RE NUDO - Anno VIII - n. 59 - novembre 1977
RE NUD0/66 cui l'uomo ha creduto molto, co– struisce molti più problemi di quan– ti non ne risolva, e sia una delle principali responsabili del costante peggioramento delle condizioni cli vita dell'uomo su questo pianeta, ci porta inevitabilmente a diffidare di tutto quanto puzza di scientifico, di razionale, di "elettronico". Ma molto probabilmente anche questa diffidenza istintiva è sbaglia– ta, anche se giustificata: le vie della conoscenza sono molte, e non è serio rifiutarne nessuna a priori. Quindi, anche questo libro di Roberto Vol– terri ha una sua importanza non trascurabile. Si .tratta di un manuale - per la verità molto chiaro - per la costru– zione di alcune semplici apparec– chiature elettroniche destinate alla ricerca psichica: sono descritti in modo pratico sia la classica "camera kirlian" • quell'apparecchio che ser– ve per fotografare l'aura biopsichica degli essere viventi - sia il rivelatore Backster, che invece serve per rile– vare le emozioni dei vegetali, sia altre interessanti apparecchiature. Il manuale è decisamente molto ben fatto, cosicchè è facile per chiunque sappia tenere in mano un saldatore costruirsi almeno i più semplici tra gli apparecchi descritti. I quali so– no, di per sè, già straordinariamente semplici, nonostante l'atmosfera di mistero che finora ne ha circondato l'esistenza. Il più interessante degli apparecchi descritti è il rivelatore di ritmi cerebrali, che serve per evidenziare le alterazioni degli stati operativi del cervello durante la meditazione, e che può essere ut.ilizzato - con qualche modifica • ·persino per pro– durre in modo diretto "musica men– tale", se collegato ai controlli di un Moog: è un tipo di esperienza che è stata tentata con relativo successo già qualche anno fa. A parte le perplessità di fondo, quindi,si tratta di un libro molto utile per chiunque abbia un mini– mo di curiosità e di voglia di speri– mentare, al di là dei dogmi e dei blateramenti gratuiti sullo spirito e sulla coscienza: Ricercare, in dire– zioni anche discutibili, è sempre meglio che stan;ene pigramente ag– grappati ai propri preconcetti, ai propri dogmi ed alla propria .ignoranza. a.b. SEGNALAZIONI IN BREVE "Mel Brooks" Giannalberto Bendazzi - Il Formichiere pag. 220 L. 4.500 Una interpretazione socioculturale del fenomeno Mel Brooks del critico cinematografico dell'Avanti, specialista in monografia "La controrivoluzione sconosciuta" Gianfranco Dellacasa Ed. Jaca Book pag. 720 L. 14.000 La controrivoluzione sarebbe quella bolscevica che per anni nelle varie scuole (chiese) del maxismo italiano abbiamo creduto essere la vera rivoluzione comunista. La lucida espodizione di Dellacasa contribuisce a chiarire con analisi storica maxista - critica gli e/o/rrori del leninismo e dello stato burocratico sovietico. "Avventura e rivoluzione" John Reecl-Arcana editrice pag. 158 L. 2.500 Reed americano, autore de "I dieci giorni che scoinvolsero il mondo" celebrazione vissuta della Rivoluzione d'ottobre tra i più famosi, è morto a Mosca, membro del comitato esecutivo dell'Internazionale comunista. Questa raccolta di scritti ci presentano invece unJohn Reed inedito, ribelle e giovanissimo testimone della rivoluzione messicana e di eposidi di vita americana. Certamente diverso dal serio e puntiglioso segretario del Comunist Labor Party di cui fu tra i fondatori nel 1919. "La sfida.radicale" Fabio Morabito Sugarco edizioni pag. 215 L. 3.500 La storia del radicaJismodalla dottrina di Carlo Rosselli al par_tilo d'Azione al "Mondo" al partito di Pannella e Spadaccia nato da una scissione dal partito liberale. "Perchè si va in analisi" AA.VV. edizione Il Formichiere• L. 3.500 Quali motivi, quali speranze e quali obiettivi più o meno consci ci portano ad affrontare l'analisi? Cercano di rispondere alcuni analisti yunghiani fra i quali Luigi Zoja, Mariella Loriga e Vincenzo Loriga. "Donne in rivoha nella Russia zarista" Caty Porter Feltrinelli L. 4.000 Un resoconto avvincente sulla parte che le donne hanno avuto nel periodo