RE NUDO - Anno VIII - n. 60 - dicembre 1977

RE NUDD/16 nel corpo, sono presenti in modo siste– matico e preciso nella disciplina astro– logica. Ma come è gestita l'astrologia oggi? Atraverso idiotissimi oroscopi quotidiani, attraverso trattazioni par– ziali e svuotate di quelli che sono i contenuti spirituali della materia, at– traverso commercializzazioni bieche. La cosa non è poi straordinaria: la filosofia cristiana delle origini è pro– fondamente rivoluzionaria, profonda– mente innovatrice, rigorosamente proiettata in una spiritualità matura. E tuttavia in duemila anni di istituzio– ne ecclesiale essa è trasformata in una congerie di superficiali superstizioni abilmente costruite per tener in piedi un sistema di potere repressivo e total– mente alieno da qualsiasi preoccupa– zione sugli_eventi spirituali. Può essere significativo notare come questo strano destino di trasformazio– ne dell'idea in giustificazione per un qualsiasi potere repressivo non concer– na soltanto l'area delle idee "mistiche": anche il marxismo, poveretto, sta fa– cendo la stessa fine, a circa un secolo soltanto dalla sua enunciazione. Sareb– be senza dubbio molto divertente vede– re Paolo VI discutere con Gesù Cristo (vedi Dario Fo), ma non sarebbe certo meno divertente vedere Breznev duscu– tere con Karl Marx! L'accostamento del "movimento" alla ricerca spirituale è avvenuto, negli ulti– mi dieci anni, con la mediazione dell'o– riente, dell'India, e dei vari "Guru" più o meno autentici, più o meno sinceri nella enunciazione delle loro dottrine. Ma questa mediazione si è resa neces– saria soltanto perchè l'occidente ha perso di vista quelle che erano le sue tradizioni mistiche ed iniziatiche, tra– dizioni che con quelle orientali forma– no un corpo unico e coerente. Il pensiero iniziatico occidentale non ha costruito chiese, pittoreschi costumi, regole esteriori e visibili - come ha fatto invece il pensiero iniziatico orientale - ma si è tuttavia conservato, attraverso un meticoloso, rigoroso e paziente la– voro di trasmissione che attende sol– tanto di essere riscoperto e rivalutato. Ma non da una destra che intenda farne un veicolo di giustificazione della sopraffazione, nel nome di presunte "differenze qualitative" tra gli uomini e le razze, bensì da una "sinistra" che intenda farne un veicolo di conquista collettiva di una dimensione umana. E' abbastanza straordinario - ed anche sintomatico - che da noi circolino diverse ~rsioni (spesso imprecise) di un testo difficile ed estraneo come la Bahgavad Gita, mentre sono pochissimo diffuse - almeno a livello del "movimento" - le opere di René Guenon, fon– damentali per la comprensione della via occidentale all'iniziazio– ne, alla crescita spirituale. Su induismo e buddismo, è strano che siano diffusissimi testi approssimativi e catechistici, mentre sono quasi sconosciuti autori come Coomaraswamy (e– dito da Rusconi) o Ramacha– raka, molto meno propensi a dare importanza al modo di far tintinnare campanel– lini, e molto più propensi 1 ad ,affrontare con serietà e cognizione di causa il tema della "conoscenza di sé". Questo è tanto più straordinario in quanto in contraddizione con le stesse tesi che l'induismo, buddismo, la stessa macrobio– tica sostengono. L'importanza della legge "intrinseca", la sua prevalenza sulla legge "altrui" è dichiarata nella Bhagavad Gita, come abbiamo rilevato in apertura di que– sto intervento. Ma lo stesso concet– to è ribadito dalla macrobiotica, che invita a cibarsi di ciò che la propria terra produce, senza andare a cercare 1 cibi lontani, mentre \ i compagni macrobio– tici si danno un gran daffare per procacciarsi alghette giapponesi, soya di Honk-Hong e via di seguito. Il canone buddistico (sutta della putre– dine) dedica una ventina di versetti alla tematica del cibo, dichiarando ripetutamente che non è il "cibo car– neo" la putredine, ma ben altro: "L'uccidere, il massacrare, il ferire, l'imprigionare esseri viventi, il furto, la menzogna, l'ipocrisia, l'adulterio: que– sto è putredine, non il cibo carneo. Ira, superbia, ostinazione, ribellione, falsi– tà, invidia, magniloquenza, boria e presunzione: questo è putredine, non il cibo carneo. Il non rispettare gli esseri viventi, l'appropriarsi della roba altrui, il molestare con tinuamente il prossimo, crudeli cacciatori, l'essere scor-

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