RE NUDO - Anno VII - n. 47 - novembre 1976
late due detenuti, a Milano dopo il fe– rimento dei compagni Miagostovich Morlacchi e Sirianni, il 18 maggio è la volta di Eugenio Morrone, un gio– vane comunista, ad essere aggredito con una bottiglia rotta e ridotto in gravi condizioni da 12 fascisti (sem– pre in carcere legati alla mafia) e il 20 maggio il compagno Mauro Fiori– ni è accoltellato da due fascisti della cella 329 al lii raggio. Sempre il 17 ottobre scorso l'ultimo morto Dome– nico Toro calabrese di 26 anni ucci– so a coltellate mentre scendeva all'«aria». Lo stesso magistrato inqui– rente a Milano ha dovuto riconosce– re al termine della sua inchiesta che la mafia domina il carcere e che alla sua presenza è imputabile la reti– cenza del personale di custodia nel · rispondere come testi agli interroga– tivi. Quello che il magistrato non dice è che la reticenza in certi casi è complicità e non solo e non tanto a livello di agenti, ma anche in alto molto più in alto. La mafia aiuta a tenere in ordine il carcere, è cosa nota. Già alcuni anni fa i Saccà e i Tritiello due bande ma– fiose siciliana e napoletana si con– tendevano il «mercato» fuori e anche la supremazia «dentro». I mafiosi (come in un banchetto rimasto famo– so a Regina Coeli alcuni anni fa) possono avere soldi in contanti, coi quali comprano tutto, pranzi al risto– rante, alcoolici, e in certi casi anche segue da pag. 12 QUOTIDIANI VENDONO PIÙ DI QUELLO CHE STAM– PANO! Stampa: siamo arrivati anche a questo, certi giornali quotidiani han– no dichiarato di vendere di più di quanto addirittura avevano stampa– to. Questo risulta da un'indagine condotta dalla OTIPI (Organizzazio– ne dei tecnici pubbliciatari italiani) un'agenzia che raccoglie 38 agenzie di pubblicità italiane. L'inchiesta è stata effettuata sulla base dei bilanci pubblicati per legge dai 79 quotidia– ni italiani. I più truffatori sono i più piccoli, ecco comunque la graduatoria: Classifica. 1) Il Globo che aveva dichiarato il 90,37% in più del venduto reale. 2) Il giornale di Varese con 1'89,64%. 3) Ore 12 con 1'86,6%. 4) La Voce Repubblicana con 1'86%. 5) La Gazzetta di Ferrara con 1'83,75%. 6) L'Avanti con 1'83%. 7) Il Popolo con il 71%. delle donne. La droga no, quella la spacciano direttamente all'interno del carcere; è un loro monopolio am– piamente tollerato dai direttori come quell'altro del gioco d'azzardo: solo loro possono tenere banco. In cam– bio offrono collaborazione a mante– nere l'ordine e la disciplina con col– telli e bottiglie.,Ma adesso il gioco è un po' sfuggito dalle mani di chi lo ha iniziato e rischia di ritorcerglisi contro. La rete mafiosa dilaga ·e la fa da padrone, ormai sono troppe le cose che sa sul funzionamento dell'istituzione, sono troppe le teste che potrebbero far saltare. Così il Ministero tratta, tergiversa, media, appiana e intanto ogni mese ci sono i morti ammazzati. Collegamenti fra polizie politi– che europee Il compagno Roberto Mandar, che fu arrestato a 17 anni insieme a Valpre– da e che adesso è dentro imputato di favoreggiamento ai Nap, è stato in– terrogato qualche mese fa nel carce– re di Lecce da funzionari dell'antiter– rorismo tedesco, alla presenza del direttore del carcere, il tenebroso ex Vito Siciliano, ma senza magistrati italiani, né difensori. La media nazionale della truffa si ag– gira sul 28%. Per noi non è tanto questione di mo– rale in se, quanto di chiederci il sen– so di certi giornali locali o di partito che oltre a.costare• miliardi vengano letti da poche migliaia di persone. Che la Gazzetta di Ferrara sia letta da qualche disperato ferrarese è evi– dente, ed è altrettanto evidente che non può avere ambizioni nazionali, quindi i costi di distribuzione sono bassissimi e l'operazione diventa più un fatto privato tra gli editori del giornale locale e dei loro concittadi– ni. Diverso è invece il discorso per i giornali politici: l'Avanti lo stà già fa– cendo, perché anche la DC e il PRI non la smettono di scialaquare mi– liardi su miliardi per far finta di avere un giornale vero quando risulta evi– dente che questi fogli vengono letti solo sai segretari di sezione e dagli addetti alle agenzia di stampa? Con che coraggio Andreotti e La Malta si fanno vedere in televisione a pro– grammare restrizioni e sacrifici fa– cendo la morale all'italiano 'spen– daccione'? Ecco un altro esempio di quando il delirio praticato come nor– ma diventa normalità e nessuno dei furbissimi giornalisti ultrademocrati– ci che affollano reti televisive, radio– foniche e cartacee hanno posto si- RE NUD0/23 Petra Krause, cittadina italiana, sta in carcere a Zurigo da due anni in totale isolamento (vedi Re Nudo n. ) interrogata di volta in volta dall'antiterrorismo italiano, tedesco e dalla polizia svizzera. Una compagna di Re Nudo è stata interrogata un anno fa dall'antiterro– rismo e dal magistrato De Liguori (sempre lui!) e molte domande rt– guardavano cittadini stranieri e azio– ni avvenute all'estero o riguardanti altri paesi. Qui la tradizionale repressione politi– ca infittisce le sue reti estendendone le maglie oltre i confini. È più facile costruire dei pericolosi delinquenti mentendo a livello internazionale un sapiente mosaico di indizi; ognuno porta il suo tassello e alla fine è fatto il criminale. Si uniscono anche le tattiche: l'isola– mento prolungato (sarebbe meglio dire definitivo) dei detenuti politici (in Germania ha decimato il gruppo Baader Meinhof), l'intimidazione vio– lenta dei familiari, l'incriminazione degli avvocati e dei giornalisti che rì– fi utano il ruolo loro assegnato dall'assetto sociale e difendono i di– ritti dei detenuti. Non solo in Germa– nia e in Francia, ma anche in Italia, gli avvocati Stasi, Spazzali, Di Gio– vanni sono stati incriminati per reati simili a quelli contestati ai loro assi– stiti. mili interrogativi a questi monumenti del parassitismo preferendo invece come nell'incontro 'all'americana' al TG2 chiedere ad Andreotti se lui mangia meno carne o perché è an– dato in vacanza all'estero. Ecco que– sto è invece quando dalla normalità si passa alla subnormalità. Altro sta– dio.
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