovviamente la maggior parte dei canti e delle musiche sino ad oggi perpetuatisi sono quelle legate a riti o miti col– lettivi, quindi quelli a conte– nuto religioso, o mitico– religioso, di lavoro, funebri, per la caccia o la danza, e quelli a sfondo sessuale. Nel disco sul Dahomey per esempio, c'è un canto di lavo– ro che ha però significato ses– suale: "Tu che fai il burro di karè a chi lo dai? - E' per il mio innamorato che lo pesto. - E che ti darà il tuo innamo– rato? - La notte viene a tro– varmi. - E che ti dà? - Mi dà dell'igname ..." dove è imme– diato il richiamo a canti mol– to simili in tradizioni dialet– tali e non a noi più vicine, in molte regioni d'Italia. Un'ultima annotazione in merito ai differenti modi di intendere e fare la musica: un popolo del Dahomey, i Somba vive la musica come un aspet– to della vita quotidiana quin– di non esistono musicisti pro– fessionisti ma tutti partecipa– no alla musica ed alla danza, invece presso i Bazida, altro popolo del Dahomey, vi sono musiéisti professionisti e la musica ha lo scopo di creare prestigio attorno a principi e dignitari, in Bengala infine esistono i Baul (Baul uguale pazzo) che sono dei cantori e suonatori che viaggiano d1 vil– laggio in villaggio cantando inni re]jgiosi e canti folklori- stici, e tengono in dispregio la religione tradizionale. g.m. e l.c. Richard Hell, Iggy Pop, Dead Boys, e altri Punk Collection RCA - prezzo speciale L. 3.500 Una precisazione che si rende necessaria ogni volta che si parla di "punk", è che non esiste "il punk", bensì molti gruppi e musicisti, per nulla assimilabili fra loro se non in termini di etichette o di case di distribuzione. In questo di– sco è presentato il punk RCA, ossia quello della Sire rock records, la più grossa del ge– nere in GB. Il principale motivo di inte– resse per questo "Punk Colle– ction" è che, per un prezzo accessibile, permette di avere un'ampia panoramica di gruppi della New Wave. Vi troviamo infatti, fra gli altri, Larry Martin, Patty Smith, Iggy Pop, i cui pezzi si fanno notare insieme a quelli di Talking Hoads, Richard Holl e Dead Boys. Qui Iggy Pop e Patty Smith, da molti anni sulla scena e in certo qual modo noti, fungono da richi11-moper gruppi assoluta– mente sconosciuti, alla loro prima apparizione in Italia. L'ascolto di questa collection ha quindi il pregio di permet– tere una scelta di quel che di buono vi è nel punk. Questo genere attualmente non ha molto mercato in Ita– lia e ciò spiega i numerosi tentativi di crearlo, fra cui questo, tanto più che sono usciti o stanno per uscire i 33 giri di alcuni gruppi presenti nella raccolta. Fra questi : Iggy Pop - Lust {or Life (ecci– tato per la vita), ultimo LP del cantante degli Stooges, che si presenta di particolare interesse essendo il frutto del– la lunga tournèe (4 mesi) da lui compiuta in US e GB. Il disco, registrato in questo pe– riodo, vede la presenza di Da– vid Bowie al piano e di Carlos Alomar alla chitarra. RE NUD0/65

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