RE NUDO - Anno VIII - n. 52 - aprile 1977

RE NUDO/10 · ABBIAMO DANZATO, DIPINTO, SCALDATO ... Abbiamo danzato a lungo intorno al Totem della nostra Lucida Follia ... Abbiamo danzato e giocato intorno al fuoco della nostra Umanità ... Abbiamo dipinto i nostri volti con i colori della Guerra e della Festa, della Fantasia e dell'Amore, della Gioia e della Natura ... Abbiamo scaldato i nostri corpi con il fuoco delle nostre Vibrazioni, con la tristezza e il sorriso. con le lacri– me e la felicità dei nostri sguardi ... Abbiamo danzato e lottato con il vol– to bagnato dalla pioggia, con i ca– pelli sferzati dal vento ... La stagione delle grandi piogge è fi- nita... · 10, 100, 1000 mani, ovunque, si sono strette per innalzare l'ascia di guer– ra!!! La stagione del sole e dei r.,ille co– lori è arrivata!! E' tempo che il popolo degli Uomini scenda nelle verdi vallate per ripren– dersi tutto il mondo che gli appar– tiene ... da quando i fiumi scendono dalle montagne, le nubi solcano il cielo e gli uccelli nell'aria cantano il loro messaggio d'amore. Le giacche blù hanno distrutto tutto ciò che un tempo era vita ... hanno soffccato con /'acciaio e il cemento il respiro della natura ... Hanno creato un deserto da morte e lo hanno chiamato •progresso»! Ma ir Popolo degli Uomini ha ritro-, vato se stesso, la sua forza. la sua fantasia e la sua volontà di vittoria e grida più forte che mai, con gioia e disperazione, con amore e odio: guerra 11 Che i nostri Tam Tam, suonino più forte che mai... Che il nostro can– to giunga a tutte le tribù degli emar– ginati, fricchettoni, apprendisti, dro– gati, studenti, omosessuali, femmini– ste, poeti, pazzi e pazzi poetici, bam– bini, animali, piante, per radunarsi in un grande happening di guerra e fe– sta, per imporre ai visi pallidi la lo– ro resa senza condizioni sugli obiet– tivi approvati dall'assemblea del Po– polo degli Uomini il 25 febbraio: 1) Libertà per Paolo e Daddo e tut– ti i compagni arrestati 2) "Abolizione dei carceri minorili (come tappa per /'abolizione di tutte le prigioni), abolizione del foglio di via 3) Requisizione di tutti gli edifici sfitti per la loro utilizzazione come centri di aggregazione. socializzazio– ne dei giovani per una vita altern3ti– va dalle famiglie 4) Finanziamento pubblico di centri alternativi di disintossicazione dall' eroina e di tutte le iniziative cultu– ra! i autogestite 5) Riduzione generale dei prezzi dei cinema, teatri e di tutte le ini– ziative culturali alla cifra fissata dal movimento giovanile 6) Liberalizzazione totale ·iella ma– rijuna, hashish, lsd, pejote, nell'uso abuso, circolazione e coltivazione con monopolio su tutto ciò esercita– to dal movimento 7) retribuzione dell'ozio giovanile 8) 1Km quadrato di verde per ogni essere o animale 9) Liberazione immediata di tutti gli ani·mali prigionieri nelle case o nelle gabbie 10) Demolizione del giardino zoologi– co e diritto per tutti gli animali pri– gionieri di tornart nei loro paesi d' origine 11) Demolizione dell'Altare della Patria e sostituzione di esso con tut– te le forme di vegetazione con gli animali che aderiscono spontanea– -mente all'iniziativa? con un, laghetto per le anatre, cigni, rane e altrn fauna ittica 12) L'uso alternativo degli aerei her– cules per servizi di trasporto gratui– ti dei giovani a machupiju ·(Perù) per la festa del sole. L'assemblea del popolo degli uomini propone da subito la pratica a livello territoriale di ronde antifamiglia mi– litanti, per strappare i giovani e spe– cialmente le giovani alla tirannia pa– triarcale e· poter vivere collettiva– mente il giorno, il pomeriggio e le mille notti che v0rranno! GLI INDIANI METROPOLITANI LINGUA BIFORCUTA Intervista a Silverio Corvisieri D. Ti ho visto all'Università, du– rante gli incidenti con Lama del giovedì Nero, di cui poi hai riferi– to anche alla ·camera ... Puoi rac– contarci come li hai vissuti in pri– ma persona, da un punto di vista emotivo. «privato»? ' R. Gim,edì sono arrivato all'Uni– versità con un po' di ritardo; il servizio d'ordine del PCI era già fuori e rispondeva da viale Regi– na Margherita al lancio di sassi. Ho riconosciuto alcuni di questo servizio d'ordine perché si tratta delle stesse persone che dieci– quindici anni fa riempivano di botte nie e gli altri giovani della FGCI o della FGSI quando nei cortei antimperialisti volevamo andare al l'ambasciata americana o comunque dare un carattere più militante alle manifestazioni. Erano piuttosto esterrefatti per quello che era accaduto; forse per la prima volta in vita loro era– no stati costretti a fuggire. Gri– davano «fascisti. fascisti" e pen– so che lo facevano soltanto per– ché non potevano ammettere la verità, senza sentirsi. come si di– ce a Napoli. «cornuti e mazziati ». All'interno dell'Università ho tro– vato un gran numero di compa– gni, di studenti in genere. La co– sa mi ha stupito perché pensavo che dopo gli incidenti il grosso · se ne fosse andato a casa; inve– ce erano tutti lì, in assemblee o in crocchi, a discutere, a decide– re il da farsi. Mi è parso di poter. distinguere una parte più presa da compiti - come dire? - militari (la polizia era schierata fuori, die– tro a quelli del PCI), mentre altri erano p1u interessati a valutare I' accaduto. Ho parlato .con molti compagni e, per·quello che pote– va contare, ho espresso la mia solidarietà. lo avevò qualche ti– more che il movimento potesse risentire in modo negativo del ca– .sino che la stampa, la Rai-TV, ·il PCI avrebbero fatto sugli inciden-

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