RE NUDO - Anno VIII - n. 60 - dicembre 1977

Anche in Italia, come nella maggior parte dei paesi occidentali, in questi ultimi anni sono nati diversi centri di meditazione legati alla tradizione del Buddismo Tibetano. Uno di essi è /'Isti– tuto Lama Tzong Ka Pa che ha aperto di recente una sede in Toscana a Pana– go dove a settembre è stato tenuto un corso di meditazione che l'amico Au– gusto ha avuto la possibilità di frequen– tare. Ecco il resoconto della sua espe– rienza. Per quelli di noi che, dopo un'infanzia Cristiana di oscuri terrori, hanno ritro– vato un rapporto spirituale (qualsiasi cosa questa indefinita parola voglia dire) con la realtà solo dopo il lungo viaggio attraverso l'ateismo, l'incontr_o con il Buddhismo tibetano della tradi– zione Gelupa, nei corsi di meditazione di Lama Yeshe e Thubten Zopa Rin– poche, è stata una dura prova. Ecco qua un trip religioso ortodosso dei più ortodossi, che si manifesta in gesti, rituali e in una forma di insegnamento che, al suo livello preliminare, non si distingue pu~to dal nos.tro vecchio catechismo, completo del suo arma– mentario di terrori (che qui sono cen– trati sull'idea di reincarnazione, anzi– chè su quella dell'inferno), di senso del peccato (che qui si chiama, con una sfumatura di obbiettività scientifica in più, "azione negati va"), e tutto quan– to. Mio Dio, vien da domandarsi, dopo aver fatto tanta strada a questo dqve– vamo ritornare? Alcuni se ne van,no, La conoscenza alternativa del corpo e della mente è una ru– brica di controinformazione sul lavoro e le attività delle situazioni e dei gruppi che si muovono sul piano della ricer– ca interiore. I ·no81a RE NUD0/47 ~,, I _.;:;::;,, ' --% La conoscenza altemativa ' del corpo e della mente · a cura di Swami Geet Govind (Piero Veml} altri restano ribollendo interiormente. Altri, naturalmente, restano trovandosi benissimo. Che siano quelli che già si trovavano bene alle lezioni di catechi– smo? Alcuni se ne vanno e poi tornano. C'è qualcosa che ha fatto presa dentro di loro. E la loro costanza viene pre– miata. Perchè, contrariamente a quan– to si dice degli insegnamenti del Bud– dha che essi siano come il miele, dolci fuo:i, dolci dentro, dolci in ogni loro parte, .gli insegnamenti di Lama Zopa e Lama Yeshe hanno decisamente una scorza amara. Ma superato Io sbarra– mento degli insegnamenti preliminari, impartiti da Lama Zopa, si arriva al ·miele degli insegnamenti di Lama Ye– she. Chi ha conosciuto questi due straordinari esseri, così diversi fra di loro, non avrà potuto fare a meno di interrogarsi sul senso profondo del loro "lavorare in tandem": perchè, se ha avuto una .qualche intuizione d<;:lpro– cesso spirituale che è la trasm1ss10ne degli insegnamenti, si rapporterà an– che a questo fatto come a un simbolo e a un messaggio. Superata la scorza am~ra,_ dunqu~, ci attendono delle rivelazioni. La pnma rivelazione è la persona stessa di Lama Yeshe, che comunica con tutto quanto il suo essere, attraverso gli occhi, il riso, i gesti, un livello di chiarezza, ~ma profondità di emozioni, sconoscmte alla maggior parte di noi nel nostro stato di coscienza ordinario. E' come essere davanti a un pozzo senza fondo: quanto più uno si apre, tanto più la comunicazione diviene potente. E . quanto più multiforme è la propria ricettività, tante pJÙ facce scopre in questa comunicazione. A me, che sono un superbo, il primo insegnamento che è arrivato, il momento stesso che ho incontrato Lama Yeshe per la prima volta, il momento stesso che ho incon~ trato i suoi occhi, è stato quello d1 un'umiltà perfetta. E' difficile descrive– re questa ~osa a chi non ne_ abbia avuto esperienza. Noi associamo l'idea di umiltà alla debolezza. Non è quell'umiltà. Questa umiltà è associata ad un'im– mensa forza. A una forza così grande che nessuna difesa è necessaria: c'è invece una totale disponibilità, una totale apertura, un totale essere presen~ te un totale rispetto di ogni essere e d1 ogni cosa. Ascoltan<Jloparlare quest'uo– mo, ·aprendosi alla sua presenza, uno riceve dei doni di chiarezza, e ritrova in sè un livello di energia, che non gli è ordinariamente accessibile. In questa chiarezza lo sbarramento terroristico degli insegnamenti dischiude la pro– pria coerenza. Si intuisce,, a quest~ punto, che questo IllOnè c_he il_ punto ~1 partenza di un lungo v1agg10. M'.' il corso di meditazione volge al termme, e quindi per noi, per il mom~nt~, è ~n punto di arrivo. Allora P~? . r~uscire difficile partire, mentre all m1z10 era difficile restare. Ma il viaggio prosegue comunque dentro d~ noi. E molti di noi aspettano il prossimo incontro ccn i Lama così come si aspetta l'incontro con una persona amata lontana. . L'istituto Lama Tzong Khapa dz Pomaza (Pisa), che organizza i corsi di meditazfone tenuti da Lama Yeshe e Lama Zopa, e un centro di studi buddhisti e una comunità, aperta a tutti coloro che vogliono avvicinare l'insegnamento del Buddha. Il prosszm_ocors~ di Lama Yeshe e Lama Zopa sz terra l'autunno prossimo, mentre per la primavera è in programma un corso'di meditazione sotto la guida di Geshe Rabten Rinpoche. Il centroha molto bisogno dz /avaro, zn partzcolare_per costruireuna sala di meditazione. Il soggzorno presso il centro costa 3. 000 lire al giorno, per la prima settimana, poz 2. 000. Per zrifòrma– zioni scriverea: Istituto Lama Tzong Khapa, 56040 Pomaia: (Pisa), o telefonare al 296140 di Milano.

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