RE NUDO - Anno VIII - n. 51 - marzo 1977

E' vero, l'opernio maschio adulto lavoratore: questa è la visione che lega il '21 al '77. E proprio qui Berlinguer e Montini sono ta– li e quali come la famosa coppia di padri di famiglia sig. Rossi e sig. B_ianchi che si somigliano ben più di due gocce d'acqua pur essendo della DC e del PCI. L'austerità coatta. ha fatto scatta– re in Enrico la geniale trovata coerente al suo profondo: il so– cialismo può essere costruito so– lo con la sferza dell'austerità e del sacrificio. La civiltà è il frutto del domi– nio sul desiderio. Questo vecchio adagio biblico ed ebraico è uno dei luoghi comuni, delle banalità fondamentali su cui si è costrui– to il mondo cristiano-borghese e oersino la critiica ad esso (anche Freud e persino Marx sono mala– ti di «civiltà», in eccesso s'inten– de, non che non vada bene in niente e per niente). L'adagio di– ce una verità, vera verità di que– sta civiltà. Dante condanna Fran– cesca e Paolo come peccatori carnali: coloro che non sottomet– tono il talento (desider•io) alla ra– gione. In una formuletta il Poeta ci ridà la solidarietà qel cristianes•imo e della civilizzazione, i poeti vedo– no lontano: non va affatto esclu– so (Dante parlava da un punto di vista extratemporale) che il Mo– ral-Socialismo vi fosse compre- so. I La morale del Lavoro è la versio– ne profana della morale del Pec– cato. Questo è il punto. Un punto che, fino a quando si mantiene, •impedisce il salto di civiltà. Lo scandalo di un concordato che può essere firmato da Mus– solini, ribadito ,da Togliatti com– plice nell'approvare l'articolo 7, conservato dall'accordo Andreot– l'i-Berli.nguer, non è affatto scan– daloso: la protezione della Chie– sa protegge un segreto conser– vandone uno stracciato travesti– mento: •il movimento operaio, fi– nora, è solidale con i suoi natali, ribatte con un nuovo anello la vecchia catena della castrazione, distintivo supremo deglii onesti uomini di ogni classe. Carni! o Benso Conte· di Cavour nel 1850 parlando a proposito de,lle legg•i Siccardi che aboliva– no il foro ecclesiastico, il diritto d'asilo e la mano morta e nel 1855 proponendo I 'incameramen– to dei beni eccles•iastici da parte dello Stato, costituisce un raro esempio di lotta al privilegio ec– clesiastico. Conosciamo già l'ovvia obiezione a questa notazione e a tutto il re– sto: questo è il vecchio antiicleri– calismo borghese che se la pren– tleva con la Chiesa per prendere beni e terra! Certamente. Quello era il vecchio anticlericalismo borghese: permettete che s•i noti la sua robusta dentatura a para– gone del livido biascicare delle eminenze rosse di oggidì. Altro punto: Cavour spezzava la rigidi– tà materiale morale della Chiesa (che, a quei tempi, si intestardi– va a condannare le ferrovie, le poste, il saper leggere e scrivere da parte della gente comune, co– me opera del demonio): la mora– lità restrittiva della Chiesa impe– diva allora al mondo borghese di accettare ciò che suonava con– danna alla sua stessa esistenza. La borghesia ha educato la Chie– sa a bastonare perché ricono– scesse come sciocchi scrupoli di dettaglio i suoi, stante che sulle questioni di fondo l'accordo era nelle cose (come oggi si vede). Bene, detto questo va riconosciiu– to che il PCI è, al meglio, incapa– ce, per ragioni certo oggettive, di elevarsi fino a Cavour! Augu– ri! Un'occasione da non perdere, questa del Concordato, per inco– minciare a sporcare i panni degM onest'uomini. Panni di tasca: dal fisco agli oratori e ai cinema che si lasciano senza protesta in ma– no loro; panni di cuore: tutta RE NUD0/13 questa pestilenziale varechina del corpo che è la morale cristia– na come paramento festivo della morale del lavoro. Fatta qualche eccezione per qualche professio– nista del la gaffe che ha scambia– to il cristii::mesimo per tutto ciò che piace a lui (e in certi casi lui o lei non sono davvero, fortu– na vuole, degli onest'uomini), questo appuntamento del Còncor– dato può essere preso per quel che può dare di meglio : una vera battag Iia anticristiana. Sì, basta impostarla così per sentire nell' intestiino crasso l'obiezione al vecchio adagio: è una battaglia arretrata! Già, perché non dicia– mo, e con -la serietà di chi sa scherzare veramente, che la teo– ria della Immacolata concez•ione è una delle più grandi ,porcherie che si siano sentite? Percn-é an– che noi, quelli che più sanno di sé, hanno amato, almeno una vol– ta, una •immacolata immagine di fanciulla; che assomigli più a quella dell'aranciata S. Pellegrino che a Beatrice è una, quasi tra– r,curabile, differenza temporale di una stessa Cultura. Campa cavallo che l'erba cresce di Luca Gerosa storia, cucina e coltura della cana– pa Edizioni Re Nudo pag. 180 L. 3. 500 Lo potete trovare in tutte le librerie oppure richiederlo in Via Pastorelli 12 al prezzo di L. 2.800 + L. 500 di spedizione oJJ,O c,he ,e_~ v~~ -- 6q ~ , ~ ~ t l[lilll!I (':::l ~ mm.mm t mrmmt1mm 1:r 25 llllllll~ll 111 ~ ...., .. • -– ' ~ ,~~ '·/ ·. ~ _· .. · .. /

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