RE NUDO - Anno VIII - n. 52 - aprile 1977
RE NUD0/46 STRUNZTRUPPEN Inflazionato ormai il genere.._dei film deM'orrot'e, evidentemente qualcuno a pensato di lanciare quello dei film dello squallore. Antesignano del genere è stato indubbiamento Renato Pozzetto, e questo merito storico non glielo si può togliere. Vediamone un po' la genealog'ia: Dario Fo in– ventò iI personaggio delfo sbailla– to, Enzo Jannacci era lo sballato vivente e inventò a sua volta il personaggio dell'interdetto, Re– nato Pozzetto era !'interdetto vi– vente e a sua volta creò il P:irila al'lo stato purissimo, quest'utltima figura si incarnò in Massimo 8011- di (co-protagonista di Sturmtrup– pen) che speriamo vivamente non crei un nuovo mostro di co– micità, a che perchè a superarsi in discesa si finisce spetasciati contro il muro. Ma mentre Fo vi– ve in una torre d'avorio, e Jan– nacci in un ospedale d'avorio (dove per altro pochi lo hanno in– contrato), Pozz,etto e amici rive– lano una spiccata attitudine a far gruppo e a circondarsi di loro si– mil'i. Imbarcano dunque per una splendida impresa: Manzotti Achill-e (Grande Ammiraglio) pro– duttor,e del film, e amico di Anto– nel'la Traini, cioè l'ospite di un al– tro celebre Renato (Valilanzasca): dato che lui stesso confessa di avere annusato coca viene da chiedersi chi gliel'avrà forn:ita in questo giro di amic-izie; Bonvi (mozzo di bordo) dis·egnatore del– la striscia Sturmtruppen, raro condensato di vecchie barzellette di ambiente miHtare dove i tede– schi parilano con le zeta e le kap– pa, come nei film comiici ameri– cani del periodo bellico; Semperi SaJvatore (Nocchiero) iniz·iatore del filone erotico-provinciale e sedicente radicale, come del re– sto Tinto Brass (e per noi resta un mistero come ,questi' campioni della «peste emozionale» oltre– ché dell'antifemminismo mi'litan– te possano continuare a dirsi ta– li. Qui sta la sorpresa, bisogne– rebbe dire a Emma Bonino che a t0rto se la prende invece col Ca- sanova di Fe,llini). ; I molti altri impl-icati non ci va di nominarli per tenerezza, anche s·e francamente non si riesce a capire perché Enzo Jannacci, sempre giustamente ri>luttante di fronte alla televisione e a:1"8 macchina da presa, poi finisca sempre col mi·schiarsi (o per mu– sica o per testi) aMe operazioni cinematografiche più squalli,de dell'anno. Altro mistero è la prn– senza nel film di Corinne Clér (quelia di Histoire d'O) che non fa praticamente nulla (se non, co– me d'obbligo, mostrare. ma assai fuggevolmente, le tette). Eviden– temente qualcuno della Truppa, aveva visto l'Hi-stoire d'O e s'era fatto venire delle fantasie. Dopo le interviste rilasciate dal-la' , Schnei<ler su Bertolucci e Tinto Brass, non sono .più un mistero le bassezze personali di certo ci– nema ... del cazzo. Visto il «cast», vediamo il film. .La roba in questione è un con– densato di vecchie barzellette (ti– po la rivista della truppa e quello che dice «mi son cagato addos– so») e di gas di altre strirp {,la ba– raoca di Cochi che è come l'in– terno della cuccia di Snoopy) o -di res·i•duati questi sì bell-ici per– ché .presi di peso dal vecchio avanspettacolo (tipo l'incredibi'le duello a scoregge tra Renato e Robutti, altro compagno misterio– samente coinvo·lto nella truppa), non mancano infine le battute sui «culi» impersonati nel fMm da Teo Teocoli, ufficiale nazista nel «pubblico» e _arabo· nel «pri– vato»! Ma ci sono due punti che più d'ogni altro meritano di es•sere sottolineati, perchè rivelano co– me, sotto specie di satira politica di sini,stra (e in questo caso per– sino in qualche modo di sinistra– " non conformista »), si contrab– bandino contenuti purissimi di destra. li •primo è la consumazione di droga nella trincea. Si tratta di· una scena dove la Truppa consu– ma droga di vario tipo. Appunto di ogni erba un fascio. Uno si fa uno spineHone, uno si buca, r al– tro annusa. E poi tutti insieme fanno «le facce». Il che dovrebbe essere un discorso •liberatorio (nelle intenzioni) e fare esilara- /
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