RE NUDO - Anno VIII - n. 54 - giugno 1977

lettere (segue da pag. 5) (Wllson Spiga, Giuliano Mar– ras) altri uccisi dalla eroina (Franco Fiori) vengono con– tinuamente massacrati da chi si ostina a volere l'or– dine, sociale e pulitlno, di • certi film amerlkani; si sbat– tono In prigione quaranta ra– gazzi accusati di spaccio di 7 (SETTE) grammi di Hascishl Sette spinelli per quaranta drogati da vlolentlzzare In carcere per circa un anno. Allora la rabbia Impotente genera se stessa moltlpll– cando la sua dirompenza: aiutiamoci a distruggere un mondo che fa schifo anche a chi lo governai Parlo con amici, ex colleghi (facevo propaganda medica per la solita multinazionale produttrice di droga vera) coetanei, e ml accorgo che quasi tutti sono avviati a di– ventare simboli astratti di un qualcosa che neppure loro capiscono; lo ho deciso, salto li fosso, non apparten– go più a nessuno schema, divento un provocatore, au– tonomo, schizoide. Sono ma• turo per qualsiasi tipo di lotta contro chiunque si permetta di separarmi dal mio me stesso Ebbene io credo che sia rivoluzionarlo anche guada– gnare alla nostra causa per– lomeno l'aiuto di tutti coloro che sono stati delusi dalle false promesse di un 68 morto e dimenticato. Gli In– seriti, coloro che non esclu– dono dal cerchio chiuso la– voro - insoddisfazione - consu– mismo - produzione. Questo -77 deve diventare realmente la •piattaforma programmatica• (così parla la neo-lingua) di un nuovo mondo; li movimento non deve riunire solo I violentlz– zatl dal sistema, coloro che vomitano rock e assentei– smo produttivo, ma deve a– prirsi anche a tutti coloro che sono nati durante o do– po la guerra: nati cioè In lettere mezzo a vibrazioni di un mondo paranoico, atroclzzato In linea diretta. I miei coe– tanei. per lo più, non hanno una fisionomia ben precisa: hanno vissuto gli anni '50 In modo ovattato; a casa loro I fratelli maggiori e I padri erano troppo occupati a vi– vere (dopo aver rischiato di morire) e loro stessi non sapevano fare altro che ob– bedire e pensare con la te– sta del vari •grandi che hanno sempre ragione•. In cambio la promessa che da grandi avrebbero avuto li be– nessere. lo so che nelle generazioni '40 - 50, c'è un potenziale dirompente eccezionale che aspetta solo di venir fuori In modo autonomo e dal di dentro. Spero che queste mie veri– fiche siano accolte e giun– gano a segno; la rivoluzione ha bisogno di tutti. Tutti <possiamo e dobbiamo trova– r-e In noi li momento rivolu– zionarlo. Questo momento si manifesta quando l'esigenza di cambiare, di entrare In panni <più reali all'uomo è riscontrabile a vari livelli umani, non solo come visio– ne di singoli ma come plura– lità d'intenti. La rivoluzione è oggi reale. ha una sua da– ta di nascita ufficiale e da questo momento bisogna es– sere tesi alla ricerca di al– tri dogmi da abbattere, altri macchinari da distruggere, tutti quelli In cui non si cre– de; ora bisogna che li fuoco rivoluzionarlo che è In cia– scuno di noi trovi Il modo di autoelimlnarsl, perchè non venga annebbiata dai primi passi consapevoli: attenzio– ne! Il potere ha ormai capito che la rabbia è tanta ed è già pronto a prendere le mi– sure, ghettizzare, dividere, conservare li suo ego. I nostri individuali motivi ri– voluzionari devono raggiun– gere l'individualità di tutti: vorrei dire che una pluralità d'intenti rivoluzionari diven– tano vincenti. Le-t t e r e ·.