RE NUDO - Anno VIII - n. 58 - ottobre 1977
da mascelle scavate fino all'osso, fa il suo effetto. Valerina è interdetta. Baco ne soffre. Alfonso è felice di aver vuotato il sacco. I rapporti non saranno più quelli di prima. Sono rimasto io solo in tutta la comu– ne. Percorro eccitato la lunga infilata di stanze. Il rimbombo dei miei passi è l'unico rumore udibile nel giro di qualche chilometro. Sono il padrone della casa. Cosa c'è di più esaltante di essere soli in una comune?• Finalmente solo! Esamino stanza per stanza. Mi diverto a ricostruire la personalità di chi vi abita partendo dai libri o i fumetti che legge, _da come l'ha o non l'ha arredata, dagli oggetti inutili che vi si accumulano mesorabilmente. Esaminando la cucina mi rendo conto che non c'è più niente, neanche il pane. Posso farmi delle uova e delle verdure, ma senza olio. Vado verso il pollaio per le ipotetiche uova. Sono assalito da un'orda di volatili affamati che pretendono da me il becchime (già finito da due giorni). Vado verso l'orto e lo scopro esausto e assetato sotto un sole che uccide. Manca naturalmente anche l'acqua, ma per questo basta azionare la pom– pa. Se la sapessi azionare. Ci sono tredici interruttori, e mi ricor– do che gli altri quando arrivavano al quadro comandi schiacciavano due co– se. Faccio molti tentativi inutili. Ci rinuncio. Non vorrei, accendendo cose sbagliate, fare danni. Un po' demoralizzato, esco all'aperto. Sono di nuovo affrontato dal pollame, e da due oche gigantesche d'assalto. · Non posso andare in paese (un'ora_ a piedi) per prendere il becchime, perchè la consegna è di non abbandonare la casa. Tutto va male. Mi rendo conto di essere in una valle di lacrime. Bisogna ridimensionarla. Mi metto nella· posizione del loto e... addio polli! non vi sento più. Addio verdure languenti e moribonde! più non vi vedo perchè ho chiuso gli occhi. Mi concentro sul frinire delle cicale, sul canto dei grilli, sul volo delle m.osche. . Walter Pagliero
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