RE NUDO - Anno VIII - n. 52 - aprile 1977
RE NUDO/60 Massimo: Cioé, lo -vuoi ma non ci credi. Finardi: In effetti bisogna cerca– re di ottenere tutto il più presto possibile! Il mio non è forse il tutto e subito degli autonomi di un certo tipo, E' un tutto e subito a cazzi miei, capisci? Non ascol– to più promesse!! Cominciamo a mettere carne al fuoco ... energia, rock and roll. pulsazionL •diesel per l'appunto, Noia: Infatti il disco si ispira a questo! Finardi: lo chiamo Diesel il ritmo che c'è sotto la mia musica. Non è né rock, né jazz ... è una specie di motore, una immagine di pul– sazioni molto elettriche, molto veloci, tese ... se vuoi! E' un fatto di base. E' proprio come mi fun– ziona la musica, anche a livello fisico, Vog.lio tutto e subito non è uno slogan, è uno sfogo!! Adriano: lo questo trionfalismo, l'ho notato anche rispetto ai tuoi precedenti LP. Mi ricordo certi tuoi pezzi, come «La radio», che mi sembravano molto superficia– li. Se si pensa criticamente alla situazione delle radio libere il di– scorso diventa veramente un al– tro. Per cui dire che le radio ... li– berino la mente ... Al Lambro poi, mi ri,cordo che cantavi cose tipo: 11 ancora un tre per cento ...• eoce– tera, .. e... Finardi: Certamente, io ci crede– vo come ci credevano tutti. Era un passo avanti, poi potevamo farne altri dieci. Adriano: Eoco, qui ritorna H di– scorso che faceva prima :A.ndrea. Tu pensi che all'interno di strut– ture di potere tipo il parlamento, le leggi eccetera... si riesca a modificare qualcosa. però lottan– do sempre all'interno di esse. Finardi: Le strutture possono es– sere fatte crescere in qualsiasi direzione. Il parlamento può cre– scere a qualsias·i livello, può di• ventare qualsiasi cosa, Poi vorrei precisare che rispetto a due anni fa, i miei dischi avevano certa– mente un carattere trionfalistico, però non come inno o celebrazio– ne, «Sugo» era il disco della spe– ranza, vi riporta l'atmosfera del 15 giugno. Ora non faccio più queste cose. «Diesel .. ha chiara– mente un clima diverso, proprio perché siamo in un momdnto di– verso. Oltretutto io non ho la pretesa di fare discorsi universa– li •che durano tre secoli ... io non sono uno che legge molto, stu– dia ... sento le cose· molto emoti– vamente; non ho molte capacità di farti un discorso ·luci,do per crearmi tutta una struttura filo– sofica. Le mie, sono più che al– tro percezioni. Infatti i miei testi sono frasi semplici, corte, chia– re, da immagine, tutte dentro co– munque a una loro logica coe.ren– te. Ognuno si esprime attraverso i suoi processi, 'io mi esprimo così, non potrei esprimermi di– versamente. Roberto: Volevo chiederti come hai vissuto direttamente la situa– zione dei concerti e dei vari cir– cuiti culturali in quest'ultimo pe~ riodo, anche rispetto a confronti polemici con la gente o con cer– te organizzazioni politiche. Finardi: I primi casini sono suc– cessi sabato scorso a Carrara. in un concerto organizzato dal la F.G.C.I. Succede così: di casini ne succedono sempre, volantini, gente che viene, tutto regolare. Si discute, qualcuno leg,ge un co– municato, si fa un <dibattito a fi– ne concerto, oppure il problema del prezzo, chi sfonda e chi no. Insomma sono casini in cui però esiste un confronto ape,rto e ri– solvibile. Cioè, il tipo di situazio– ne che viviamo, quanti sol,di prendiamo, i rapporti tra di noi, H rapporto con la gente ... è quel– lo che è, capisci? Sabato invece. non c'è stato niente di questo, So– no arrivati, c'è stata una menata sul prezzo, si sono picchiati han– no sfondato, sono entrati, si so– no messi in un angolo e h::inno fatto casino tutto il tempo. Pole– mica e basta. Nessun confronto, nessun tipo di proposta politica. Quando i casini sono il discutere sulla mia musica, sui testi, sul concerto o sulle organizzazioni si riesce sempre a discutere, o co– munque a capirsi. Secondo me poi, la questione è sempre come ti rapporti alfa gente dal palco. Se sali sù e fai l'essere umano va bene, Il problema sta nel non essere una marionetta o un divo, ma pres·entarti come sei. Per questo ci vogliono le situazioni adatte. Avere un rapporto con la gente in un palasport, è impossi– bile. Al Lambro per l'appunto, mi è andata molto bene, ma io mi sentivo molto teso e stavo male, Adriano: Quando l'anno scorso c' è stata la rassegna dei cantauto– ri organizzata •da Canale 96, ri– cordo che quando sei arrivato tu, c'è stata una spaccatura nel pub– blico, in cui la maggioranza più politicizzata era molto contraria al tuo discorso ... Finerdi: Sì, ma qui c'è un equivo– co di base. Un sacco di gente si è incazzata, Di me sono state dette cose ben peggiori deHe va– rie critiche sulla musica, Accuse ingiusHficate come se lo spetta– colo fosse un'operazione di vio– lenza. Non capisco cosa serve starsela a menare per queste co– se. Capisco uno a cui non piac– cia la mia musica, i miei testi, o che mi ,dica <:he sono un coglio– ne al limite, ma dire sei un fasci– sta, un agente della CIA solo perché sono stato due anni in A.merica. è assurdo
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