RE NUDO - Anno VIII - n. 52 - aprile 1977

- ...,:· ~ ~; ·--....,~ L ~ :::-,.. ~ :- ~_, .... --· .......==fl • ~·--- • . L:::::> , ... ' \ \ . '\~· \ f . . ~ ··~·: .. l '• poi spiegato Pte-San-Waste-Win, una giovane scura guerriera hunkpapa ... Dal le ruvide pareti scolastiche le aule grigie non avevano certo potuto parlare di gioia. L'odore della normalità della morte avvolgeva oppressivamente spauriti bambini inchiodati ai loro posti-non-si-muova-una– mosca-m i-fate-mori re-gesù-ti– guarda-da 11 'alto-del la-parete-nel la– scuola-i 1-maestro-e-la-maestra– sono-come-i 1-padre-e-la-madre- nel la-fam ig Iia. Imbecillità dei maestri. Maestri dell'imbecillità. MAESTRI ELEMENTARI TAGLIATI A FETTINE E INCOLLA TI SU FOGLI IN .CORTILE. Per l'ennesima volta il piccolo Colui-Che-Gioca-Con-Gli– Aeroplanini-Di-Carta era sta_to punito per non aver lasciato il giusto numero di quadrettini tra una riga e l'altra. Ma questa volta tutto lasciava intendere che le cose sarebbero andate in modo diverso. LA RIVOLTA ERA NELL'ARIA. LA' SI RESPIRAVA NEI FIORI E NEL SOLE. NEI SORRISI E LE STRETTE DI MANO. NELLE CAREZZE SUI CAPELLI-DONATA E I GIOCHI IN CORTILE. NEGLI ODORI DI FUOCO IN CUI ERANO AVVOLTI I PICCOLI OGLALA IN AMORE. SITUAZIONE. I vetri delle finestre tremarono e scoppiarono mentre il sole dopo una secolare titanica lotta riusciva ad appropriarsi delle ammuffite e putrefatte aule stantie che non ressero all'impatto e si criticarono radìcalmente NEGANDOSI. Fiori selvaggi si impadronirono delle cattedre e dei banchi. Cespugli assetati si installarono nei corridoi che si scuotevano dal torpore. Rose, crisantemi incazzati che si liberavano del loro disperato ruolo, ciclamini e violette di velluto, mughettini tranquilli e saggi, gerani altoatesini, cardi assolati e stanchi, tra cui saltellavano gnomi rane e folletti buffi e colorati. Lo Schratl. Nel girotondo sotto la direzione, Parra-Wa-Samen dei Comanche Yamparika raccontava lentamente: « Un re. di nome Federico, andò RE NUD0/19 in guerra a cercare il nemico. Ma il nemico era andato a comprare il gelato, infischiandosene del re Federico. - Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto! - Adesso no, finisco il sorbetto. - Vieni fuori, chè ti aspetto con la spada e la lancia. - Adesso no, perchè ho il mal di pancia . Re Federico, per la disperazione. buttò la corona e andò in pensione ». Persino la vecchia maestra stanca del 4° piano non riusciva a trattenere il bisogno di muoversi e lanciare selvagge urla tra i Suoi ex scolari. Ruoli rovinavano maldestramente e rumorosamente a terra lasciati soli a gironzolare spenti tra pareti ora ostili. Alcuni furono definitivamente eliminati a colpi di pratica della critica radicale anche se tentavano sempre di riprodursi (l'araba fenice) sotto mutate spoglie: Ma le forze della Vita avrebbero avuto la meglio su quelle ormai scialbe della Sopravvivenz 1 del l'Apparente , Spettacolarizzato. Dalle foglie di una grossa quercia avvertì ancora Colei-Che– Parla-Celtico-Guidando– Spericolatamente-1 'Automobile– Rossa mentre preparava enormi pentoloni di colori di guerra– drogheria: " Le fooglie cadono. Sono rosse gialle marrone e secche. Il sole non scalda più tanto •. Il luuuuuuuungo treno dei radicalmente riscoperti e liberati desideri non riusciva mai a arrivare a destinazione. Nè probabilmente lo voleva - qualora lo avesse potuto. Nella sua pazza frenetica corsa investì anche i grossi e mai sazi supermercati che si profilavano oltre lo spazio tenuto dalle forze della Vita-Oglala e reso libero dalla presenza della Vita stessa. « COMUNISMO E' IL MOVIMENTO REALE CHE TRASFORMA LO STATO DI COSE PRESENTE » - disse un vecchio barbuto guerriero dagli occhi teneri seduto su un'altalena infilata tra rami di nodosi ulivi azzurrimare. Non rimase prodotto su prodotto.

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