RE NUDO - Anno VIII - n. 53 - maggio 1977
RE.NUDO/SO Le streghe sono tornate anche al cinema « SUSPIRIA » di Dario Argento e « CARRIE » di Brian De Palma « SUSPIRIA > o «SBADIGLIA,? L'intenzione iniziale mia era, se vole– te un po' banalmente, di mettere a confronto «Suspiria» di Argento e «Carrie» di De Palma, ma dopo aver visto i film mi sono reso conto che era assurdo solo poter pensare a un paragone tra la assoluta povertà del primo e l'eccezionale ricchezza del se– condo. Per cui liquiderò Argento in poche righe, per passare poi a «Car– rie». Argento prende di petto il tema del– le streghe e abbandona la sua soliL1 chiave criminologica. Non c'è in qut:– sto film il maniaco che uccide un nu– mero pressocché indefinito di vitti– me fino alla rivelazione finale. Se il discorso complessivo ne acquista per– ché vengono meno gli elementi più «lombrosiani» e destri dei film di Ar– gento, la meccanica del film ne per– de. Infatti mancano i due supporti fondamentali dei precedenti film di Argento: la catena di omicidi quasi rituali ad opera delle stesse mani, e la progressione data dalla stessa pro– gressiva rivelazione del «colpevole». La ritualità dell'omicidio e l'esisten– za di un colpevole ( per di più solita– mente folle) esprimevano al meglio la componente paranoica ( e panica) dei film di Argento. Mancanào inve– ce il «persecutore», la paranoia di– venta un elemento descrittivo ester– no, proiettato sulle scenografie, rive– stito di musiche, luci e ombre e ap– pesantito dai soliti espedienti grand– guignoleschi. Tutto ciò è subito pre– sente già all'inizio del film. E infatti i primi venti minuti contengono già tutta la carica del film. Dopo di ché era difficile da questa base andare in crescendo e quindi tutto s'affievoli– sce nel prevedibile e nel ripetitivo (ci sono perlomeno sei o sette scene di donna-che-corre-lungo-corridoi-bui) e Suspiria diventa spesso Sbadiglia. Quanto poi al contenuto specifico (questione delle streghe) Argento ri– vela ancora non solo tutta la distan– za dalle tematiche del «movimento» ( sarebbe un po' assurdo chiederglie– lo, del resto non basta essere amici di Balestrini), ma anche tutta la ba- nalità e sottocultura dei suoi riferi– menti. La discussione con lo psichia– tra esperto d'occultismo su: la stre– ghe esistono o no? e: la parapsicolo– gia è una scienza o no?, è un vero manuale di stupidaggine televisiva. E sottolineare nelle architetture degli e– sterni e degli interni che la paranoia è intorno a noi, non è un approfon– dimento, ma di nuovo un elemento meramente ornam~ntale, indegno di legare le scarpe tanto al De Palma di Carrie, quanto al Polanski dell'Inqui– lino. CARRIE: QUANDO LE STREGHE TORNANO DAVVERO ... Come dicevo, il fim di De Palma è talmente pieno di cose che bisogne– rebbe scriverne pagine e pagine sof- ferm~mdo~i q11ii<i <11 ogni p~1ss:1ggio
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