RE NUDO - Anno VIII - n. 51 - marzo 1977

.. RE NUD0/52 «Se sarò buona» è i I commento costante di Agnese davanti ai continui incarichi che le vengono . attribuiti dai dirigenti di partito. Tenacia, modestia, umiltà e spiri– to di sacrificio sono le qualità che animano questa donna cin– quantenne, una donna che è sem– pre vissuta pensando che la poli– tica è una cosa da uomini è che in famiglia bastava leggesse suo marito perché lei doveva lavora- ,re. Anche nel suo improvviso rap– porto con la poi itica Agnese su– bisce e accetta il rapporto pater– nalistico che il partito 1)1aschio le impone. La formazione di .A– gnese partigiana avviene gradual– mente: durissima coi nemici, sot– tomessa coi suoi. Continuamente frustrata nella sua funzione di corriere-mamma senza mai veni– re gratificata per quello che fa– ceva, Agnese si getta sempre di più a capofitto nel ruolo che le è stato affidato «nella memoria di suo marito». Tutto l'eroismo di Agnese è interno e circoscritto nel ruolo della donna impulsiva fortè contadina tradizionale. An– che la sua morte così coraggiosa è conseguente al suo ruolo. Non credo però sia giusto imputare al regista questa caratteristica del– la figura di Agnese. Probabilmen– te è molto più realistico, quèsto personaggio, pensando alla collo– cazione storico-geografica, che non se I\Aontaldo furbescamente ne avesse fatto una suffragetta femminista. Anche i tratti dei personaggi mi– nori sono tutti magistralmente ca– librati; l'unica sfasatura è magari riscontrabile proprio , nel perso– naggio della protagonista, infatti in alcune immagini Ingrid Thulin tradisce la sua origine non~ pro– prio di contadina emiliana., La ca– libratura dei personaggi ed il ri– gore degli episodi fa pensare- al– la volgarità e alla grossolanità . che facevano dei personagg·i di «Novecento» delle vere e proprie caricature, soprattutto nella· se– conda parte del film di Bertoluc– ci. Molto meno pretenzioso del «Via col Vento» made in ltaly, l'Agne– se di Montaldo, sen'za essere la sua migliore opera è finalmente un film che si vede volentieri; il che di questi tempi è una qualità rara del nostro mercato naziona– le. 81b ·atee Gi o Gl~UITO AL1E- ~1\/i NAPOLI Data l'assoluta mancanza di TUT– TO, qui a Napoli, io e Francois vogliamo organizzare un centro– cooperativa in cui si possa: realizzare e vendere artigia– nato realizzare, esporre e vendere quadri, sculture organizzare una cucina, macro– biotica e no_n, che costi poco organizzare jam sessions, fil– mati, e qualsiasi altro tipo di happening dormire se non si hanno altri tetti o letti -, realizzare qualsiasi altra idea ci venga, o ci venga proposta, in seguito. Non è utopistico, Francois ha già fatto qualcosa .del genere a Pa– lermo, negli anni scorsi. Abbiamo già trovato il locale adatto. Si tratta di trovare persone che collaborano fattivamente. Inoltre non abbiamo e non vogliamo fi– nanziatori. Il necessario deve ve– nire dalle tasche di tutti: è l'uni– co metodo valido di autogestione, e direzione collettiva. Credo di aver detto tutto. Chi è interessato (lavoro duro– coinvolgimento totale) mi telefo– ni quando sono in trasmissione: Bruno il merco!edì dalle 21,30 alle 23 LONDRA A chi fa un salto a Londra e voglia trovare posti dove star be– ne con cibi buoni e gente sim– patica possono essere utili questi due indirizzi: That tea room - 37, Great We– stern Road ( una sala da tè dove si trovano anche cibi macrobio– tici con annesso negozio e tanti collegamenti vari) . Comunity Cafe - 29, Winchester Road (Swiss Cottage). e il sabato dalle 21,30 all'1 (del– la domenica) presso NA 88,5 R.R. (88.450 MHz). Tel. (081-) 7434944. Si apnra ne-i prossImI giorni, per iniziativa delle donne e delle femministe napoletane, il primo CENTRO-DONNA di Napoli. L'iniziativa, perseguita con il con– corso di tutte le componenti del - movimento delle donne della no– stra città, ha ·lo scopo di creare un punto d'incontro e di riferi– mento per le diverse espressioni sociali, politiche, artistiche e cul– turali del movimento. Come tale si è prevista una· spe– cifica sezione che dovrà funz,io– nare come centro di documenta– zione, in cui verrà raccolto il ma– teriale inerente ai diversi aspetti della realtà della donna. Il Centro, per •il suo carattere di– chiaratamente •di movimento, sa– rà autofinanziato. P'er l'appronta– mento del materiale fniziaf rriente necessario, chiediamò la collabo– razione di tutte le forze democra– tiche che agiscono nel campo dell'Editoria.

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