RE NUDO - Anno VIII - n. 58 - ottobre 1977

RE NUDO/20 Inoltre, occorre. una zona a frutteto, dato che la frutta fa parte delle basi alimentari necessarie per l'uomo. Ora, se consideriamo che anche gli animali devono nutrirsi, e se conside– riamo che è perfettamente cretino (ed antieconomico) comprar fuori il loro cibo, oltre al terreno necessario per produrre il nutrimento umano, occorre il terreno necessario per produrre il nutrimento animale. In linea di massima, considerando che per sei - otto persone ci vuole un pollaio basato su di una ottantina di capi, più qualche tacchino ed anitra, e tre - quattro capre per latte e formag– gio, bisogna tener conto dell'area di pascolo per le capre stesse, e della produzione di granoturco necessaria per i polli. Bisogna infine considerare la necessità di produzione di legumi (fagiuoli, pi– selli) di facile conservabilità per i mesi di bassa o nulla produzione agricola, di fieno (per i mesi in cui le capre non trovano pascolo fresco), di legna per il riscaldamento della casa, eventual– mente di uva per farsi il vino. Con questo, arriviamo alle dimensioni prima indicate per il podere: circa tre - quattro ettari. Dell'estensione, circa mezzo ettaro sarà dedicato alle colture agricole, un altro mezzo ettaro per legumi e frutteto, poco meno di un ettaro per granturco e avena, il resto per pascolo e bosco. In Italia, circa il 50% delle aziende agricole ha la dimensione indicata, e sono le aziende che si collocano tra l'agricoltura di tipo collaterale (perso– ne che svolgono altre attività, e che integrano con l'orto il loro reddito) e l'agricoltura di tipo capitalistico - in– dustriale. Sono le aziende "giuste" (anche se il Ministero dell'Agricoltura afferma il contrario, cercando di incrementare il discorso negativo dell'agricoltura in– tensivo - distruttiva),. perchè danno la possibilità a chi la gestisce di vivere dignitosamente, commercializzando quel tanto di prodotto in più che serve per procurare i beni necessari di tipo alimentare (vestiti, mobili, libri, riviste underground, tamburelli marocchini). CHE TIPO DI TERRENO SCEGLIERE? La cosa ha un'importanza abbastanza marginale. In Italia i tipi di terreni disponibili sono moltissimi, e tutti in qualche modo utili ed utilizzabili, da quelli di montagna a quelli delle pia- nure centromeridionali. Certo che per ogni tipo di terreno bi_sogna impostare il giusto tipo di coltivazione: non si può pensare di coltivare olivi sulle dolomiti o funghi nella pianura laziale, ma bisogna ade-

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