RE NUDO - Anno VIII - n. 60 - dicembre 1977

. RE NUD0/28 !agente ride per l'immagine del[a gras– sona e non coglie il discorso ~atfrico _su questo qui che qu~ndo gh e utile butta anche la zia dal balcone, ma ride sui seicento chili perchè da che mondo è mondo si è sempre riso su quelli grassi. Per cui questa critica era abba– stanza giusta e queste cose cercherò di farle il meno possibile. Marina B.: per la canzone - com1z10 che è una cosa abbastanza evidente il discorso è chiaro, ma ad esempio la canzone che fai anche nel tuo spettaco– lo "Ma chi ha detto che non c'è" non ti sembra che rientri in qualche modo nel genere canzone-programma politico? Tutte le volte che ultimamente te la sento cantare mi domando se ormai la canti in modo meccanico o se credi m quello che dici. Gianfranco: ho avuto un rapporto difficilissimo con questa canzone. L'ho scritta una sera tornando in macchina da Roma. Era proprio una canzone di ricomposizione: "sta nel fondo dei tuoi occhi, sta nel mitra lucidato ecc.". Poi quando s'è visto anche dopo il Parco Lambro, che questa ricomposizione fa– mosa non c'era e fortunatamente non c'era perchè per lo meno venivano fuori le varie diversità, sono entrato abbastanza in crisi su questa canzone e non la volevo fare più. Marina V.: è una canzone di larvato ottimismo ...? Gianfranco: no, era una canzone un po' paradossale, perchè ha una musica in giro di do che è stata la struttura fondamentale del 90% delle canzonette d'amore è io volevo metter– ci un testo violentissimo per contrasto. Come per dire che anche nel tipo di violenza, di amarezza, di scasinamen– to. di situazioni che viveva il mov1men • to c'era qualcosa, anche se questa cosa non era da gonfiare. Quindi da questo punto di vista mi sembra che abbia ancora un senso. Dopo c'è stato marzo, la ripresa e questa cosa l'ho rivissuta e mi va di farla perchè la canzone non dice cosa c'è, ma ... chi ha detto che non c'è. La cosa che cerchiamo c'è dentro le cose che siamo spinti a fare. Massimo: però fa una certa impressio– ne sentire: nella spranga sui fascisti .., con voce suadente. Gianfranco: da un po' di tempo non a caso, la faccio dopo "Avanguardo", una canzone tipo "Je t'aime, moi non plus" che piglia per il culo i ruoli dei leader, poi c'è questa canzone che praticamente corltinua il tema e che invece è una specie di risvolto positivo, in questo modo mi sembra più chiara– mente collegata a qualche richiamo critico. Allora io la pensavo una canzo– ne sulla ricomposizione cioè sul fatto che tutte queste cose del movimento alla fine potessero andare assieme, adesso la penso in un modo· molto diverso, cioè che in tutte queste cose si esprime comunque una tendenza che sotto a livello non politico ma di riferimento più personale deve trovare un aggancio e se non lo trova saranno cazzi nostri. In questo momento che ce l'abbiamo anche contro l'ideologia della spranga e l'ideologia del mitra, stiamo attenti a non buttare tutto dentro e a dire allora che il compagno che ha il mitra m mano o la spranga è un fascista. ' Marina B.: mi interesserebbe andare un po' a fondo nel discorso sulla parte– cipazione della gente che ti ascolta e tu che canti. Cioè io ho l'impressione che la canzone "ma chi ha detto che non c'è" piaccia alla gente più per dei motivi negativi (falsa ricomposizione) che per quello che tu dici, come se riunisse questa tensione della gente verso la "rivoluzione'' e simili e tutti quanti si sentono coralmente insieme nell'ascoltarla, al di là del motivo per cui tu l'hai scritta e del modo in cui la proponi. ... ~· ..... ...... ;.<-;':·. r Gianfranco: quando scrivo una can– zone non è che prima faccio la riflessio– ne su cosa voglio dire. Mi metto a scrivere e dopo rifletto su quello che ho scritto. Mentre se tu fai un articolo cerchi di avere più presente dove butta e comtinque è un discorso teorico for– mato, mentre una canzone è più vicina a dei fatti di sensibilità. Il fatto di essere più vicina a un fatto di sensibili– tà, non ancora raffreddato in una teoria o in uno slogan, fa sì che le canzoni abbiano dentro delle diverse possibilità di lettura, perchè tu metti lì un tuo momento e µn momento può essere visto da molti punti di vista. In questo modo è difficile dire: ecco, la reaziom\della gente è di questo tipo, ecc. perchè la canzone non è monoliti– ca. Probabilmente anche la reazione positiva ha delle varianti diversissime, a molti gli piacerà perçhè c'è il giro di do ... ..

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