RE NUDO - Anno VIII - n. 60 - dicembre 1977
stimoio del pene (e non è indispensabi– le che questo venga stimolato nella vagina). Orgasmo vaginale e monopolio sessuale Ma come mai si è potuti arrivare a sancire questo dogma così assurdo? Come mai una pratica sessuale, che rende le donne frigide e per gli uomini non è necessariamente la pratica che più li soddisfa, ha acquistato questa basilare importanza? (Penso che gli stimoli orogenitali e manuali per gli uomini potrebbero essere altrettanto, se non più, soddisfacenti. Inoltre pare che nella storia dell'umanità il contat– to vaginale non sia stato sempre quello principale. Ad esempio Ernest Borne– man descrive in "Patriarchat" il fonda– mentale ruolo che aveva nell'antica Atene almeno per gli uomini il rappor– to anale, non solo nei rapporti omoses– suali, ma anche in quelli eterosessuali). Quali vantaggi ha la penetrazione? Nessuno per le donne, molti per gli uomini! Il coito, che condanna le donne alla passività, per gli uomini è la pratica sessuale meno complicata e più comoda: non devono discutere con la compagna e non devo– no stimolarla né psichicamente né fisi– camente - è sufficiente che essa si abbandoni passivamente. E non è nemmeno da sottovalutare il significato psicologico che ha per gli uomini questo atto in sé violento. Inoltre per molti uomini la violenza è senz'altro uguale a piacere massimo. (Mi sembra dunque un segno di inte– grità psichica .il fatto che le donne siano diventate in gran numero inca– paci di vivere una vita sessuale insod– disfacente, piuttosto che godere maso– chisticamente la loro sottomissione). Ma questo soltanto non basta a spiegare l'assoluta coercizione alle norme sessuali con– trarie alle esigenze di metà di tutti gli esseri umani ( cioè quelli femminili) e che inoltre comportano l'enorme problema della contrac– cezione. Si pensi: tutto l'orrore delle gravidanze non volute e degli aborti, gli effetti collaterali della pillola e le infiammazioni dovute ai pessari - tutto questo sarebbe di colpo superfluo se le donne potessero vivere la sessualità secondo le loro esigenze naturali: allo– ra la penetrazione non sarebbe più un atto sessuale ma servirebbe soltanto per la procreazione. E gravidanze non desiderate non sarebbero più possibili. Ma né il dramma dell'aborto, né la frigidità femminile hanno potuto scuo– tere il dogma dell'orgasmo vaginale. I motivi devono essere importanti. La mia tesi: Soltanto il mito dell'orgasmo vaginale (e quindi dell'importanza della pene– trazione) assicura agli uomini il mono– polio del sesso. Il quale da solo assicura loro anche il monopolio privato che è la base di quello ufficiale della società maschile. Cioè, in questasocietà,in cui le persone sono isolate quando non hanno un legame e in cui sono costrette ad acquistare calore e affetto col sesso, le donne come gli uomini devono affidar– si ai rapporti sessuali (indipendente– mente dalla sessualità). Se questa ses– sualità si può esprimere soltanto sotto il segno della "differenza", se quindi l'eterosessualità è assolutamente priori– taria , donne e uomini dipendono gli uni dagli altri. Quindi apparentemente il monopolio sarebbe invertibile. Ma solo apparentemente. Perchè un uomo senza donna nella nostra società è comunque un uomo, ma una donna senza uomo non è una donna! Gli uomini non trovano la loro ragion d'essere nelle relazioni private, per essi ci sono anche altri campi d'affermazio– ne (la professione, la società e i rappor– ti sociali in genere). Un uomo che fallisce nella vita privata (dove la frigidità della sua donna naturalmente non viene addebitata a RE NUD0/25 lui) ma che riesce nella sua professione, è stimato. Una donna può essere in gamba finchè vuole sul lavoro ma verrà sempre misurata in base alla sua vita privata. (A Simone de Beauvoir ad esempio è stato sempre rinfacciato il suo rifiuto alla maternità. A chi ver– rebbe in mente di chiedere a Sartre della sua mancata paternità?) Una donna non ha diritto di esistenza come essere autonomo ma soltanto in relazione a un uomo. La sua definizio– ne è quella di essere sessuato. Ogni tentativo di emancipazione dunque finisce necessariamente in un vicolo cieco,finchè ogni singola donna privatamente è alla mercè dell'uomo. E.finchè essa non ha un'alternativa ;nonpuò scegliere liberamente il suo rapporto dipendente da esso. Questo è il punto cruciale: Il monopolio sessuale degli uomini sulle donne assicura loro anche il monopolio emotivo ( le donne ovvia– mente si innamorano solo degli uomini), il monopolio sociale ( dipendono dalla posizione sociale del marito o comunque dell'uomo) e il monopolio economico (per amore le donne accettano di fare il lavoro domestico gratuito e lavori secondari che integrino il bilancio). Per questo, solo scuotendo dalle fondamenta il monopolio dell'uomo si faranno vacillare i ruoli sessuali. Alice Schwarzer
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