RE NUDO - Anno VIII - n. 52 - aprile 1977
RE NUD0/54 Librazione r 'l!,, :..-– =---– ,è'a,."bl'-'!Fa:;-.: ShantaJa ~~~ -- Frédérick Leboyer Shantala Bompiani Solo in questi ultimi anni si è cominciato a parlare di na– scita senza violenza. riferen– dosi al libro di Frédérick Le– boyer • Per una nascita sen– za violenza • Ed. Bompiani in cui si spiega come per ogni bambino che nasce il parto sia una cosa così ter– rificante e penosa che spes– so il ricordo traumatico im– presso nel subconscio per tutta la vita provoca angosce e paure. Addirittura tutta la cultura orientale, che accetta come dato di fatto la reincarnazio– ne, fa risalire al momento del parto la perdita della co: scienza e della memoria del– le vite passate. In Italia i nuovi metodi rac– colti e riproposti da Leboyer sono stati accettati per ora solo dall'ospedale Vittore BUZZI in via Castelvetro 32 a Milano. Anche in questo ospedale, però, e parlo per esperienza personale diretta, malgrado si siano fatte le di– verse cose possibili per ren– dere meno drammatico e più tranquillo l'atterraggio sul pianeta, evitando ogni gesto di routine, con luci soffuse, il contatto con l'esterno del ventre materno. seguito da quello col padre piuttosto che· col medico di turno, la nascita pur non dolorosa è comunque violenta come l'e- ( ruz,ione di un vulcano o co– me un fiume in piena. Diventa così fondamentale tutto quello che succede da quel momento in poi: se -le pappe certo sono fondamen– tali, soprattutto se offerte in un piatto morbido e tiepi– do quanto il seno della ma– dre, è altrettanto importante ricreare iI contatto che iI bambino ha perduto quando ha vissuto la sua prima pau– ra, cioè all'uscita dal corpo materno. A questo ,punto è di nuovo Leboyer a darci qualche indicazione su come procedere nel libro • SHAN– TALA • edito da Bompiani col sottotitolo: • l'arte del massaggio -indiano per far crescere i bambini felici • e che, con l'aiuto di Shantala. t;na ragazza indiana, ci guida attraverso un'esperienza nuo– va per noi, ma anche antica. Dopo il primo mese di vita, in cui si sconsiglia un vero e proprio massaggio, questo libro diventa un vero e pro– l)rio manuele tecnico. Seduta a terra col bambino rivolto verso di voi, nudo sulle vostre gambe, una va• schetta di olio. tiepido (a digiuno prima del bagno è il momento ideale) pensate sotci' a quello che fate, siate lì; concentratevi su di lui, parlate al piccolo con tutto il vostro essere mentre lo mas– saggiate dal petto alle brac– cia alla mano, dal ventre al– le gambe ai piedi, sul dorso, la faccia e il naso. conclu– dendo con tre esercizi mol– to vicini all'hatha yoga. Eccoci al-la sorgente, all'ori– gine ... Le due braccia incrociate sul petto per liberare la schiena e la gabbia toracica da tutte le tensioni che potrebbero perdurarvi; un braccio e la gamba opposta, opponendo a una spalla l'anca, per scio– g,liere ogni irrigidimento del– la colonna vertebrale ed in– fine il • LOTO » (•le due gam– be incrociate) per provoca• re la apertura e il rilassa– mento delle articolazioni del bacino e cosi si arriva al ba– gno nel quale l'acqua finirà completando il vostro lavoro, Dopo la prima settimana, ac– quistando elasticità e sicu– rezza. tutto si fa più sem– plice, il bambino è• senz'al– tro diventato più tranquillo, più rilassato. più sicuro, è in grado -insomma di iniziare a costruire su buone bas·I ,la sua vita di domani: se vi sa– rà sembrato di ~1ver speso molto tempo per 1 irar su un bambino, ivi renderete p.oi conto che in questa espe– rienza anche voi siete cre– sciute: CAMBIATE. IL PESCE BAMBINO C-lo_oegf_ ---aot-.1~ Michele Zappella Il pesce bambirio Feltrinel Ii (200 pagg. 2.000 L.) E' un volume della sezione Nuovi Testi curata da Gio– vanni Jervis. L'autore ha messo questo sottotitolo , · Come la società degli adul– ti deve riapprendere ad a– scoltare il bambino': impe– gnativo. Ma il libro dà sod– disfazione. Un libro 'alterna– tivo', ottimo anche per chi non ha bambini, né fratelli o sorelle molto· 'minori·. Ci si trova lo stesso. E' una ana– lisi di come il cor,rente mo– do di vivere degli adulti por– ta alla diminuzione della ca– pacità di ascolto dei DESIDE– RI dei bambini, di éome il loro spazio· relazionale venga sempre più ristretto e sClf– focato, di come insorga e si sviluppi la 'esclusione' del bimbo. E' anche una analisi di come il sistema assistenziale cor– rente usa ' gestire ' le diffi– coltà relazionali del bambino, ghettizzandolo in un ' tèrrlto– .rio artificiale, separato'. Di come tale gestione s·i fonda (e conserva ferocemente) sul dislivello di potere e di sapere tra adulto e bambino. Ci sono squarci bellissimi sui · comportamenti autorita– ri ·. sulla continuità-amplifica– zione famigl-ia-scuola. 'Avviare un comportamento alternativo implica il recupe– ro della dialettica là dove si è fratturata, e quindi la di– sponibilità ad un ASCOLTO del desiderio dell'altro, come via d'accesso a un più vasto recupero della sua storia ... '. C'é un capitolo sconvolgen– te, il terzo 'Mutismo eletti– vo e desiderio del bambino', svolto soprattutto con bambi– ne di quartiere periferico, che è lo squarcio della no– stra storia di ieri e imche di oggi. L'autore utilizza In modo af– fascinante il concetto di 'ter– ritorio•' (sia · reale ' sia ' in– timo ') mediandolo da Kon– rad Lorenz. etologo. C'é una citazione da ripren– dere: 'Infanzia-onda continua di rivoluzione sistematica– mente stroncata dai · gran– di ·, questi reazionari. Ahimè Pintor Momento critico Avulso, F. U. 68 M.R. • Perchè fare il critico (co– s'è poi il critico? un cripti– co senza pi) se non per par– lar-e di sé? E come parlare di sé se non parlando d'al– tro, anzi d'altri? Cos'é il • sé • se non vago specchio dell'altro, e cos'é l'altro da sé se non la parte di sé che si può rigettare e ributtare sull'altro? • Questo stavo di– cendo l'altra sera mentre ero a cena con un gruppo di me
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