RE NUDO - Anno VIII - n. 53 - maggio 1977
AJ l'incertezza. Vinse Lot, che pur di non far incontrare gli angioletti e con i suoi concittadini, addirittura offrì ai secondi le sue stesse figlie. S. Ambrogio nella sua interpretazio– ne dell'episodio di Sodoma giustifica l'operato di Lot, quale la scelta di un male minore fra due mali incom– benti sulla città. Spinge S. Ambrogio che, pur trovandoci di fronte ad una flaciciosa inipuritas, cioè ad una vera e propria porcheria, tuttavia minus erat secundum naturam coire, quam adversus naturam delinquere, che è poi la solita storia e che vuol dire questo, sporco l'omo, sporco l'etero, meglio l'etero che l'omo. S. Agostino, che: per la sua esperien– za libertina giovanile resta il tecnico dei peccati carnali fra i Padri, spiega che di fronte a tanta irrunditia, cioè a tanta schifezza, angeli fugiunt, cioè se vedono i froci scappano, ma poi, soprattutto, demones etiam oculos claudunt, i· diavoletti si coprono gli occhi con le manine. Cosl: si metto– no le manine sulla faccia e dicono: che schifo! che schifo! non vogliamo vedere. (Oh! un certo giorno Cohen fuggì via dall'Abruzzo sua terra navale... verso Torino ... dove per 2 anni face l'insegnante - ma altri destini aspet– tavano al varco il Nostro! Oh gioia! Oh felicità! Due anni fa la Triennale di Milano che preparava una mostra/ informazione sulla abitazione, invitò il FUORI - ormai carico di onori e di riconoscimenti - a spedire una sua proposta sul problema in oggetto. Il FUORI disse: « Ecco che ci chiedono un nostro pa– rere sulla casa. Riprendiamo per tren• ta minuti un cesso pubblico dove noi ci rechiamo per incontrarci, conoscer– c,i scambiarci le impressioni sulla giornata ». E il film fu girato. Poi il FUORI esclamò: « Finalmente abbiamo il fi'lm sul pro– blema della casa e non disponiamo di una colonna sonora. Perchè tu, Al– fredo Cohen, non scrivi una canzone da inserire nel filmato? » Alfredo Cohen non aveva fino a quel giorno scritto delle canzoni. Ma d'improvviso si fece il silenzio nel cielo. L'aria ammutoll del tutto. Un silenzio di circa mezZ:ora. Poi la vo– ce di Cohen attraversò l'etere. Rapito in spirito mostrò le sue stimmate in erezione ed esclamò: « Oggi ho ricevuto la testimonianza. Il pensiero dei padri ha operato su di me. Già, perchè non scrivere una canzo· ne?» Fu così che nacque, in un pomeriggio fine luglio, Torino calda ed assolata, dirimpetto al pisciatoio di quartiere, il cantautore Alfredo Cohen. Quella canzone levava gloria a due omoses· suali. Si intitolava « Oggi sul gior– nale » e narrava la gentile storia di due invertiti che in un cinemino di periferia si fanno le gentilezze, cioè si toccano i genitali, fino all'arrivo della polizia che li ammaµetta e li porta in carcere. IV Parte: LUNA TU CHE SORRIDI LASSU' Cosl dice lo psicanalista: « Oggi il mio cuore è colmo di luce. Ho visitato l'omosessuale ed ho trovato che la sua è una malattia. Osanna! Osanna! S. Ambrogio ci aveva azzeccato. Ecco che io in spirito di chiarezza aHermo: Ci hai avuto padre debole con madre autoritaria? SEI FROCIO! Al contrario, il che non cambia niente: ci hai avuto figura paterna forte con figura materna inesistente? SEI FROCIO PURE TU! Ci hai avuto, che so, che dico, in casa, zio debole di 50 anni? Un giorno zio debole viene picchiato in tua presenza da nonna forte ... Rifiuti immagine maschile di zio debole picchiato in tua presenza da nonna forte; ti identifichi con immagine femminile di nonna forte, IIE NUD0/41 subisci un TRAUMA e SEI FROCIO PURE TU!» Cosl io Psicanalista canto: « La luce del TRAUMA mi ha sorriso, ha riempito di sè le mie pagine. Ad ogni frociaccio un bel trauma, tiè! tiè! tiè! » (Anche in virtù di tali misfatti Cohen prese a cantare - lasciata la scuoia, abbandonati registri e ragazzi alunni - in mani.festazioni politiche, con la gente che diceva: « Dove andremo a finire? Quello è fr~cio. Facciamo in fretta qualcosa! » Con la gente che diceva: « Chi se ne frega dei froci! tanto ci hanno vita breve! Me lo ha detto un mio amico, che prendono tutti la ve– nerea! » Con la gente che diceva: « Sono malati! diciamo questo e ba– sta! » Con la gente che diceva: « Che vuol dire omosessuale? uomo sessuale? » Un giorno Cohen incontrò Aldo vec– chia froda di_paese, che gli disse: « Brava! Brava! Ci hanno tolto tut– to? Non ci toglieranno a noi stessi!». Risero insieme: « A! AH! AH! AH!» Poi Cohen un giorno contattò tramite Paolo Scarnecchia, che è uno che si interessa di dischi ed ha molti dischi a casa sua, una casa discografica. E allora la casa discografica esclamò: « Gli facciamo fare un L. P. ». · Poi Franco Battiato, a Palmanova, du– rante la ottava marcia antimilitarista luglio 1976, mentre Cohen cantava e lui aspettava per suonare, disse: « Tutto molto giusto! Cohen mi sta simpatico. Ecco che gli farò gli arran– giamenti! » Poi Fernanda Pivano, che amava! riamata il Nostro da alcuni anni, dis– se: « Gli farò la presentazione del di– sco! » Poi basta.) V Parte: IL PIQ' BEL GIORNO CHE VJ. VRAI SARA' UNA NOTTE CRE– DIMI NO NON GUARDARMI CO- . ME FAI VIENI VICINO: STRIN– GIMI Dettagli: alto, occhiverdi, labbra mor– bide, un velo leggero di fard arancio sulle gote, un filo, solo un filo, di Kajal, le perle attorno al collo sono finte. L'indirizzo g via XX Settem– bre 57, Torino. Non occorre farsi annunciare.
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