RE NUDO - Anno VIII - n. 54 - giugno 1977

RE NUD0/8 è oggi realtà. Ma i margini di mano– vra e di alternativa per i nuovi arri– vati erano e sono quasi nulla: il Pa– lazzo è fatiscente, scricchiola sotto il peso dei vecchi inquilini e non è in grado di far largo ai nuovi. Esempi pratici: basta una stagione di lotte salariali, sull'orario, sulla normativa, per eliminare la vera forza di gran parte dell'industria: il costo del la– voro più b_assoin Europa. Tolta que– sta condizione ogni cosa minaccia di crollare. Siccome il crollo investireb– be gli operai, sindacato e ·padronato puntellano concordi, e alla carlona, quanto esiste: Montedjson, Egam, Gepi ... solo per fare dei nomi. Ogni giorno il ricatto: senza soldi io licen– zio, il sindacato non può tollerare, arrivano, i soldi. L'alternativa era sbarazzare il campo subito dei -capi carrozza e far viag– giare ,il treno su un'altra strada ... ma evidentemente padroni e proletari non conoscono altro che le leggi del– lo sviluppo come loro salvezza; e q_ui sbarazzare il campo). bisogna sapere che significa piccon,1re lo Stato, che è lo stato del regime DC, del vecchio blocco storico. Voleva dire vedere e anticipare la crisi aprendo una voraggine invece di rappezzarla. La sola idea non spa– venta solo Berlinguer, solo Pizzina– to, ma anche Brambilla: d'altro lato l'identità di Brambilla non è costrui– ta su quella del suo specchio? La pubblicità parla per lui. Ferie in ri– viera, auto bella figa: tira a campare e non stare a pensare. Più nei casi peggiori la traduzione in lingua: vita onesta e morigerata con famiglia ir– reprensibile e serio impegno politico e sociale. Brambilla scemo vuole più bionde nella lattina di birra tedesca, Brambilla della scuola di partito vuo– le più case, più scuole, più ospedali. Più tutto. Vuole più. Aborre solo l'immaginare che si possa vedere al– tro. Così Brnmhilla ,a. con Pizzinato e Berlinguer, che picconare lo stato DC è picconare sviluppo e sicurezza di tutti in modo ben più drastico di quanto avvenga persirio oggi, dopo sei anni di crisi. Così puntella, pun– tella qappertutto. Perchè puntellare il regime vuol dire non solo ripiana– mento faticoso dello sfascio industria– le, ma l'accettazione della sopravvi– venza del Sistema della Speculazione sul Lavoro (componente sia del co– sto del lavoro che della sua miseria sociale (uso dei contributi operai al modo della brevettata esperienza del Gatto e della Volpe con Pinocchio al campo dei Miracoli). Se è inevitabile garantire dalla cata· strofe lo stato di cose presente ( so– cialdemocrazia e linea del compro– messo storico) non si può dimenti– care che, inevitabilmente, ciò crea una realtà catastrofica per i gruppi sociali meno garantiti ( anche perchè proprio costoro dovranno garantire una realtà sociale di pressione sui gruppi più garantiti, in specie sugli operai stabilmente occupati, perchè costoro continuino a farsi carico, sen– za eccessive pretese. della garanzia ~ SU'IJV"'••• ,",C.C.10 APPeLLoAu.A su ... "-1\lil\,\A. ?o~E- .della catastrofe incombente: parados– si e viziosissimi circoli avviluppano le apparentemente chiare coordinate del vivere civile). Si puntella aU~ buona ciò che è ri– masto del vecchio privilegio del ceto medio nel pubblico impiego, riducen– done i redditi a livello operaio, chiu– dendo iLcancello, chi è dentro è den– tro chi è fuori è fuori, e poichè era questa la forma assistenziale supre– ma con copertura lavorativa, la val– vola di sfogo delle qualificazioni me– dio-alte, i giovani laureati e diploma– ti finiscono per formare un esercito non più di riserva ma in riserva. · E poichè la crisi non permette gran fiato a gran parte dell'industria, già oltremodo dissestata e comunque. im– possibilitata al rilancio dell'occupa– zione, anzi tesa a ristrutturarsi di– soccupando ( come sempre), i giovani proletari rimangono a sbattersi tra lavoro nero e soldi zero. Non a caso studenti, giovam e dona ne sono· l'armata brantaleone che fluttua nei lager. E che poi siano loro e non altri for– s~ non viene dall'economia politica. Forse devono essere sbattuti oltre il cancello dai rappresentanti, pericolo– samente contagiosi e configurati (dal– l'esistere in una formazione sociale capitalistica matura) come strati so– ciali oltre che come singoli individui, i rappresentanti della ·rivolta pulsio– nale che percorre l'interno corpo so– ciale non appena lo sviluppo slega le connessioni obbligate fra lavoro, so– pravvivenza, riproduzione. La peste emozionale guida con intui– zione sicura i meccanismi di forma– zione del Lager, scegliendo ai corpi il loro luogo nel mercato: i colori, i gesti, la vita teatrale del mercato non derivano dalle leggi sue proprie. Pesce emozionale e mercato coopera– no allora nel mettere su la rappre– sentazione:, le vittime prescelte per il ruolo di oppressi spintonati, accer– chiati, torturati, raggirati cinicamen– te, sono forzati portatori di risposte uguali e contrarie all'azione cui sono sottoposti. Dalle stragi, dagli assas– sini e dai lam,,ini di Stato derivano '4A P!IZCIIE' - AIO//ATT'A(rlli/lNO t} A FOtlr>ott. f'Ore,u; Jd f>EMOOOJTiAllo. 1 Y./.~cU6' { = DIAMO l1tUJJ C'4 E' DoMANI E88e ESSEl!.E #10ST1?0 . . terrorismo -politico e delinquenza co– mune, a specchio, nel Lager di Stato. Cossiga e Berlinguer versano dunque lacrime di coccodrillo dopo fieri ra– sti quando lamentano il dilagare del– la violenza. BR, Nap e P 38 si illu– dono di attaccare mentre scalciano nella pancia del coccodrillo: Alcuni pazzi sostengono che il segreto del Lager è il segreto della città: che la città è ·un grande lager: che non bi– sogna credere all'effetto ottico se– condo cui la città ci sta solo fuori e

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