RE NUDO - Anno VIII - n. 52 - aprile 1977
RE NU00/64 Lettere Òkey sono pronto per scri– vervi, ecco ho scritto a voi e non al carp direttore del Ciao o di altre cazzate le quali fanno un po' di lecchi– naggio ·invece voi siete pro– prio con ,le mie idee e mi aiutate a capire il mondo dalla parte giusta, ecco il fatto: domenica incontrando– mi con degli amici ho visto lei per la prima volta e okey, però non ci ho f!lttO caso, $Ì ho pensato guarda che bella ragazza, ma pensavo a tante cose infatti non pen• savo neanche di farle la cor• te no no è una parola im– borghesita perciò togliamola e mettiamone .un'altra, in– somma non mi facevo bello. Ad un tratto però lei andò in una stanza per fare uno _spinello e mi disse se gli facevo compagnia, okey an– diamo, andati di là scoprii una cosa mostruosa parlac– chiando lei mi disse che do– veva vendere un po' di f1,1mo perché era in carenza e si doveva comprare mezza bu– sta, allora io gli diedi dalle cinquemila lire che • avevo con le quali dovevo andare avanti tutta la settimana Lettere Lettere è caduta e tantissima fame) la tenevo contenta rideva e cantava ad un tratto ml pre– se a braccetto I-e ho chiesto il suo nome mi rispose LU– NA, okey io TONI, gli chiesi anche l'età 19 io repl.icai con la mia 15, poi visto che lei aveva fame siamo entrati in un bar non me ne fregavo niente · se rimanevo senza :;::.·=·~=: 1-> soldi per tutta la settimana / \'::;; ~i basta che la facevo conten– ·t •i'· ): ta che non pensasse che era f ':if:, ~-< sola che stava male, infatti ··=· ;§ f dopo un po' che passeggia– \{ J vamo per tornare dove i no– ·.. , / stri amici ci aspettavano mi i disse che ero buono e che ----.&,,;i;··=· la stavo aiutando a stare be– 1SÒO lire. mi ringraziò, an~a– ti di là abbiamo fumato lo s.pìnello, poi lei doveva an– dare ,in piazzetta (covo di drogati e di spacciatori) a comprare mezza busta e mi chiese di accompagnarla. io andai e camminando ci ·rac– contavamo di cose belle e brutte ma erano sullo stesso tono di voce, calma bella, e le parole mi uscivano dal– la bocca come l'aria, le ·cose. che dicevo ai m1e1 am1c1 sembravano false di ghiaccio il perché l'ho capito dopo perché ero ,sicuro che non mi capivano e dentro di lo– ·ro ridevano invece le stesse cose le dicevo a lei e mi sembravano 'calde vere, arri– vati in piazzetta si mise ll parlare con dei tipi i quali diceva che la roba era au- ~ tnentata e voleva i soldi (180-200.000 al grammo certe volte) lei si mise .J.i ferma sotto i .portici e disse che era meglio stare male che andare a battere o rubare per dare i soldi per la roba. Sapendo dello stato d'animo in cui si trovava la tiravo su, aveva freddo (aveva le scarpe rotte con la neve che ne. Lei però credeva che ero solo ,io che l'aiutavo ma era lei che mi stava aiutando· a capire molte co·se, parlava di yoga e india parlavamo di andare a v·edere i Pink Floyd . a Zurigo ed ero con– tento, fel.ice però pensavo se in tutto il mondo tutti cl amassero e quando vediamo uno che ha bisogno sia per– ché si deve fare il buco al braccio o perché è in crisi lui stesso era meglio. Arri– vat>i al posto da dove erava– mo partiti venne l'ora che io dovevo andare a casa e gli chiesi se ci potevamo incon– trare ancora,· lei disse che aveva da far-e e aveva biso– gno delle calze se no aveva freddo (anche con •le calze il freddo ce l'ha sempre) avendo al collo una sciarpa di lana fatta da i;nia madre lunga che tiene abbastanza caldo, gli è lo data, mi ba– ciò ·sulla guancia, mi riteneva un bambino meglio, ci siamo dati appuntamento all'indo– mani, non è venuta, comun– que mi •accompagnò al por– tone del caseggiato e men tre la salutavo mi bac-iò sul– le labbra e disse • hai visto pure un bacio sulla bocca·• rimasi ,li a guardarla finché scomparì, è rimasta a dormi– re lì perché non sapeva do– ve andare, mi è r,imasto un qualcosa dentro, non so, è come· se avessi qualcosa dentro di me mi faceva sen– tire male, non volevo senti- Léttere re musica, non volevo legg.: re, stavo male perché pen– savo quando Luna si sentiva male e non c'era nessuno che la consolava e a\/eva bi– sogno di aiuto e non c'era nessuno mi rattristava e mi ha messo in crisi perché non c'è solo lei ma molti in tut– to il mondo. Spero di incontrarl·a di nuo- · vo, per me è sul serio come una mamma come aveva det– to lei quando pa~lavamo as– sieme è come aver trovato quello che cerchi; tutti i giorni legg:i leggi ma non serve a niente devi provare guardare viverla la realtà, io che vivo solo di •lavoro (8 ore) di lettura, molto, e tut– te ,J.eesperienze che ho so– no attraverso la lettura, non avevo mai pensato a quella gente che diceva • voglio conoscere gente e mi faccio esperienza • adesso ho una voglia matta di girare, preri– dere il mio sacco a pelo e girare, ma non posso darei un dispiacere ai miei i qual_i poco per volta glielo farò capire e al momento buono quando i m'iei capiranno an– drò via tranquillo senza aver fatto del male a nessuno e potendo così aver ,l'affetto ancora dei miei, comunque spero di rivedere Luna per– ché mi aiuti, perché una ra– gazza come lei non ·la tro– verò più, anzi la troverò ma quando capirò la vita e ca– pirla da solo non ce la farò mai ne ho avuto la prova con lei. Voglio solo ringra– z;iarla di quando in via Roma mi ha greso a braccetto co– m·e se eravamo innamorati e dicevo dentro di ·me • co– glioni cremini, figlie di put– tana con i fiorucci che vi abbracciate e vi baciucchia– te, adesso. anch'io cammino con una ragazza al .fianco e non è un robot ma una per– sona umana • dato che io cammino per tutte le strade da solo e dato che via Roma è il centro è un supplizio per me OKEY lascio il mio indirizzo alla redazione e an– che il numero di telefono pregando di non d~rlo a nes– suno e chi si volesse met– tere in contatto con me di darle il suo indirizzo alla re– dazione il quale me lo farà sapere se può OKEY ciao GRAZIE LUNA, GRAZIE A VOI. lo abito a Torino. Saluti anar– chici, Toni. Ci vediamo tuttti a Zurigo a vedere i Pink Filoyd. P.S. Chi potesse darmi no– tizie di Luna mi farebbe un favore.
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