RE NUDO - Anno VIII - n. 59 - novembre 1977

RE NUD0/58 altri compagni, ad entrare in Potere Operaio a Pisa, ho cercato di ri ivere con que ta g nte le cose che da piccolo avevo vi uto con mio nonno. E quindi mi on buttato a capofitto in questa osa, sempre avendo p sente quella meravigliosa figura eh è mio nonno, ho fatto delle canzoni, ho militato poi in Lotta Continua, migliaia di person in corteo... quest co sono rvite, adesso non rinnego nulla, per m non si tratta di rinnegare la "lotta di clas– se'', anzi io pen o che andare alla "ricerca della madre mediterranea' si– gnifica arricchire me stesso, oprire la gente, le cose che cantavano i contadi– ni cento anni fa, certi suoni che sono ancora nell'aria in tutto il bacino me– diterraneo, modi di fare mu ica che siano più vicini ad una forma di sociali mo primitivo, che qui a Milano è impossibile trovare secondo me. Ma la cosa più importante, quello che mi ha condotto a qu sta ricerca di uoni, è stato il fatto eh tre anni fa, quando mio nonno è morto, mi ha la iato degli scritti, delle cose eh lui aveva ritto quando io avevo quattordici anni. Ho aperto questi fogli e vi ho trovato sul primo quattro o cinque versi che lui era solito recitarmi in si iliano anti o ed un racconto che narrava come lui a sua olta l'avesse appresa, questa poesia, da suo nonno, che gli la legg va quand'era piccolo. ·arrava mio nonno eh( a quattordici anm incontrò un uomo, che tutti in pae credevano uno tregone, eh gli di gli avrebbe insegnato delle cose. Poiche' mio nonno aveva paura, que- t'uomo, per farsi ri onosc re gli lesse questa poesia. Allora mio nonno co– minciò a fidarsi, quest'uomo comin– ciò ad in gnargli delle co co che mio nonno poi aveva deciso di in gna– re a me. Ma capendo che era impo i– bile avere un rapporto continuativo con me, che stavo al nord, ha scritto que ta storia per pas armi attraverso que te pagine la sua cono enza, ed io che già da un po' mi interessavo a certi discorsi, certe letture, Castaneda poi collegandomi a certe cose che mi ucce– devano da piccolo, cose che io avevo confinato a livello di sogni, nel rimosso dell'immaginario, poi quando mio nonno mi ha lasciato questi fogli mi si è aperta la mente, ho capito che tutto un aspetto della vita non lo tavo solo cercando fuori di me, ma l'avevo den– tro fin da piccolo. per cui per me far un disco come "Afla ricerca della ma– dre meditterenea" non ignifica fare un di o soltanto di,' rso dalle canzoni "politiche" di prima ma un tentativo di ritrovare la radice di una cultura della triia origine, della mia terra, che è l'occhio del m ditcrraneo. Trovare i veri motivi del perche' iamo qui, perchè lottiamo. Ho capito eh mio nonno era cosi bravo non solo pcrchè era un compagno, un sociali ta, omc possiamo diventar tutti leggendo Marx, ma era un compagno co l mera– viglioso perchè il suo sociali mo ave a radi i molto profonde nella terra e rami molto alti nel cielo. Era uno eh il socialismo lo leggeva nell'univ rs lo leggeva nell'equilibrio delle cose, nella natura, nei fiori. on voglio dire ora di essere già come mio nonno, ma sto lavorando in questo nso: vedere se si può essere compagni in qu sta dimen- 1onc più vasta e non soltanto in quella dei cortei e delle manife tazioni." Re udo: ' olevo tornare alla tua accu a di porre il problema della coe– renza, al contrario credo che !tanto i militari, "quelli tutti di 1:1n pezzo" possano r mpr coerenti, iamo in viaggio per cambiare, per contrad– dire anche, pertanto mi embrava di rilevare positivam nte eh Claudio Rocchi sia pa ato, per usare una for– mula di facile compr nsion , da un di corso 'sul privato" ad una angola– zi.one più "politica', ricordo per e· m– pio il Parco Lambro di due anni fa, un taglio di Claudio più "rabbioso" di presentare i uoi discorsi." Claudio: "Il problema della coerenza nor;iesi te proprio, ti e primo semplice– mente quello che nto dal di d ntro, da m verso me ste o. E' chiaro che oggi, 1977, faccio un disco che nel settanta avrei trovato quadrato, a ur– do, razionale pcrchè pensato a tavoli– no, preparato in ogni minimo detta– glio. Ora credo di capire esattamente il momento di Pino, perchè la, ua mu. ica lo esprime molto bene: qu I modo di cercare la musica assien'l ad altri l'ho vi suto e lo cono o, ma in questo momento io non ono assolutamente in que ta dimen ione. Ma quando Pino .,.. parla di alberi con radi i profonde nella terra e rami alti nel cielo, parag -

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