RE NUDO - Anno VII - n. 48 - dicembre 1976

lizzate e imbavagliate da tempo im– memorabile all'interno di un mani– chino costruito per loro dalla cultura maschile, hanno preso coscienza della qualità espansiva del proprio essere, della natura dell'energia loro propria, ed è una esplosione, una fioritura incredibile. Non si limita ad appropriarsi delle forme, modi e fun– zioni che gli uomini hanno tradizio– nalmente avocato solo a sé (benché questo sia un passo, e un passo im– portante: onqe le donne riscoprono la propria forza fisica, le proprie abi– lità meccaniche e intellettuali, sco– prono la propria capacità - e la gioia - di fare tanto l'insegnante universi– taria quanto la fabbra ferraia), ma le riempie della qualità del femminile, ne fa modi e fànzioni e forme nuove. Così per esempio nell'arte, la musi– ca, la poesia, la pittura delle donne sono cose profondamente nuove. Non solo nel prodotto in sè, ma nel modo di fare, per esempio, musica, nel modo di vivere insieme l'evento musicale, o l'evento creativo in ge– nere. Per questò i dischi di «wo– men's music» danno solo una molto pallida idea di cos'è un women's concert, per esempio. Dell'energia che si sprigiona quando tante donne stanno insieme, e si sentono insie– me, e creano insieme. Le poche vol– te in cui ho avuto la fortuna di assi– stere ad uno di questi eventi è stato uno sballo tipo lds. E la forza trasfor– matrice di questa grande onda tocca anche gli uomini. Che scoprono in che modo il loro ruolo tradizionale ri– spetto alle donne li ha deformati a loro volta (cioè a nostra volta). E im– parano a liberarsi della propria ar– matura, che è il corrispettivo del ma– nichino, e a rapportarsi liberamente sia alla donne che agli altri uomini. Dove esiste un rapporto servo-pa– drone non c'è libertà nè da un lato nè dall'altro. Il rapporto - dice Hegel - è movimento verso il riconosci– mento reciproco, ma tale movi– mento resta incompleto, fallisce. Sia Il servo che il padrone restano congelati in un gesto unilaterale. Non c'è scambio, non c'è circola– zione di energia. È solo al di là del rapporto Ineguale che Il riconosci– mento si compie, e l'energia torna ad essere fluida. Il vecchio Hegel, che era assai sottile, vide bene che Il processo che spezza lo stallo dell'unilateralità parte dal servo. Il servo libera anche il padrone. Così Il femminismo libera anche gli uo– mini. La riconciliazione con le proprie due metà, femminile e maschile, in cia– scuno di noi, comporta un profondo cambiamento nell'atteggiamento ver– so la sessualità, in particolare ri– spetto all'omosessualità. L'individuo che nasce in questo processo è l'an– drogino, o ginandro, l'essere bises– suale, che non è polarizzato in modo esclusivo sull'uno o sull'altro sesso come fonte di gratificazione sessua– le. Ma se queste trasformazioni e questi processi (cultura androgina, o per esempio anche separatismo femmi– nile, che a noi uomini spesso riesce un'idea poco accettabile, eppure se uno si apre sinceramente ai riflessi che gliene arrivano, ne scopre una fondamentale positività) sono per ora localizzati alle punte più avanza– te del movimento, ugualmente im– portante è l'orida vastissima che toc– ca l'intera società americana, la co– scienza femminista incipiente che si spande a macchia d'olio, che coin– volge donne di ogni età e di ogni classe. E riguarda la coscienza del valore del lavoro della donna, lo sfruttamento domestico e sessuale, RE NUD0/27 la violenza contro la donna nei fatti e nelle immagini della cultura maschi– le ecc. Ecologia Se l'economia è la scienza che gioca il ruolo fondamentale nella critica della società industriale nascente, l'ecologia è la scienza critica per ec– cellenza all'epoca in cui si prospetta il tramonto della società industriale e la possibilità della civiltà post-indu– striale. Naturalmente quando sia in– tesa in senso radicale. L'ecologia degli ideologi della società industria– le, di destra o di sinistra, non è più critica di quanto non fosse l'econo-

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