RE NUDO - Anno VII - n. 47 - novembre 1976
81. . RE NUD0/24 NOTIZIE.ESTERE India. Continua Il giro di vite di .In– dira Gandhi. Approvata dal Parla– mento una «riforma» che rafforzerà ancora di più il potere della Primo Ministro. Perfino il P.C. filosovietico che puntella il regime in funzione anti cinese ha deplorato l'ulteriore svolta totalitaria. In sostanza la rifor– ma costituzionale attribuisce al capo dello stato un ruolo di fantoccio nelle - mani della Primo Ministro e nello stesso tempo riduce drasticamente il ruolo e l'autonomia della magistratu– ra. Rispetto gli stranieri fin da adesso ci sono ripercussioni gravi. Infatti sem– pre più difficilmente vengono con– cessi o rinnovati i permessi di sog– giorno, soprattutto per i fratelli e le sorelle residenti presso i maestri in-· diani. Cecolovacchla. Colpevoli di com– portamento anarchico, diffusori di idee nichiliste e clericali, cospirazio– ne contro l'ordine pubblico; queste le motivazioni di una condanna inflit– ta ad un gruppo pop dal tribuale di Praga. La persecuzione contro i gruppi pop è iniziata dopo la norma– lizzazione politica del 1971, .cioè dopo aver messo a tacere gli opposi-· tori direttamente politici, il regime di Husak ha iniziato a colpire gli oppo– sitori culturali; non ultimi i gruppi musicali. Tra il '72 e il '75 oltre 19 condanne sono state emesse contro chi rifiutava tale nuova normalizza– zione e quindi era costretto ad una attività clandestina, nelle cantine e a basso volume. Insomma under– ground nel vero senso della parola. .. Germania federale. Bonn si è assi– curata l'appoggio sovietico per far passare all'ONU un piano antiterrori– stico preparato dalla Germania Occi– dentale teso ad una rapida punizione dei terroristi. Chi ha lavorato su que– sto progetto è il «democratico» Gen– scher, quello che garantisce a Schimdt la maggioranza governativa contro il fascista Strauss. Francia. Crisi della stampa satirica gauchista. «Charlie Hebdo», «Hara Kiri», «Char– lie Mensuel» non superano tutti in– sieme le ventimila copie di vendita. Sembra stia tramontando l'epoca d'oro della stampa francese alterna– tiva che dopo la chiusura di Actuel avvenuta nella primavera di quest'anno, ha visto un calo pro– gressivo delle vendite di tali pubbli– cazioni. Una stampa che fin dall'ini– zio (1968) si è caratterizzata su te– matiche precise e non ha saputo o voluto in seguito modificarsi mante– nendosi in rapporto stretto con una realtà politica e culturale in continuo cambiamento. Un redattore di Actuel, la più fortu– nata di queste riviste, venuto a tro– varci in redazione lo scorso anno, confermava l'incapacità della nostra rivista sorellina francese di tenersi a contatto çon la realtà in movimento. Di qui la progressiva perdita d'incisi– vità della rivista; nonostante la ge– nialità di alcune trovate satiriche o fumettistiche o più in generale gior– nalistiche che rendevano di per se interessante «Actuel».Poi all'improv– viso l'annuncio in copertina: «Actuel è finito». Ma noi che l'abbiamo segui– to numero per numero dobbiamo dire che è finito in bellezza. Francia. In crisi anche la stampa tradizionale ma con una differenza grossa, e cioè che la stampa d'infor– mazione ha trovato un protettore go– vernativo che si «preoccupa» per la sopravvivenza delle più prestigiose testate. Il ras si chiama Robert Her– sant ma non è che un prestanome di una operazione politica che vede im– pegnato il potere Giscardiano che usa Hersant così come Paul Winkler editore di Micki Mause che improvvi– samente ha comprato il quotidiano «France Soir» (oltre 1.000.000 dico– pie di tiratura) per poi rivenderlo ad Hersant alcuni mesi dopo. ' L'operazione, al contrario delle ope– razioni più contorte all'italiana' è qui molto più chiara. Nella primavera di quest'anno i giornali del neo ras dell'editoria hanno pubblicato tutti un annuncio in-cui si offriva posti di lavoro a giornalisti della stessa ten– denza politica del giornale. Contem– poraneamente è in atto un repulisti invece di tutti gli elementi di sinistra nelle varie redazioni dei giornali ra– strellati da questa specie di Springer francese: France Soir e Le Figaro, sono i due giornali di maggior presti– gio in cui il gruppo di potere Giscar– diano ha iniziato la scalata per il controllo della maggioranza della stampa d'informazione francese, probabilmente per garantirsi un ap– poggio non indifferente per la cam– pagna elettorale politica del 1978 contro il fronte riformista. Esatta– mente dieci anni per la restaurazio– ne, secondo i piani di Giscard ma crediamo destinati al fallimento.
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