RE NUDO - Anno VIII - n. 60 - dicembre 1977
RE NUD0/36 notizie dal di FUORI Diventate tutti "teste di cuoio"!!! Il cancelliere tedesco Schmidt ha di– chiarato al Parlamento di Bonn (citia– mo testualmente): "Il commando che ha liberato l'aereo di Mogadiscio ha dato l'esempio alla gioventù nella lotta per la salvaguardia della dignità dell'uo– mo, dei suoi diritti fondamentali, invio– labili ed imperscrittibili, e del suo diritto alla vita e alla libertà!" Nel suo discorso Schmidt ha così prose– guito: "Io so che molti giovani, e non solo nella Germania federale, si pongono il problema del senso della loro esisten– za. Ciascuno dovrà cercarsi una risposta per conto suo, ma que~ta risposta non può essere trovata se non rispettando i valori supremi su cui si fondano la comunità e il nostro Stato. Mogadiscio è stata l'espressione cosciente del rispetto della libertà e della solidarietà umana". Insomma, le "teste di cuoio" sono diven– tate addirittura strumento di propagan– da di regime. Meno male che a sputtanarsi, ogni tan– to, ci pensano da soli: giocando a chi estrae la pistola per primo, due teste di cuoio si sono sparate per sbaglio. Erano di guardia sotto l'abitazione del mini– stro tedesco Genscher (...giocherelloni indisciplinati!!!). Il più lento dei due è morto. In America si chiamano 'Berretti Neri' Se le esortazioni di Schmidt non hanno ancora fatto l'effetto voluto sulla gio– ventù tedesca, in compenso negli Stati Uniti 1200 volontari sui vent'.anni si sono arruolati nei "Berretti Neri", un nuovo corpo speciale antiterrorismo. Questa formazione è preparata ad ope– rare su qualsiasi terreno: per due setti– _mane i volontari vengono portati nelle giungle panamensi, per altre due sui ghiacci dell'Antardide. Per il perfeziona– mento tecnico trascorrono, naturalmen– te, un mese nella Germania Federale. L'addestramento: svegli alle 6,30, marce forzate, lanci con paracatute da bassis– sima quota, corsi di psicologia a cura dell'FBI. Il tenente Gary Litrell affer– ma: "Nei loro addestramenti i Berretti Neri imparano soprattutto ad uccidere. Se lasciassero l'esercito potrèbbero tro– vare lavoro soltanto nelle file della Ma– fia". Il loro intervento è previsto in caso di dirottamento di un aereo americano. Nel frattempo tre di loro sono già morti nel corso delle esercitazioni. G. o Ba Contro- fumetti messicani Di fumetti di controcultura purtroppo, in Italia ce n'è ben pochi. Queste sono le copertine di una serie eccezionale di fumetti alternativi messicani, famosi in America ma non qui da noi, intitolati "Los Agachados", che vuol dire più o meno "gli sfigati", realizzati dalla "tribù di Rìus". Sono strip sulla Storia ,v:sta dall'altra parte naturalmente, di con– troinformazione piena di dati, di proble– mi o di movimenti che ci interessano. I disegni sono davvero eccezionali. Questi sono alcuni degli svariatissimi argomen– ti trattati: "La coca cola", "Cuba", "Los Hippies", "El foot hall", "Los presos politicols", "Vietnam", "El Vaticano", "El petroleo", "Los bancos" ... e tanti altri. Ne hanno fatto dei libri-raccolta: non sappiamo bene se è possibile, ma scrivendo a questo indirizzo forse si possono avere: "Los Agachados de Rìu– s", Editoria! Posada, S.A. José Ma. Rico 204, Col. del Valle, Mexico 12 D.F .. l0s agachad0s •Rm E' stato dimostrato: la T.V. è una droga pesante 500 dollari a chi per un mese rinuncia alla televisione. Li ha offerti il giornale alternativo "Detroit free press' negli Stati Uniti, a centoventi famiglie per condurre un'indagine sociologica sugli effetti del video. Risposta: 93 hanno sdegnosamente rifiutato. La tossicodi– pendenza acuta da tivù è confermata dai motivi del rifiuto: "se noi:i sapessi di aver la televisione a casa, tornando dal lavoro, mi sparerei nel cesso", ha confes– sato un bancario. Altri hanno dichiara– to che non avrebbero potuto dormire. Una donna racconta che suo marito "quando è a casa, si alza solo due volte I dal televisore: per andare a mangiare e per andare a dormire". Uno studente - il massimo. - ha dichiarato di non poter fare a meno del televisore che tiene acceso anche la notte "perchè se mi sveglio devo subito vedere qualcosa". Gli effetti sulle 27 famiglie rimaste sen– za tivù? Qualcuno dopo una settimana già supplicava di interrompere la tortu– ra, disposto anche a pagare un sovrap– prezzo per riavere la droga. Una coppia ha litigato e si è chiusa nel più totale silenzio. Per altre sono finiti i rapporti sessuali; una donna ha detto di credere che "la mancanza di televisione forse rendeva il marito impotente". Due si sono messi a fumare come pazzi e poco mancava che si dessero all'hashish. Una signora ha lavorato a maglia quaranta paia di calze di lana. Solo alcuni bambini si sono messi a giocare senza fare drammi, ma altri hanno chiesto ripetutamente ai genitori di imitare gli sketches della pubblicità. Insomma, chi più chi meno, hanno dato tutti chiari segni di squilibrio fisico e mentale finchè finalmente per non mo– rire, hanno dovuto inventare qualche sostituto. Almeno sono tutti usciti di casa più spesso, hanno letto più libri, fatto gite, e persino organizzato giochi. Anche in Italia non si scherza con la tivù: quando cominciamo a segare le antenne? Viva la felicità - sigh! Sul giornale francese "L'Express" è ap– parso uno strano sondaggio d'opinione. La domanda era: "Per ciascuno dei seguenti paesi, potete dire se, a vostro parere, gli abitanti sono tra i più felici del mondo?" Poteva anche essere diver– tente, ma è durato un attimo solo: le risposte sono sconvolgenti. Indovinate un po' in base ai risultati che riportiamo qui sotto, il criterio sul quale viene considerata la felicità. Primissima, di gran lunga, è stata la SVIZZERA!!!, col 76,3% delle preferen– ze. Seguono tristemente: Stati Uniti 63,6 % Germania Federale 56,0 % Svezia 51,9 % Francia 45,7 % Inghilterra 37,8 % Giappone 32,3 % Israele 16,4 % Buone ultime l'URSS, con 11,6 e la Cina con 10,9, seguite solo dalla disperata India, con 2,4. C'è di che stare allegri. Queste "fatte" Tam. due pagine sono dall'agenzia Tam
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