RE NUDO - Anno VII - n. 47 - novembre 1976
SPECIALI MISO. Pasta di soia, cereali e sale fermen~ata_ e invecchiata almeno per tre anni. Ricco di proteine, di minea– rali, ~i vita~ine A, 81, 82 D, E, ma– gnesio calcio, ferro, sodio. Si utilizza in combinazione con grassi (thain) p~r preparare salse e patés, per con– dire verdure o zuppe. Si può parago– nare a un estratto di carne. È racco– mandato alle persone deboli ai ner- vo~i. alle donne incinte. ' N!U. Té mù: bevanda composta di 16 piante e radici, tra le quali il ginseng. E molto yang, consigliabile agli am– malati. Diuretico, stimolante afrodi– siaco, si prepara facendo boilire una dose per 5 minuti in un litro d'açqua. Una dose si può usare diverse volte. THAIN. Burro di sesamo, sostituisce il burro e la margarina. Utilizzazione: da spalmare sul pane da solo o con miso o tamari o per migliorare zuppe, salse e per dolci. Le persone soffe– renti di fegato non dovrebbero abu– sarne all'inizio. TAMARI. Salsa di soia maturata per tre anni, ricca di proteine vegetali e di enzimi preziosi. È molto saporita e sostituisce il dado per brodo e l'estratto di carne. Si utilizza per condire zuppe salse, creme, sulle verdure e con il tè bancha. Racco– mandato per tutte le persone inde– bolite, freddolose 'e per tutte le ma– lattie Yin, importante per la digestio– ne e assimilazione dei cereali inte– grali. UMEBOSI. Prugne salate, pressate ed essicate al sole, poi conservate per un minimo di tre anni. Servono per fare aceto per insalate e sughi. Prese la mattina a digiuno in un bic– chiere di tè bancha, o a pezzetti o in– tere, sono consigliabili specialmente per le persone sofferenti di malattie del fegato, dello stomaco, dell'inte– stino. Si può fare una cura di umebo– si prendendo ogni m·attina,a digiuno, mezza prugna e masticandola molto bene. YANNOH. Bevanda fatta di cereali e azuki tostati; ha un sapore che asso– miglia al caffé. Raccomandato a tutti specialmente ai bambini. Tratto da: Christina Tomshinski: Guida alla Macrobiotica - Feltrinelli. VE. B b ·otec La carne: I energia 'anfetaminica' ----- Il piatto base dell'alimentazione at– ·tuale della maggioranza dei paesi occidentali industrializzati è la car– ne. Questo perché la carne produce un'abbondante quantità di calorie che stimolano l'organismo infonden– dogli rapidamente enrgia. Tuttavia questo tipo di energia non dura a lungo; per mantenere un cer– to livello energetico con la carne bi– sogna mangiarne costantemente. In– vece cereali e verdure producono un'energia molto meno 'esplosiva', meno violenta ma più stabile. La car– ne è un alimento tipicamente funzio– nale al sistema capitalistico che ci spreme richiedendoci il mas.simo delle energie e poi ci butta via quan– çlo non produciamo più. E più naturale costruire il nostro cor– po con cereali e verdure che farlo con i prodotti animali. «Nel processo che segue l'ingestio– ne _dei_ primi, il cibo diventa sangue e quindi carne e muscoli. Quando mangiamo la carne il processo si in– ver:te,!a carne diventa sangue. Po1che questo secondo scambio è molto rapido riceviamo energie 'esplosive'. Tuttavia queste energie rappresentano un processo di de– composizione anziché di costruzio– ne». (da «Il medico di se stesso» Fel– trinelli). Inoltre c'è da tenere presente che il processo di putrefazione comincia immediatamente dopo la morte dell'animale anche se si conserva la carne in frigorifero e se non è visibi– le a occhio nudo; mentre nelle so– stanze vegetali è più lento. La carl'fe inoltre produce molte tossine che si accumulano nel nostro organismo provocando un sacco di malattie. La carne quindi non è un alimento sano contrariamente a quanto si creda ed e!iminandola ne trarremo un gra~de giovamento. RE NUDO/27 Mancanza di proteine È da tener presente che esse~doci cibati in passato prevalentemente di carne il nostro sistema dirigente non è più in grado di compiere il lavoro cui è destinato cioé di tramutare il nutrimento vegetale in sangue e car– ne per cui attuando questo cambia– mento di dieta si può verificare all'inizio una perdita di peso fino a quando il nostro organismo non avrà recuperato la sua capacità di tra– smutazione. Non bisogna quindi spaventarsi ma pensare che si tratta di un periodo di transizione. Molti si chiedono da dove prenderà le proteine il nostro organismo se eliminiamo la carne e i prodotti ani– mali in genere. Bisogna innanzittutto ricordare che eliminiamo sì la carne ma introduciamo i cereali integrali che prima non facevano parte della nostra alimentazione e che da soli ci forniscono molte delle sostanze ne– cessarie al nostro orgànismo e inol– tre i legumi forniscono una discreta dose di proteine, ma soprattutto che le proteine vengono prodotte dal no– s~ro organismo durante il processo d1 trasmutazione dei cibi. Sostanze come medicine, alcool, e l'abitudine a mangiare cereali raffinati (riso pane bianco, pasta, ecc.) hanno pro~ vocato la distribuzione della flora in– testinale d~stinata a operare questo processo. E necessario quindi dare il tempo al nostro organismo di rico– struire tale flora intestinale per poter svolgere le sue funzioni.
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