RE NUDO - Anno VIII - n. 58 - ottobre 1977

RE NUD0/28 da un canto la solitu– dine masturbatoria, dall'altro la comunio– ne eterosessuale. L'ele– mento che manca è il rapporto diverso con . gli altri uomini, cioè il superamento dei rap– porti attuali di "soli– darietà di potere" da un lato, di competiti– vità - aggressività dal– l'altro." (9) E' anche una questione di immagine di sè che ci si porta dietro. Se uno crede alla propria virilità al 100%, difficilmente nel profondo di se stesso si libererà dallo · stereotipo del maschio. Invece, se nel rapporto con un amicofarà esperienza del proprio lato non - maschile in senso ·tradizionale, questa espe– rienza influirà positiva– mente, a livello profondo, sulla sua identità, e s~rà poi moltofacile uscire dai binari del ruolo di oppres– sione della donna e rimo– dellare il proprio compor– tamento "istintivo" in modopiù realistico e adat– tato alle nuove esigenze. Ma al difuori del progetto razionale, l'esperienza omosessuale viene jùori spesso da sola, comevoglia di vivere la complessità della vita, come ricerca, come verifica di una propria libera– zione dai pregiudizi. "Mattina. C'è il sole in una mattina d'inverno. Lei si alza e se ne va, tu rimani nel letto c-0n gli occhi semiaperti. Allunghi un braccio e senti qualcuno. Ti riviene in mente che c'è anche un'altra persona accanto a te. Te ne sei ricordato quando sei rimasto solo e ti viene in mente che la sera prima gli hai tenuto la mano e lo hai baciato. Lo svegli con occhi che chiedono qual– cosa. La tua omosessualità non deve essere in secondo piano, ma deve vivere come tu ne hai bisogno. Come ho già detto, io ho scoperto la mia omosessualità più. per gioco che per convinzione, .come una cosa natu– rale e spontanea che prima o poi ci sarebbe stata. Infatti i problemi sono nati dopo. Le difficoltà non nascono dal fatto esteriore, ma è che certe cose, una certa mentalità, educazione, inse- gnamento molto reazionari e castranti ce li hai addosso, neanche tu te ne accorgi." (10) Spesso però non dà nemmenoproblemi: "Ri– cordo solo un espisodio perchè è signi– ficativo. Un r!ipporto omosessuale sen– za infingimenti, fatto puramente.., o quasi di sessualità, di linguaggio dei corpi (se mi si permette l'espressione banalmente romantico - alternativa). Un rapporto che dura tuttora, ma in maniera del tutto informale, una sega socializzata insomma, più che un rap– porto vero e proprio. Certo, in quanto sega socializzata, grosso modo pariteti– co: e forse l'unico modo di avere un rapporto paritetico è proprio questo." (11) Queste sono testimonianze di esperienze indi– viduali. Ma anche il gruppo di autocoscienza può fungere da palestra di omosessualità: "Quello che accade non è mol– to sorprendente se si ha un certo intuito: una stanza piena di uomini che si osserva– no incomincia a creare sentimenti contrappo– sti. Qualcuno, scaval– cando le barriere del "pensato ma non det– to", esordì con frasi tipo: "sei attraente; no, dico davvero, tu per me sei attraente e sexi; un tipo come te mi eccita". Questo at- teggiamento si è poi manifestato in forme più sottili e diverse; per esempio qualcuno voleva sedersi vicino a un certo ragazzo in particolare, un altro voleva toccare le mani ,_._ di un suo vicino, o abbracciarlo o appog– giare la testa sulla sua coscia. Mi è sembrato che tutto questo abbia fatto quasi da cataliz– zatore: avendo ormai affrontato "l'innomi– nabile" e avendo con esso fatto amicizia, non potevamo più avere paura di nulla e perciò potevamo par– lare di tutto nel gruppo, esprimere ad ' alta voce i nostri sentimenti e poteva– mo sperimentare ciò che volevamo. Eravamo diventati dei temerari nel confrontarci con le emozioni!" (12) Vorrei concluderecon le parole di Cooper: "In termini di amore e sessualità si può così dimostrare col corpo, al di là delle parole, che c;è molto meno da temere di quanto non si pensi comunemente." ( 1) L'ultimo uomo, ed. Savelli, Pg. 18 (2) L'antimaschio, ed. Moizzi, pg. 189 (3) David Cooper: Grammatica del vivere, ed. Feltrinelli, pg. 129 ( 4) D. Cooper, op. cit., pg. 9 7 (5) (6) (7) L'ultimq uomo,pg. 19, 32, 65 (8) D. Cooper,op. cit., pg. 47 (9) (10) (11) L'ultimo uomo, pg. 21, 135, 64 ( 12) Maschio e maschismo, ed. La Sala– mandra, pg. 130

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