RE NUDO - Anno VIII - n. 58 - ottobre 1977

quali è controllabile da parte nostra. Noi crediamo di pensare, di volere, di agire, di decidere, ci poniamo al centro dell'universo e rapportiamo tutto al nostro "io". Secondo L'I King c'è un fiume che scorre e tu non ne sei che una piccola goccia; la tua fortuna o la tua sfortuna dipendono dal fatto che tu vada dove va il fiume o che tu lo ostacoli; la tua· libertà e la sua saggezza consistono nel capire dova va il fiume e nel seguirlo. E' chiaro che il fiume è l'Universo con le sue leggi di cui noi non siamo appunto che una piccola parte. La nostra miopia consiste nel conside– rare la parte come tutto e pensiamo di risolvere ogni cosa con l'azione. Se invece non siamo che un piccolo ingranaggio di un meccanismo molto più vasto e in continuo movimento, il focus non è più sull'io ma sull'armonia del tutto e il metodo non è più l'azione ma il Non - agire. Nel Tao Tè Ching, altro libro fonda– mentale della saggezza cinese in cui è e~pressa la filosofia del Tao, della Via, s11egge: "Senza uscire dalla porta conoscereil mondo! Senza guardare dalla finsestra, vedere la ,Via del cielo! Più lontano si va, meno si conosce. Perciò il Santo (saggio) conoscesenza viag– giare; egli nomina le cose senza vederle; egli compie senza azione". E qui è suggerito anche un altro con– cetto base sia dell'I King che del Tao Tè Ching e cioè il molle vmce sul duro: "La cosa più molle al mondo si precipita contro la cosa più dura al mondo. Niente al mondo è più molle dell'acqua; ma nell'avven– tarsi contro ciò che è duro eforte, niente può superarla. Senza sostanza essa penetra in ciò che non ha intersizi. La cosa diventa facile per essa grazie a ciò che non esiste. Così io so che il Non-agire ha il sopravvento. Insegnare senza parole e trarre prefitto dal Non-agire, pochi nel mondo vi riescono! Perciò il Santo si attiene alla pratica del Non-agire e prefessa un insegnamento senza parole". Come si può vedere sono completa– mente ribaltati i nostri parametri di giudizio e di comportamento, per cui è senz'altro ·difficile per noi penetrare l'I King e riceverne il messaggio tenendo conto anche del fatto che il linguaggio è arcaico e si serve di simboli a noi sconosciuti. L'approccio che si ha col libro, gene– ralmente, è abbastanza superficiale e ciò che interessa maggiormente all'ini: zio è l'aspetto divinatorio; spesso si resta sbalorditi da come una situazione venga "centrata" e i più finiscono con l'avere un rapporto superstizioso o scet– tico con tutta la faccenda. Occorre· molto tempo prima· di pene– trare i concetti e gli insegnamenti dell'I King; più che penetrarli si tratta di lasciarsi penetrare mettendosi in un atteggiamento ricettivo, aperto, vuoto da pregiudizi e mentre si fa questo ci si . accorge che si sta mettendo in pratica proprio ciò che il li– bro insegna. E' un lavoro duro che richiede di smussare il proprio "ego", di far piazza pulita delle nostre conoscenze, di intro– durre il dubbio nelle nostre certezze ed ecco quindi che l'I King, così come i Tarocchi o il Guru, viene ad essere non più un libro ma uno specchio in cui ti ri– fletti, un mezzo per conoscere te stesso. RE NUD0/41 guido aghina claudio jaccarino storia del partito radicale prefazione diadele faccio gammalibri Storia politica con appendice fotografica. Pag. 224. L. 3.. 800 SECONDA EDIZIONE 20.000 COPIE autori vari cterrt:ro i murt dellaPatlia H'perSOnale-pollticò•ln casemra Testimonianza. Pag. 106. L. 2.500 Per chi l'ha fatto, per chi lo sta facendo, per chi lo farà. - X Gammalibr Distdbuziooe Librtric " Oielle », Edk<>le " :E.dirama 1>

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