RE NUDO - Anno IX - n. 61 - gennaio 1978
RE NUDOi6 lettere - lettere - lettere - lettere - lettere - lettere TATO, DUNQUE. La forza dinamica di questa lotta è proprio il-desiderio, il– sogno, sempre agenti e lievi– tanti. Per me è stato e conti– nua ad essere così. A me loro m'han buttato per aria tutto, m'han lasciata svuotata e fe– rocemepte angosciata. Sono sei anni, o anche di più che sperimento l'angoscia più cru– da, che comunque ho sempre gestito senza psico-farmaci o rimedi e aiuti esterni. Dall'angoscia, esperienza vi– talissima che ognuna di noi dovrebbe affrontare in pieno, senza paura, sono passata (e passo!) a trovarmi in contatto con energie nuove, vergini, ra– dicate nelle mie carni: la vo– glia del gioco e di una sessua– lità fresca - libera - intensa - nuova - creativa, la voglia di capire la realtà a fondo, a fondo, a fondo, ma questa volta con la mia emotività di donna (e con quella delle al– tre donne), con la mia imma– ginazione di donna (e con quella delle altre donne) ... Tutte energie nostre da far crescere,... da deliziarsene!!! elementi fondamentali della nuova polit'ica, nuova cono– scenza, nuova comunicazio– ne ... E ho proprio questa voglia di conoscere sempre di più e di portare alla luce, assieme alle compagne di viaggio, questa nostra specificità, la nostra bellezza, le nostre capacità originarie e da sempre repres– se ed a noi stesse sconosciu– te ... E ho la voglia di viverle queste cose, assieme aUe altre sorelle, e di raccontarle poi, di estenderle alle donne che an– cora non si sono potute met– tere sulla strada della libera– zione. Se non c'è questa prati– ca concreta tra noi, io non capisco che cavolo si debba raccontare alle altre ... Io cre– do che le potenzialità del se– paratismo siano ancora mol– to, ma molto da scoprire, che lottare per la liberazione con– tro l'esterno introiettato è un atto politico e rivoluzionario ben lontano dall'essere consu– mato, che-se il personale è politico, è anche vero che il tanto più personale è il tanto più politico-(e il meno personale è il meno politico). Ho il dubbio che le donne che affermano che il separatismo e il piccolo gruppo possono considerarsi modalità operati- ve superate, molto probabil– mente non sappiano molto parlarsi tra loro. Quando par– larsi vuol dire COMUNICA– RE SE', I PROPRI PASSI, LA PROPRIA CREATIVI– TA' ORIGINARIA, LIBE– RATASI E LIBERANTESI. CIAO CIAO Eia - Udine c.omcz. ei. Vo'(.lt.(.b ""'AM>st~ v.am.i""4.. (L~ doll\.Vlll . cU. R. IV!-4.&ò). Di Carlo Silvestro, di Bifo, di Cooper, dei Bigs del mo– vimento, ovvero dell'edo– nismo dell'essere e dell'in– vidia cooperiana dei pove– ri diavoli. La mia è uno sfogo di un frustratq un drop-out co– stretto in una vita sfj_uall(a)i– damente (a)normale, distrut– to dal confronto tra sogni e (ir)realtà. Ogni .volta che leg– go Re Nudo e altra roba del movimento sto male, tutte le volte la mie razionalizzazioni e rimozioni, messe a mo' di tappo sul viso della vita, sal– tano e vien fuori propotente il desiderio di riappropriarmi della mia vita (ma pensa te che roba!). I ricordi: 68, viag– gi, trips, Maròcco, Rubiera, Alpe del Viceré, giornali scritti-disegnati di notte, Laing, Cooper, poesie di mo– menti vari, Amsterdam, Crumbs, Bologna, zen-yoga, musica, momenti totali, Ca– staneda et similia (questo sempre quando leggo Re Nudo e roba simile). Sto male da morire, penso al suicidio, poi la gabbia si richiude, il tappo seppur a gran fatica viene rimesso e ·riprende la mia vita disperata: ricomin– ciano le razionalizzazioni e miserabili tentativi· di auto– convincime_nto: "non pensare, fa finta di niente, anche oggi verrà sera e finirà il lavoro, verrà domenica e vedrai come ti divertirai, se lavori fai la grana e poi vai in India ... suicidarti non è possibile, un milione di funerale la tua fa– miglia dove lo prende? E dopo con cosa mapgeranno?'