- Léttere lo sono sardo e perciò co– munque negro; ecco un mo– tivo. Chiunque ml <:aplsca può unirsi e formare una cel– lula. Assieme poi cerchere– mo tutti gli altri motivi. Da oggi sono disponibile· a chiunque abbia I miei stessi Moloch da abbattere; I ne– mici del miei amici sono miei nemici. Kosslga e suo cugino Berllnguer e tutti I loro nlpotinf ml Impedisco– no di vivere ( sardi bastardi padroni di isole affetti da ne– potismo acuto: quanti Berlln– guer cl sono? Enrico Gio– vanni Luigi, una famiglia di difensori degli oppressi, una tribù foragglat~ da Rovelli e da tutti gli Inquinatori as– sassini. ..); lo cerco li con– fronto per scoprire me stes– so attraverso gli altri, o me– glio, la realtà del mio tem– po e del mio lo attraverso la realta degli altri. Sardi sepa– ratisti, sfruttati delle minie– re, gente costretta a masti– care merda In Germania e In Olanda, amici di Giuliano e Wllson, negri e non ne– gri, indiani, marocchini, bri– gatisti sardi (ricordate la Brigata Sassari, ricordate I calci In culo) cosa aspettate a venir fuori a con– frontarvi con chi combatte; via, via dalle palle I poli– ziotti pretoriani che cl op– primono, via I baschi blu, via le perquisizioni. Sardi avve– lenati del miei coglioni siete stati per secoli del banditi, ladri, bestie da soma, carne da cannone per l'lmperiall– smo Italiano, fate qualcosa porco cazzo, cerchiamoci e reallzzlamocll •Voli charter da Cagliari a Roma per la Vittoria della rivoluzione•. In tutti I circoli benpensanti e no c'è li luogo comune del– la Sardegna sfruttata e vio– lentata: ebbene ecco li mo– mento, una spinta e poi vi– vere come la STORIA cl In– segna, agricoltura, pastorizia, artigianato e turismo In una Isola felice. Sono dlsponlbile a Re Nudo -- .. - .-:....: ___ .. 4 - - - per informazione sul movi– mento In città e dove so; vedere come I pretoriani operano controlli e repres– sione: Cile, Russia, Amerlka, li modo è lo stesso, ma fa anche ridere. Un topo d'au– to diventa Vallanzasca. con pretoriani che posano sorri– denti e tronfi per le foto d'obbligo. Vedere come agiscono I pre– toriani NATO (cazzo, I più bei posti sono recintati da filo spinato NATO; Andreottl e Kosslga vendono all'Ame– rlka Isole, spiagge, campi. I sardi a calci In culo. A quan– do la SEVESO di P. Torres o di Sarroch?). Insomma, sono realmente di– sponibile a chiunque abbia come me I coglioni pieni di tutto ciò che non cl lascia respirare: STATO? POLITI– CA? GUERRA? (è bene ri– cordarlo, · slamo In guerra) ALIENAZIONE? EMARGINA– ZIONE? REPRESSIONE?MOR– TE? Lo stato borghese è alle cor– de. Gli Indiani di Roma han– no messo In crisi tutti LO– RO: soclologhl, teorici, pec– chloli, asor rose, fratellini e cuginetti di Berllnguer hanno lo spino In mano per farci abboccare e .sterilizzarci, cl vogliono tagliare le palle; l'emarginazione strisciante con cui cl circondano è li nostro peggiore nemico. La guerra non deve essere ge– nerazionale o di casta: non vogliono mollare li loro ma– ledetto potere ed In suo nome stanno per organizzare la più allucinante caccia al diverso che la storia ricor– di. Attenti, compagni. la pros– sima crociata vedrà da una parte I difensori delle mo– rali cristiane e operale, dal– l'altra tutti noi. Non dobbia– mo permetter che cl tramu– tino In bestie da indicare al loro figli: la storia parla per noi... Sarebbe auspicabile che na– scesse a Cagliari un collet– tivo di Lotta e Controinfor– mazione, e seguire cosl una strategia comune agli Inte– ressi del movimento. Cag/larl Ciao compagni, non c'è un motivo per cui scrivo questa lettera, avrei 10, 100, 1000 cose da dire ma forse non dico niente o sl, bohl lo abi– to In un paesino vicino a Ivrea e qui come In tutti I

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