RE NUDO - Anno VIII - n. 53 - maggio 1977
Questo altro non è esterno alla clas– se. E' anzi reso possibile dalla forza strutturale e politica raggiunta dalla classe. Al suo interno si delinea len– tamente, è la storia del secondo do– poguerra ed in specifico degli anni sessanta, l'emergere della dissoluzio– ne, della disgregazione della classe, e quindi, della disgregazione della clas– se socialmente dominante, l'inizio della fine della società di classe. Persino ciò che a-prima vista sembra riproposizione di contrasti sul merca– to del lavoro (e con quanta dramma– ticità lo sono) è però il portato della forza produttiva accresciuta del lavo– ro e della conseguente liberazione di tempo disponibile che si materializza nella miseria deH'emarginazione e del– la disoccupazione: se questo è sem– pre stato vero in qualche· misura, og- gi è la carattenstlca fondamentale del fenomeno: lo sviluppo della for– za produttiva sociale del lavoro crea il non lavoro, e no, come in larga misura si verificava in precedenza, il non Javoro è mantenuto da una man– canza di sviluppo della forza produt– tiva sociale del lavoro. La disoccupazione e l'estendersi di es– sa al lavoro intellettuale e ai lavora– tori provvisti di una alta qualifica– zione ·scolastica sono corollari neces.. sari di tutto ciò, insieme al prolifera– re della semi e sotto-occupazione e al gonfiamento del terziario. Vicina al colmo della sua potenza, le contraddizioni interne alla classe non ne esprimono più uno stadio destina– to ad essere travolto dal suo stesso sviluppo: ne esprimono la tensione fra lavoro e non lavoro (fati di uno specchio, irresolubili, prendendo po– sizione per l'uno o per l'altro senza una trasformazione di entrambi). La tensione fra lavoro e non lavoro, l'assenza d'un vero nemico che non sia la proiezione della propria impo– tenza, impongono un punto di svol– ti\. Il processo che ha unificato nell'a– stratta merce forza-lavoro le partico– larità ·individuali, facendone le mul– tiple facce di Chiunque, è condotto al punto della riemersione di ciò che era stato represso dal vivere civile, dalla società, daHa cultura. Ovvia– mente non si tratta del riemergere del sensibile, del corporeo, dell'istin– tuale puro e semplice: ma della ma– teria il cuo volto, paro-Ja, espressione è comunque forzato (e forza) ad as– sumere le forme proprie del sistema feticistico (che organizza ed è le no– st-re relazioni sociali), di una sensibi– lità scoricamente condizionata. Verso una terra di nessuno Infatti troppo facilmente nel teatro del mondo maschere che si improvvi– sano vocazioni da burattinai traccia– no, di nuovo, ancora di nuovo, le pretenziose linee del pro e del con– tro: l'esercito degli emarginati con– tro gli occupati-organizzati, i folli-per– versJ contro i normali-repressi etc etc ... Identità differenti ma di nuovo iden– tità, unilaterali, piatte, a piena luce, con un viso solo (l'antico e perma– nente vizio logico ed economico dell' unità, nelle categorie e nel valore che è l'invenzione deM'astratto, pen– siero e lavoro, del mondo cristiano- RE NUD0/35 [I] edizioni delle donne Valerie Solanas S.C.U.M. Manifesto per l'eliminazione dei maschi pagg. 80 I L. 1.500 Il programma per una "rivoluzione culturale" delle donne Monique Wittig IL CORPO LESBICO Romanzo pagg. 152 I L. 2.500 La scoperta del corpo femminile visto e vissuto dalla parte della donna Verena Stefan LA PELLE CAMBIATA Autobiografia di una femminista pagg. 120 I L. 2.200 La strada per arrivare al femminismo raccontata in un linguaggio • al femminile" Aa. Vv. LA CASALINGA DI CRISTO Inchiesta sulle suore in Italia pagg. 240 I L. J.600 Le suore fanno autocoscienza: dietro lo schermo del convento ognuna di loro è "perfettamente donna" Aa. Vv. LA PAROLA ELETTORALE Viaggio nell'universo politico maschile pagg. 232 I L. J.400 Il nodo della "doppia militanza" femminismo-partito nelle testimonianze autobiografiche di tredici doMe Laure LAURE Storia di una ragazzina e altri scritti pagg. 212 I L. 4.500 La rivoluzione, la parola blasfema, lo spreco dell'esistenza, negli scritti di una mitica Musa della Parigi anni '30 Mariarosa Dalla Costa, Leopoldina Fortunati BRUTTO CIAO Direzione di marcia delle donne negli ultimi 30 anni pagg. 152 I L. 3.000 Le lotte femminili guardate non più attraverso partiti e gruppi organizzati ma nei comportamenti di massa delle donne Maria Letizia Cravetto TUTTI SANNO Romanzo pagg.96 I L. 2.000 Nell'autoritratto di una donna sola la messa a fuoco del desiderio di creatività proibito dalla soggezione secolare verso l'arte maschile Meri Franco-Lao MUSICA STREGA Per la ricerca di una dimensione femminile nella musica pagg. 96 I L. 2.000 Seguendo le tracce della musica alternativa, quasi un manuale per fare musica dalla parte cfelledonne
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