RE NUDO - Anno VII - n. 49-50 - gennaio-febbrario 1977

RE NUD0/62 Lettere· Cari Compagni Libertari? Ha la presunzione di voler aprire con questa mia lettera (o forse sfondo una porta già aperta?) un dibattito su di un certo modo di fare «libertario» che fa tanto chic anche negli ambiti più borghesi. Ho qui sotto gli occhi un campionario di varie riviste che abbraccia– no una certa area di sinistra, diciamo, che va da le mode borghesi (Doppiovù, l'Uno) a riviste meno borghesi e più impegnate (la vostra). Le prime due mi hanno, se non schifato, sinceramente colpito per la loro smania di mettersi più a sinistra dell'al– tra, ma senza dimenticarsi che anche a quattordici anni si può diventare campioni di motocross, «che tutti i giovani (?) hanno letto 'Porci con le ali', ma solo i liceali ne sanno capire appieno il significato», «che tutti possono fare basket o tennis» (Doppiovù), oppure come fa l'Uno che spara a zero su Doppiovù ma penso più che altro per rabbia editoriale più che per Sincera presa di posizione politica. Ma «se Sparta piange, Atene non ride ...Con questo intendo rife– rirmi alla vostra rivista. Ho qui il numero di ottobre (comprato il 13 novembre perché in ritar– do all'edicola) ed è quanto di più stomachevole abbia letto. Incominciamo dalla coperti– na, tante belle facce di cazzo più o meno sorridenti che con atteggiamenti pseudo-intel– lettuali fanno propaganda a Lettere - Lettere chi? Ma a Doppiovù, il giorna– le che ti fa sentire a livello con i borghesi, Cazzo un po' di coerenza, vi siete già dimenti– cati di quello che avete detto per radio assieme a Giaime Pintor (lode a lui!) nel dibattito sulla questione giovanile. Ma andiamo avanti da pag. 26 a pag. 28 è un continuo incen– sare alla proppsta di legge ra– dicale sulla droga. Senza en– trare nel merito della legge, voglio precisare una cosa che voi compagni libertari avreste già dovuto capire: non è im– portate avere leggi più o meno cattive, NOI NON VOGLIAMO LEGGI. Se vogliamo liberarci, e siamo convinti che è l'indivi– duo il punto di partenza che ha volontà propria non pos– siamo ammettere che esista un limite à questa volontà, sia esso più o meno distante. Per la droga quindi non è neces– saria una legge che sia più aperta e che serva per fare ul– teriore propaganda al P.R. (come se non ne avesse-avuta abbastanza con le autode– r:iunce, oppure con tutte le al– tre iniziative che volevano avere un carattere libertario ma erano gestite sempre dall'alto) ma piuttosto una campagna di controinforma– zione autogestita e come voi affermate, purtroppo in un piccolo trafiletto di poche ri– ghe, di un centro autogestito di quartiere per il recupero dei tossicomani. Quindi niente leggi, né refe– rendum che sono valvole di 1a sfogo del potere per il recu– pero del malcontento, ma piuttosto avere il coraggio di agire dentro e fuori i limiti del– le leggi per una più completa autogestione. Saluti, Tullio un compagno anarchico di Napoli. P.S. Il punto interrogativo per me rimane vicino a libertario ma non vicino a Cari Compa– gni, fin quando perlomeno non vedrò scomparire la pro– paganda a W, perché non posso imporre a tutti di accet– tare le posizioni di dopo, ma posso non chiamare libertario chi fa 13ropaganda a Monda– dorì. Lambro! Gli astrattissimi cosmici di un «Re Nudo,, sono stati por– tati alla realtà da 200 «auto– nomi,, (ma da cosa e da chi e per cosa) che per quanto cazzosi cafoni e villani pos– sono essere stati, sono stati loro per la prima volta a fare vegetare il piccolo re in festa. Piccolo di coscienza autocri– tica e certe volte anche (pur– troppo) politica. Piccolo di fantasia, piccolo di alternati– vismo, ma non di Alternadivi– smo (in poche parole siamo a livelli di festival de l'Unità, solo che c'è più casino, e non caos - sarebbe già trop– po). Piccolo di vita. Si possono risolvere tutte le menate che sono uscite a Parco Lambro. Tutte. Non bastano certo i 4 giorni che ogni anno bene o male ci danno (nel senso che la bor– ghesia ci dà per non romper– le i cogl.ìbni troppo da vicino). Ci danno 4 giorni, noi ci por– tiamo dentro troppe cose te– nute troppo tempo dentro, in 4 giorni dovremmo risolverle. Lettere Siamo uomini ed anche ca– porali quindi è logico che bene o male t.u vuoi risolvere la tua menata. O.K., altri 99.999 hanno la loro. Inevi– tabilmente succederà un ca– sino enorme. Si faranno chia– vate scopate ci si spoglierà, si fumerà, si menerà chi fa bucare, si azzannerà la ma– crobiotica, il Living, gli Area (anche io). Si riderà al femmi– nismo rincoglionito che ci troviamo al Fuori che è un in– sieme di clowns, vestiti fighi tipo sanbabilino sinistrato (vale per di sinistra). Si imprecherà perché anche li c'è il figlio di puttana che ti sfrutta, 5 carte di fumo un grammo e mezzo, e poi che cazzo ce la meniamo se suc– cedono i casini? Certe cose cazzo non si fanno! Un pollo 1500 è un furto tra di noi! È un furto anche far andare a puttane non so quanti polli solo perché non funziona il frigorifero o altro. Cazzo ven– dili a 500 lire invece di farli andare a male. O preferisci mandarli a puttane caro com– pagno dirigente? E poi ti la– menti se alla fine succede ciò! E cosa assurda, diéi compagno dirigente, che non farai più un festival pop... tu! Beh io ti dico che non me ne fotte un cazzo se tu non lo fa– rai più. Lo faremo noi 100. 000 di Parco Lambro 76. Lo faremo etc. etc. Compagno dirigente mi rendo conto che è impos– sibile ciò che dico. Ma ti vo– glio dire che cazzo non è giu– sto che tu dica così. Non è onesto verso noi capisci? Noi crediamo in un ideale che può essere anche il tuo (senz'altro, compagno) e se tu che ci guidi sbagli è giusto che noi ti critichiamo. Se poi reagisci come un dio dicendo che tu non farai più il festival popolare del proletariato gio– vanile perché... sono cazzi tuoi, vabbè allora viva l'auto– nomia e le B.R. (io considero gli stronzi che andavano per Parco Lambro in corteo in– neggiando alle B.R., degli stronzi). Compagno dirigènte noi non siamo pecore che ogni cosa tu fai un bacio, un bravo e un evviva riceverai (!), se fai ca– sini o sbagli te lo facciamo notare. L'esproprio è nato da un tuo errore compagn ! . I I I I J •

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