RE NUDO - Anno VII - n. 47 - novembre 1976

Chris Hillman "Sllppln' away" Asylum La mister tambourine man dei Byrç:ls,prima di una fortu– nata serie di covar dylaniane del gruppo di Los Angeles, data ormai più di dieci anni e non sono pochi. Hillman era nella formazione originaria dei Byrds e parte– cipò al piacevole album di riunione intorno al '73. ·· ·Questo lavoro, distrib1,1itoin Italia dalla WEA per !_'etichet– ta Asylum, specializzata in country rock e affini, porta la firma di Hillman e ripropone per la millesima volta giri, suoni, voci e àtmosfere che costituiscono la struttura portante della grande peren– ne colonna sonora d'Ameri– ca.. Una colonna sonora che die– ci anni fa suonava innovativa e riusci a prendere corpo e mente di molti ascoltatori in attesa forse dalla nascita di qualche cosa di cosi sempli– ce e coinvolgente. Niente da dire sulla raccolta, materiale ben confezionato, suonato e cantato con la stessa precisione con cui un impiegato di banca conta i biglietti da diecimila quando chiude la cassa. Le emozioni non saprei dire se ci sono ancora o invece, secondo una ormai ben nota teoria, sono state lasciate in– dietro negli anni '60. Si dice e si parla di questi anni '60 e, a dirne e parlar– ne, naturalmente è quasi sempre gente che, negli anni '60 «c'era» e aveva l'età per farsi prendere dai mille volte nominati Beatles, Stones, Dylan; la tendenza è, oggi, quella di rimpiangere quella epoca, mitica, portatrice di sogni e illusioni. C'è gente che ha impostato una vita (professionale) sul rimpianto degli anni '60. Molta confusione, forse; scu– sate. Il punto, sempre forse, è questo, oppure anche un altro; comunque: o chi scrive oggi e sentiva dieci anni fa, adesso (come me) della mu– sica leggera (leggera) non gliene frega più niente e allo– ra non sente più magie che magari, in realtà, ci sono an– cora (per chi sente oggi, ver- . gine di ricordi dei suoi annni teen), oppure non c'è vera– mente più niente e allora non parliamone più. Comunque per chi ama, nonostante tutto sentirsi in California, fra, cie– lo mare e Vesuvio (riprodu– zione del, scala 1:2) può sfo– garsi con Hillman a suo pia– cimento. Uscendo di casa, poi, atten– zione a ricordarsi che in que– sta stagione, in California, c'è il sole, quindi non dimen– ticare superotto, polaroid (occhiali e macchina foto), sandali camicia larga con ti– gri elefanti e ballerine. Per i taxi, rion c'è problema; sono gialli anche li. (M.V.) "Via Paolo Fabbri 43" Fran– cesco Gucclni (EMI) Successo anche per France– sco 11, che poi sarebbe Fran– cesco I per anzianità di servi– zio, come minimo; vendite elevate, interesse da parte dei giornali più svariati, Gra– zia compresa. Non se ne può fare una colpa a Guccini. Ciao 2001 ha pubblicato un'intervista interessante con Guccini, (fatto raro che su 2001 ci sia qualche cosa di interessante, ma capita) in cui il nostro modenese met– teva tutte le cose in un modo tale per cui diventa inaccet– tabile. In particolare quello che mi ha sempre fatto incazzare, è la problematica da trentacin– q uen r;, e che, per diversi aspetti è superata e regressi– va per i giovani che, se la storia vuole, oggi hanno molti meno problemi di quelli che poteva avere Francesco, per esempio a scopare, quando era ragazzo lui (e anch'io). Cioè dico, perché menarla a chi certe repressioni cosi dure non le conosce nemme- no? E perché masturbarsi la testa ancora per chi quelle repressioni le ha vissute or-• mai comunque nel passato? Guccini, giustamente dal-suo punto di vista dice che lui parla delle cose che cono– RE NUD0/43 allora, tutta questa libertà di costumi, questo avanzamen– to morale probabilmente è li– mitato a una cerchia limitata di persone, anche se saran– no centinaia di migliaia. A Guccini non mancano né in– telligenza né capacità di te– nere la penna in mano né vo– lontà politica. Perchè allora non uscire un po' ,da questo mondo un po' decadente, già vissuto e un poco stanco? Ho idea che non ne guada– gnerebbe solo il pubblico, ma, primo fra tutti France– sco, Via Paolo Fabbri 43. (Bologna) (M.V.) AUNltmlllfff .. .._, ff'tt#JM'f♦ s..d sce, che ha vissuto, çhe di mestiere fa il cantante, che le cose che canta lui sono più intelligenti di quelle di Coc– ciante e di tanti altri (non di- , · mentichiamoci che su questo pianeta esiste tanto per citar– ne uno fra mille Gianni Bella,' quello di «Non si può venire dentro») e che quindi. non gli rompano troppo le palle e lo lascino fare i cazzi suoi in pace. "Sientem.e lt's time to land" Una chiave che ovviamente Alan Sorrentl EMI risolve qualsiasi discussio– ·ne, soggettivamente inattac– Copertina iperamericana fo– tografata da Umberto Tlesco, probabilmente, fotografo ufficiale della nuo- cabile. Diciamo che EROINA di Guido Blumir. Storia e realtà scien tifica. Diffusione in Italia. Manuale di autodifesa: contro gli speculatori (con troinformazione} e per gli eroinomani (assistenza e prevenzione). 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