prerivoluzionario, un frammento della storia femminile riconsegnato alla nostra consapevolezza. Dall'intervista di Gunter Grass al Corriere della Sera del 29 ottobre "E' legittimo sdegnarsi di fronte al fatto che la stampa italiana, prima di attendere i risultati dell'inda~ine, abbia subito presentato il caso di Stammhein in modo da far sorgere il sospetto di un assassinio. Ma con quali argomenti? Con quali prove? Non so se si debba pensare ad una manifestazione di idiozia, oppure di consapevole menzogna. Potrebbe anche darsi che questo modo di presentare le cose sia anche il frutto del proposito di rinunciare a precise prese di posizione per vivere meglio e comodamente, appiccicando ai Tedeschi il solito clichè." (•.•..) "Dietro di noi ci sono due guerre perdute, due crisi economiche; siamo divisi in due Stati. E' comprensibile l'esigenza di sicurezza sentita dai · Tedeschi e questo spiega, almeno in parte, anche il divieto di professione per i radicali di sinistra''. Nell'impossibilità di pubblicarlo tutto, riportiamo solo alcune righe del primo editoriale di Franco Di Bella nuovo direttore del Corriere della Sera. (29 ottobre 1977) "Assumo da oggi la direzione del Corriere della Sera lasciandomi alle spalle la breve stimolante esperienza di direttore del "Resto del Carlino" a Bologna. Il rimpianto per i giornali del gruppo Monti - che sono stati sempre una cattedra di primariato giornalistico, come insegnano Mario Missiroli, Alfio Russo e Giovanni Spadolini, è pari solo alla profonda commozione di tornare direttore nel quotidiano in cui, venticinque anni orsono, entrai come semplice cronista e vi percorsi nei lustri successivi, le tappe della carriera fino a.vice direttore vicario". "Questo giornale è molto di più di un grande quotidiano di informazio– ne, è il simbolo irriducibile della civiltà laica del nostro paese fondato sulla ragione e sulla tolleranza"( ...) "... è pur vero che questa borghesia illuminata ha saputo spesso precedere e interpretare le istanze degli strati inferiori, seco.ndo gli insegnamenti di Salvemini e Amendola". seguedapag. 24 l'art. 28 del Codi ce militare che bolla gli omosessuali come elementi psicotici, con la discriminazione che questi subiscono negli impieghi pubblici e in ogni posto di lavoro; • l'alienazione consumistica di cui gli omosessuali sono vittime nei ghetti dei locali e nella vita di tutti i giorni; • la necessità di trovarci, di coordi– narci, di sapere cosa i singoli collet– tivi nelle varie città fanno, di pren– dere iniziative comuni, di capire quale deve essere il nostro rapporto con le organizzazioni/ il Movimen– to dell'area della sinistra rivoluzio– naria, di creare/ rafforzare vera– mente il Movimento di liberazione omo/ sessuale. Tutto ciò nel rispetto delle specificità di ciascun collettivo. N essono vuol mettere il cappello a nessuno. Sempre i· compagni del CORS (maledetti efficientisti/ con il palli– no dell'organizzazione. .. Ma che vc>– lete a Torino, città ostile/ fredda/ c>– peraia/ dove si lavora e non si fa - quasi mai - all'amore, non resta che produrre... organizzarsi... far riu- nioni. ..) hanno proposto di: • usare LAMBDA come giornale che sia voce del Movimento omc>– sessuale; questo in via transitoria per arrivare quando le forze/ i tem– pi lo consentiranno a un giornale specifico del Movimento fatto e distribuito a livello nazionale; • convocare coordinamenti regiona– li/ per aree geografiche di vari col– lettivi in modo da arrivare per i primi mesi del '78 a .un momento di confronto a livello nazionale (con– vegno... incontro ... boh?); • invitare per la prima settimana di novembre tutti i compagni dell'alta Italia a trovarsi a Milano (magari in via Morigi alla casa occupata?) un sabato e una domenica a discute– re. .. gayamente. Che bello... ancora. .. saremo ... tutti insieme. .. appassionatamente ... MA ALLORA IL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE OMO/SES– SUALE C'E'!!! ESISTE!!! PieroTarallodelCollettivo Omosessuale Sinistra R ivolu.zionaria
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