.' .. Però che mi fa incazzare è che leggi di Carlo Silvestro che si può permettere: " ... come sempre di far lo sgarzolino fricchetto– ne in giro per l'Europa, di declamare con enfasi poesie d'amore, di lotta, di libertà" (che gratificazioni eh quello li!!) di fondare una comune in Sicilia, fare centinaia di tra– smissioni alle radio libere; e che quando riuscirà a riavere la sua lei fissa, dopo averne fatte passare quante vuole, con un alibi o con un altro, tanto lui è un poeta, andrà subito al mare lui e lei soli ... e sembra che poi cada il mondo in testa perchè dovrà "... ten– tare ... di ricominciare tutto da capo "ed accettare che sia lei act assegnargli qualcosa, e che per di più molto importante e molto avanti per aver ricono– sciuto questo. Allora m'incazzo da morire con lui e con tutti (...) e con l'amico conosciuto a militare che è stato in India e in mez– zo mondo alternativo e che si può permettere quando vuole di "fare" un salto a Frisco per sentire gli ultimi bootlegs de– gli starship fumando colom– biana in una comune sulla baia" con tutti quelli "avan– ti" e "su" nel movement, non perchè sia sbagliato quello che dicono, che-è quanto sen– to anch'io, ma perchè li sento come dei privilegiati. Sono anni che io voglio anda– re in India, vivere in una co– mune, fare macrobiotica, te– rapia di gruppo, autocoscen– za, yoga, disegnare, do - in, massaggi vari, suonare, fare un gruppo di teàtro, cercar di realizzare l'amore orgasmi– co, e così insomma potermi -vivere -e - vivere gli altri e il mondo-e invece posso solo farlo à puntate, frammenta- riamente, in modo schizofre– nico, perchè sono figlio di un muratore, non ho nessun po– tere per poter esercitare il mio diritto alla vita, sono nato Ìibero ma questa società è stata studiata troppo bene e a lungo perchè tu ci possa sfug– gire e poter restare libero; i fili del grande molochmangia– fuoco ti legano sempre più e ti riducono a burattino: l'anti– pinocchio. E allora ti ritrovi a soffrire di invidia del seno che succhiano i vari Silvestro e che gli permettono di vivere quello che tu non puoi ... Va be' mi son sfogato, ma 'nella mia situazione vorrei uh po' vedere se Cooper, Silve– stro e company sarebbero di– ventati quello che sono (non in senso ·ivistico, ma esisten– ziale. Questo che ho scritto (...) non è per cercare qualche "mamma" che mi consoli, sono solo alcune considera– zioni su una situazione che, per- quel che conosco, è della maggioranza della gente del movement, il movimento è fatto in gran parte da gente come me, che ha la paranoia giornaliera del lavoro sotto padrone, che vive in paesini con gente di merda, che non ha 111-Fi che per andare a Bologna deve fare un certifi– cato falso di malattia, che non può esprimersi perchè non ha l'alibi dell'arte o della ·scienza e sarebbe sbattuto in manicomio (non quelli del– l'antipsichiatria), che per an– dare in Marocco deve sgobba– re, che può permettersi Re Nudo un rriese sì e uno no, i libri può sperare di leggerli solo a prestito e rubandoli, che deve sfondare ai concerti per sentire la musica che vuo– le, che è paranoicizzata nel rapporto con le donne perchè purtroppo quelle con cui po– trebbe avviare un buon rap– porto liberatorio sono nell'ha– rem dei vari Silvestro e Coo– per (è tutta gelosia!!) e può solo nevrotizzarsi con la ma– sturbazione (oddio, m'ha pre– so l'incazzatura!). Va be' ciao, e vorrei conoscere il parere della gente. Scusami Carlo Silvestro, sei stato solo il catalizzatore ... Charlie Brown
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