RE NUDO - Anno VIII - n. 59 - novembre 1977

lo si vede dovunque c'è stato qualcosa, dappertutto ci si sta riflettendo. Questo ristagno oggi è un fenomeno mondiale e ci riguarda tutti. In un momento come questo la miglior cosa da fare è di riflettere su quello che è successo. Magari ne verrà fuori ancora qualcosa. Per ciò che mi riguarda, dato che io non ho mai vissuto veramente l'amore, lo faccio ora. Semplicemente lo vivo, anzitutto perchè è divertente e beHo, e poi perchè dopo tutti questi anni diffi– cili ne ho bisogno. Si può dire che se hai raggiunto questo stadio e le cose ti scorrono in modo armonioso, si può• generalizzare; le attività politiche e magari anche il terrorismo possono essere realizzati a un livello più medi– tato e sereno ..Se fossimo stati tutti così, cioè se le nostre strutture psichiche fossero già state più solide in questo senso all'inizio della nostra lotta, si sarebbero potuti evitare tutti quegli errori. Ci sarebbero stati anche meno traditori e tutto si sarebbe svolto in modo più umano. Si sarebbe potuto ottenere di più. La rivoluzione non comporterebbe più l'odio nè defezioni nè delusioni e cose simili. L'avvento di una nuova società umana, di cui si sarebbero già delineati in sè gli aspetti generali, potrebbe venire in modo più calmo e. mçditato. Ciò non avrebbe nulla a che vedere con una teoria completamente astrat– ta. In questo modo le cose potrebbero essere affrontate e realizzate molto me– glio. Anche se si dovesse o alla violenza, questa verrebbe a inserirsi molto meglio nel reale e certa– mente sarebbe anche usata meglio. Un processo di questo genere può ancora mettersi in moto, anzi sicuramente andrà avanti e darà i suoi frutti. Considerare il movimento come un tutto Forse bisognerebbe anche cercare di avere una visione complessiva dell'in– tero movimento. Quando. certa gente in risposta ai problemi ambientali va a vivere in campagna e, una volta là, inventa cose nuove; o quando altri magari partono per l'India e se ne stanno sei mesi seduti sotto una palma con un guru riportando esperienze uti– li, anche loro contribuiscono. E' quan– do su questo si appiccica un'ideologia o un messaggio che la cosa diventa pesante. Tutte queste pratiche -fanno parte del movimento, come le altre. Bisogna accettarle tutte, altrimenti si fa del settarismo. Il movimento dev'es– sere considerato nel suo insieme, in tutta la sua ampiezza, come un tutto la cui storia è cominciata dopo la seconda guerra mondiale. Chiunque faccia delle esperienze e le traduca in pratica dà il suo contributo, non importa a quale livello: in un asilo alternativo, sulle barricate con le armi in pugno, portando mezzo chilo di hascisc dall'India o come Mickjagger'che balla còme un pazzo sulla scena da RE NUD0/29 Le vie della germanizzazione SODO Infinite "Wie alles Anfing" (Come è cominciata è stato sequestrato e incriminato dalla magi• stratura tedesca nel novembre '76. La picco– la casa editrice 'di Monaco, Trikont, che l'aveva edaùto, rimase praticamente paraliz– zata in quanto, con il pretesto della "assun– z:aonedi prove", vennero sequestrati scheda– ri di clienti, copie, testi in lavorazione. Rapidamente poi, le perquisizioni si estesero a tutta .la Germania: abitazioni private, agenzie e librerie di sinistra. In Germania esplode il caso Baumann. Un comitato internazionale di oltre quattrocento editori e uomini di cultura si assunsero la responsabilità di una nuova edizione del "Wie alles Anfing" che pubblicarono in Germania con le loro firme in copertina. Fra questi nomi spiccavano Sartre, lnge Feltri– nelli, Einaudi. Insieme sottoscrissero una lunga dichiara– zione di solidarietà con la Trikont e:. con Baumann in nome della libertà di espressio– ne e contro la repressione in Germania. Intanto le case editrici Feltrinelli e l'Einaudi si prenotarono con una opzione per l'edizio– ne italiana del libro. A questo punto la sorpresa; prima una e poi l'altra, nel giro di qualche mese rinunceranno all'opzione. E questo clamoroso best-seller vaene ora pubblicato da La Pierta, una piccola casa editrice di antica data. A questo punto è lecito chiedersi il senso del comportamento delle persone Inge Feltrinel– li e Giulio Einaudi che in Germania firmano in nome della libertà di espressione e in Italia nella veste di case editrici si autocen– surano. E' forse vero che le vie della Germa– nizzazione sono infinite e non ultime quelle di interiorizzarle a tal punto da evitare preventivamente ogni possibilità di provoca– re la repressione. \ far andare in delirio il suo pubblico. Tutti partecipano al proc– esso. Io vedo tutto ciò come un mov- imento complessivo. Se si guardano le cose a una a una si dice: "Questa è l'unica còsa mentre quest' altra resta fuori", ecco che ricomincia la ·solita storia. Tutti credono di ess– ere cavalieri del Graal, ognuno ha la convinzione di custodire il Santo Craal, mentre il proble– ma è di sapere se il Graal esiste veramente. (...). Ogp la latitanza• Fuori del gruppo - Una vita senza passato Per molti la situazione si è prospettata cosi: non ti rimane che continuare, o ti sparano .o finisci dentro, non c'è altra

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