RE NUDO - Anno VII - n. 46 - ottobre 1976
è pochissimo) ci possa portare ad un processo di presa di co– scienza sul ruolo della alimen– tazione nella nostra società, processo che deve essere so– prattutto di carattere culturale. Si tratta, infatti, di abbandonare molte convinzioni sui cibi che ci sono state inculcate, ritornare a considerare l'alimentazione co– me un bisogno primario inteso non solo a nutrirci, ma a farci vivere in salute fisica e in equili– brio mentale. Noi non diciamo di passare di punto in bianco a mangiare solo verdure o ali– menti integrali, a seguire dite macrobiotiche. ma diciamo che è ora di far sentire le nostre vo– ci contro le mistificazioni del si– stema alimentare, di pretende– re la verità sui contenuti nutriti– vi dei vari alimenti, di poter di– sporre di tutto ciò che è dispo– nibile secondo le nostre neces– sità. Vogliamo che si accresca /'in– formazione aiutando chi consu– ma a capire ciò che acquista: vogliamo far sapere che esiste' un'alternativa a questo modo innaturale di nutrirsi. Dedichiamo questo libro di ri– cette a tutti coloro che hanno preso coscienza di questi pro- blemi e che sono passati alla pratica di diete alimentari diver– se. Crediamo che questo nuovo modo di mangiare miglior,erà la nostra salute fisica e mentale. Ci sono molte benefiche diete. Per godere dei benefici dobbia– mo però, per prima cosa, rigua– dagnare il nostro istinto e di– ventare sensibili alle forze energetiche che sono nei cibi. Noi stessi possiamo essere i veri giudici di quella che è la miglior dieta per noi. sperimen– tando ed essendone consape– voli. È misterioso e affascinante riscoprire le forze e la bellezza dei cibi e gli usi a cui possono essere destinati (nutritivi, medi– cinali, cosmetici). Il cibo e le sue molte dimensioni diventa· uno degli strumenti con .cui possiamo cambiare noi stessi dalla malattia alla salute, dalla infelicità alla felicità. dall'op– pressione alla liberazione. (da "Vivere bene", manuale per una alimentaziòne alternati- va) COLLETTIVO PER UNA ALI– MENTAZIONE ALTERNATIVA c/o MASSIMO PRINCIPI. Piaz– za Giordano Bruno. 21 - Ronci– telli - Senigallia (AN) SCHEMA DIETA .ILANCI:ATA Quello che segue è uno schema per uha dieta bilanciata basata principalmente su cereali. Naturalmente potete variare le percentvali a vostro piacere e a seconda delle necessità. Nella dieta bilanciaa si comprende an– che il latte, i formaggi, le uova e un po' di carne (chi la desidera). ~ azuki, cec ~ lenticchie, oppure un uO\lo formaggi utta ·. LO SFRUTTAMENTO ALIMENTARE Segue· un estratto da «Lo sfruttamento alimentare» del Centro di documentazione di Pistoia - Stampa Alternativa editrice. FARINA È noto che la farina di grano dovrebbe essere fatta macinando il grano; in realtà quella comunemente in commercio spesso è fari– na sofisticata, infatti vi sono mescolate sostanze diverse ed estranee. tutte però di costo minore di quello della farina di fru– mento. Le più comuni sono: farine di qualità inferiore, farine vec– chie e avariate, farine di altri semi o fecole. Tutto ciò comporta un primo guadagno illecito. Ma non basta: per aumentare il loro profitto i padroni aggiungono alla farina già «trattata» sostanze del tutto estranee e pericolose. , «Per aumentare il peso della farina vengono aggiunte sostanze varie, quali talco, creta. sabbia. terriccio, bianco di barite, carbo– nato di calcio (marmo macinato), oppure viene aggiunta acqua in quantità superiore al limite consentito». ,,Le farine vengono sottoposte ad imbiancamento artificiale, fa– cendole reagire con biossido d'azoto, cloro, cloruro di nitrosile, perossido di benzoile, perso/fato e simili. Viene cosi mascherata la cattiva qualità e la cattiva conservazione di tali farine». Dal testo universitario di Venturini Rossini PANE «Il pan!l può essere sofisticato mescolando con la farina varie so– stanze che hanno il potere imbiancante e antifermentativo come: persolfato di ammonio, novadelax o oerossido di benzoile, perbo– rato di sodio, elko!». Dal testo universitario di Ven1urini Rossini «NEL CORSO DI UN CONGRESSO MEDICO È STATO MESSO SOTTO ACCUSA A PARIGI IL PANE TROPPO BIANCO. Il pane fatto con la crusca faciliterebbe le funzioni intestinali e potrebbe bloccare il moltiplicarsi dei caicoli alla cistifellea". Dal testo universitario di Venturini Rossini Il M ~ssaggero del 5-10-1974 L'11tilizzazionedi prodotti sbiancanti è vietata, il che non·ha impe– dito che certi panettieri' usassero il bromato di rame e il solfato di rame come sbiancanti: cosi come vietati sono anche il bromato di potassio. il persolfato di ammonio, il fosfato acido di calcio e lo iodato {li potassio. Tutte le sostanze chimiche che vengono usate per la preparazione del pane (e questo vale anche per tutti gli ali– menti trattati industrialmente) difficilmente si trovano in commer– cio con,il loro nome scientifico e con l'indicazione del loro uso e delle loro proprietà; tali sostanze vengono invece poste in vendita con nomi fantasiosi come Silla, Weretina, Energina, Scalit, Glu– tin, Multoglut, Arcadi per non far capire cosa sono e non inso– spettire chi legge ... D'altra parte i lavoratori del settore chimico e alimentare che per ragioni di lavoro sono costretti a maneggiare queste sostanze, se ne conoscessero il vero nome, potrebbero ri– salire facilmente alle loro proprietà e constatarne gli effetti sul– l'organismo. Cosa questa che probabilmente comporterebbe dei grossi problemi per i padroni. .. Vengono cosi inventati dei nomi neutri, magari anche .simpatici ed accattivanti come quelli visti sopra, per le stesse sostanze come quelli visti sopra, per le stes– se sostanze che sono responsabili di tanti danni alla salute di la– voratori e consumatori· si cerca cioè di renderle irriconoscibili, travestite come sono, in modo che nessuno possa dir nulla. P,ASTA --; 9 ~, 'd... ~ ,, --cl so'n'b due tipi di grano: quello detto tenero, usato per il pane, e iquèllo detto çluto, con cui dovrebbe essere fatta la pasta. Oggi la tle'gge ·projbisce 'l'uso del grano tenero al posto di quello duro per la pasta («legge-speciale sugli sfarinati» del 4-7-67 n. 580 art. 40, regolamento degli industriali pastai) a causa delle speculazioni avvenute. Infatti il grano tenero costa meno di quello duro e dato il grande condumo di pasta i padroni hanno pensato bene di fare la pasta con la farina di grano tenero e venderla come pasta di I
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