RE NUDO - Anno VIII - n. 54 - giugno 1977
paesi grandi o piccoli chi razzo SI' "" freg~ tnnto sono tutti uguali. uno non é libero di uscire di casa e di andare via perché in un momento lo sanno tutti. Ad esempio io fumo, ho i capelli lunghi e mi hanno girato tutti le spalle anche quelli che cre– devo amici, sapete cosa so– no venuti a dirmi, di non fu– mare più perché dal fumo passi agli acidi e al buco e di fare attenzione con chi giro perché gli sbirri sanno qualcosa, cosa volete che gli rispondess•i, che non era vero, che se uno fuma non viene assuefatto e poi pas– sa agli acidi e al buco e mi sono beccato del coglio– ne che parla così solo per sentito dire. Un'altra che mi fa incazzare é il lavoro (intendiamoci non che non voglia lavorare anzi il contrario voglio un lavoro) ma in qualunque posto val sai che ti dicono • NO non possiamo assumere uno sot– to leva perché non ci con– viene anche se hai appena passato la visita, NO, Ml SPIACE• e io cosa faccio un anno disoccupato, sto stato di merda mica ti mantiene o se no ti mantiene a spese dei compagni nelle patrie ga– lere. A volte invidio i compagni Nappisti, BR, ecc. perché lo– ro stanno facendo qualcosa per cercare di abbattere que– sto stato di merda anche se a volte pagano con la vita, ma mi rendo conto purtrop– po ... che solo non posso fa. re un cazzo, quindi non tro– viamoci solo al Lambro ma dovunque ci siano altri Lam– bro o feste del Proletariato. Se siete via di casa non sa– pete cosa fare o dove an– dare a dormire venite abbia– .mo tutti qualcosa da impara– re bene o male ci si arran- gerà, posto ce n'è. Gioia e rivoluzione. (per l'indirizzo scrivere a Re Nudo) Mauro, Torino Siamo entrati in due e subi– to ci hanno schedato. Si é levato un brulichio di com– mento e l'«acrostico• ha do– mandato al segretario chi e– ravamo. Poi a rincarare la dose, sono stati due inter– venti introduttivi di autocom– piacimento P.C.I., e una lun– ga elencazione di accuse alla nuova sinistra. agli autonomi. contro la violenza organizza– ta, etc. Asor Rosa ha poi introdotto cercando di far incanalare il dibattito su tre punti: Pro– blema studentesco, Lavoro e disoccupazione, crisi dei va– lori dominanti. I primi due interventi sono stati su pro– blemi sindacali e da parte di un compagno, anche un ac– cenno alla vuotezza politica degli indiani metropolitani (?!) L'assemblea intanto in– citava: i giovani! i giovani devono parlare! Invece interveniva un altro compagno maturo (rosso), -deriso da gran parte della assemblea (forse perché a– veva un difetto di pronuncia) e indicato come borghese (?!) . Il riso sulla bocca di tutti è a,,dato mano a mano scomparendo quando questo ct>mpagno ha portato un du– ro attacco al partito (dall'in– terno). Beh, (forse non ci crederete) ho visto Stalin per la prima volta èhe !'0"idcva accanto. Sono seguiti quindi altri in– terventi tra i qual i quello di un mio papà che diceva che noi giovani dobbiamo studia– re, e quelli di due o tre bu– rocratini della F.G.C.I., i quali hanno però dimostrato di a– ver studiato, dato che si so– no presentati tutti carini, pettinati, e ripetendo per be– ne il compito assegnatoli dal professore, anche se alla fi– ne hanno compromesso il loro voto. dato che sono stati costretti ad anticipare la fine delle loro quattro pa– ginette, in quanto anche i loro compagni si erano un po' rotti il cazzo. A questo punto l'attrazione della serata, il frikkettone che ha tolto per qualche mi– nuto lo scettro ad Asor Rosa, io. Hanno rullato i tamburi, mi sono avvicinato al centro. tutti si sono zittiti ed a me è scappato un po' da ridere, anche se tradivo un po' di emozione, sapete com'è, do– po tanta emarginazione per la prima volta nella mia vita er oprotagonista. Comunque posso garantire che sono ri– masti tutti un po' delusi quando, Invece di contrap– pormi al papà di prima con una serie di battaglie vinte, di teste di fascisti tagliate, di cicatrici ricordo e tutte RE NUD0/63 queste cose, ho detto sola– mente che ero un emargi– nato solo, che vive la sua vita in una società disgre– gante, e come me migliaia di altri e non poche decine di giovani, indiani incazzati, bombaroli, mozzacapi, provo– catori, mostri con tre occhi quattro gambe e cinque te– ste, come i giornali ci han– no definito e in testa l'Uni– tà (qualche compagno si è impermalosito ma è stato zittito dagli altri) e che quin– di il loro partito dovrebbe fare un pochettino di auto– critica in questo senso, cer– car,e di capire perchè questo dissenso delle masse giova– nili. Ho poi risposto al papà di prima (che però a sentire lui non voleva essere un pa– ternalista) e gli ho spiegato perchè noi giovani non stu– diamo, la mancanza di strut– ture, l'ambiente disgregante dell'università, Il rapporto coi professori, etc ... Qualcuno da lontano ha stril– lato allora: Secondo me do– vevi andare a lavorare inve– ce di iscriverti all'università, e poi dato che non militi in nessun partito dimostri an– che una ignoranza culturale e politica (secondo lui e molti altri per parlare di po– litica bisogna militare seria– mente). lo a quel signore cl ho risposto, ci ho cercato di far capire che a me non pia– ce la struttura quadrata di un partito, che non mi piace prendere direttiva dall'alto, ci ho risposto ehe io il culo per venti anni di apprendista per poche lire non lo voglio fare, che posso vivere in mo– do alternativo anche se chia– mato piccolo borghese, ma nessuno mi ha capito, ed alla fine tutti hanno urlato: I contenuti! vogliamo i conte– nuti! sei un individualista reazionario! etc ... A questo punto siamo stati Interrotti perchè stavamo scadendo In un botta e risposta e si sà gli indiani nella lotta corpo imbattibili
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